00 09/01/2012 21:32
In merito al discorso di Jimmy sulla presenza in ognuno di noi di entrambi i sessi, in percentuali differenti a seconda dei casi, sono d' accordo solo in teoria.
In linea di massima mi sembra un discorso giusto, ma se guardo dentro me, nella mia intimità, capisco che devo essermi fatta fuori il mio lato maschile. Non ne trovo traccia...mai, in alcun caso.
Sono donna, in ogni fibra del mio essere e così mi aggrada essere.
Ma non avrei alcuna problematica ad accettare un mio lato mascolino.
Forse, in passato, c'è stato anche.
Tra l' altro credo che i gusti sessuali non abbiano tanto a che vedere con l'essere uomo o donna.Una lesbica può essere donna quanto un' eterosessuale, solo che è omo...sessuale. Idem per un gay.
Il caso è differente per chi è incastrato in un corpo che non corrisponde alla propria identità sessuale ( che non è il gusto sessuale).
Non so se sono riuscita a spiegarmi.
In quanto alla domanda che io stessa ho esposto e che ha portato poi a queste riflessioni, credo di avere una possibile risposta ( fra tante possibili e coesistenti): chi siamo mentre sogniamo?
In sogno siamo solo maschere indossate ad usufrutto del nostro inconscio per inscenare uno spettacolino...o sarebbe meglio definirlo, impropriamente forse, uno psicodramma.

[Modificato da Maila1 09/01/2012 21:36]