00 28/04/2012 17:03
E questa è stata la mia risposta...

ciao Giovanni

si, si ho capito cosa vuoi dire.

Io non vivo questo tuo conflitto perchè a mio parere non ritengo che "siamo NOI gli artefici dell'illusione".

Nel dire "siamo noi gli artefici" tu crei una divisione tra Uomo e Vita...li separi, li dividi come se fossero due cose distinte.

E' l'essere umano che si sente diviso che crede di poter cercare "là fuori" la verità, risolvere l'enigma, svelare il mistero, proprio perchè crede che ci sia una distinzione, una separazione tra la vita che lui è e la Vita.

Ti puoi mettere al centro solo se pensi che le risposte siano altrove e quindi che le puoi cercare e le puoi trovare perchè sono ALTRO da Te. Mentre non esiste un centro (in cui porsi) se non esiste una periferia (verso cui andare).

Quindi per me è un falso problema quello della presunta o reale arroganza dell'essere umano di sentirsi unità di misura di tutte le cose, perchè per quanto singolarmente questa arroganza e presunzione possa essere effettiva rimane il fatto che non possiamo prescindere da "noi stessi"....comunque, sappiamo, che ciò che osserviamo è condizionato (filtrato) dall'osservatore per quanto ci imponiamo il maggior distacco possibile.

Se siamo coscienza consapevole di sè ...ciò che osserviamo, scrutiamo, analizziamo...è ...sempre e solo noi stessi .

A mio parere l’illusione non è tanto ciò che appare ai nostri occhi quotidianamente…ma il senso di separazione tra IO e VITA, più percepiamo questa separazione, più c’è illusione; e l’arroganza è frutto di questo senso di separazione perché inevitabilmente ne deriva l’esaltazione di ...IO...IO ...IO

lara
[Modificato da l@r@_ 28/04/2012 17:04]


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