00 01/11/2013 11:30
Re: Re: Re: Re:
ForsakenLinux, 31/10/2013 14:42:



Un papiro? Nah, io non scrivo mai tanto.
Sono troppo pigro X)

Vorrei descrivere un certo concetto raccontando una breve storiella che, mi perdonerete, non ricordo bene :P

Un monaco, dopo 10 anni di grande allenamento e dedizione, impara a camminare sull'acqua.
Torna dal maestro ed esclama, tutto trionfante: "Maestro, maestro! Ho imparato a camminare sull'acqua! Guarda come attraverso il lago a piedi..."
Al ché il maestro risponde: "Stolto, hai sprecato 10 anni della tua vita che avresti potuto usare per comprendere te stesso.
Per 2 argenti avresti potuto attraversare il lago su di un traghetto, semplicemente.
Hai sprecato tempo!"

È la stessa cosa, a mio parere, con questo genere di ricerca.
Posso impiegare una vita e alla fine riuscire a vedere il mondo oggettivo attraverso la mia mente/spirito - insomma, nell'Universo tutto è possibile, ma poi concretamente cosa mi porta?
È meglio sfruttare queste esperienze per conoscere me stesso anziché puntare a desideri materiali e mondani futili.

Poi va beh, tanto per far massa vi cito i Coldplay:
When you get what you want but not what you need could it be worse?

Spero di aver reso bene la mia idea in merito, altrimenti chiedo venia!





Non sono d'accordo: per come la vedo io cercare di conoscere il mondo in cui viviamo, anche attraverso questo genere di ricerca, è un obiettivo meritevole di essere perseguito tanto quanto quello di conoscere se stessi.

Senza considerare che niente esclude di poter fare entrambe le cose..

Anzi, ti dirò di più, niente esclude che le due cose si compenetrino e che ognuno dei due obiettivi non sia funzionale all'altro.

Anzi, e qui vado oltre, che alla fine i due obiettivi di conoscere se stessi e capire il "mondo" in cui ci troviamo non siano solo due prospettive della stessa curiosità




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."