00 16/12/2013 13:33
La mia modesta opinione, che quindi è la verità, è la seguente:

Secondo me, nella maggior parte dei casi, il nostro fare appello all'oggettivo è un chiaro sintomo di paura.
Pensare che tutto sia soggettivo ci mette di fronte a due elementi: una grande responsabilità e una grande solitudine. Probabilmente dovremmo cercare un modo diverso di affrontare o interpretare questi due stati.
Nel caso dell'esistenza di una realtà oggettiva al di fuori di noi stessi diventa tutto più facile e comodo. E sicuramente il ruolo di pecorella smarrita è più sopportabile di quello di pastore di un gregge di ologrammi.
Ora vado ad occuparmi del buon funzionamento dell'universo.

Vi bacio (ma non prendeteci gusto).










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend