00 04/04/2014 18:49
Dipende.
Alcune droghe quali il peyote, funghetti, marijuana e salvia divinorum non creano danni cerebrali e ottengono degli effetti positivi.
Presso gli antichi sciamani indiani la droga era un espediente utilizzato solo al culmine di un certo percorso spirituale e personale, quindi non qualcosa da assumere sul momento tanto per avere l'esperienza, o lo "sballo" come si fa oggi, ma appunto uno strumento per agevolare e facilitare il contatto col proprio inconscio o con gli "spiriti."

Io personalmente non ho problemi ad ammettere che in questi ultimi tempi sto facendo un certo uso di ganja.
Io non ne avrei bisogno perché di esperienze ne ho fatte e ancora ne faccio, ma l'effetto che mi porta è quello di liberare la mente e rendere i pensieri più fluidi, oltre che rilassarmi e sciogliere le tensioni che si accumulano durante il giorno.

Anch'io sconsiglio di avvicinarsi all'uso di droghe se si è semplici curiosi o se si cerca una scorciatoia alla pratica e allo scrutare interiore, perché si potrebbero avere anche brutte sorprese in una mente tendenzialmente squilibrata com'è quella dell'uomo medio moderno, ma sostanze come l'erba secondo me non sono affatto da demonizzare.

Out of business.