00 30/08/2011 22:19
Re:
Maila1, 30/08/2011 15.39:


Beh,io mi son risposta in maniera alquanto complicata...
un ragionamento di quelli che qui definiamo pipponi.
lo trovi qui.
Ma non ti aspettare nient'altro che pensieri campati per aria.



Davvero un bel pippozzo!! [SM=g27828] (scherzo!)

Ho seguito il tuo pensiero...


Sogno lucido= io guardo il mondo dei sogni e dell'inconscio mantenendo il punto di vista del conscio.
Obe= io guardo la realtà materiale mantenendo coscienza ma seguendo il punto di vista dell'inconscio.
Fermandomi su quest'ultima definizione in pratica l'obe sarebbe come vedere un film pluridimemsionale in soggettiva.


Molto interessante! E' proprio vero che siamo noi, ma al contempo non lo siamo...diveniamo un'entità diversa, emozionale..il nostro io nascosto irrompe e diventa protagonista! Però non inquadrerei in maniera così rigida l'esperienza; io la percepisco più scostante, fluida..praticamente in bilico tra conscio subconscio e inconscio (che Freud mi perdoni!).

In ogni caso abbiamo un po' di elementi, se vogliamo possiamo fare un sunto di quanto scritto sopra e tirare una minima conclusione (stiracchiata a favore del mio attuale pensiero e sicuramente errata!)
Ammettiamo che:

-Esistono differenti piani vibrazionali.
-Il sogno lucido è concreto quanto l'esperienza obe; tuttavia riusciamo a percepire la sua consistenza di "sogno".
-E' facile perdere la concentrazione/lucidità e passare da uno stato all'altro (obe-sogno lucido-sogno)
-Non esistono confini netti. Ogni esperienza è differente, esistono differenti percezioni, modulazioni e intensità vibrazionali. Il tutto si manifesta senza particolari "salti" energetici...in pratica è un mondo "smooth", sfumato, differentemente da come si presenta la realtà fisica, continua e senza particolari modificazioni percettive.

In sintesi potremmo quindi dire che:
L'obe è un'esperienza che può avvenire a diversi livelli energetici, in cui si può percepire o meno il piano fisico, in cui non può esserci comunque certezza del riscontro rispetto a quest'ultimo poiché in qualsiasi momento la percezione può essere contaminata da elementi estranei (proiezioni del conscio-inconscio-subconscio), proiezioni oniriche fisse e reali quanto quelle dei SL.

Io ho un ricordo preciso abbastanza simile a quanto raccontato nel tuo esperimento della carta.
Obe in camera mia, mi giro, guardo intorno cercando conferme. Mi sembra tutto perfettamente a posto..ad un certo punto noto sulla scrivania una bottiglia di acqua Guizza (sì, anche la marca!)..mi avvicino, la guardo bene e penso.."che diavolo ci fa qui una bottiglia di Guizza? Non la prendo mai...non può esserci!" Eppure ella continuava imperterrita a esistere...mi voltavo e quella rimaneva li! Guardavo altri oggetti perfettamente a posto..ma quella...non poteva proprio esistere! Al risveglio ovviamente tutto come avevo appena visto tranne la bottiglia..

Un'ultima cosa...nella tua descrizione:

(...)mi sono accorta che ogni volta che c'era qualcosa che avevo prodotto con la mente, c'era anche una sorta di assonanza con la mia personale vibrazione.
Se invece c'era un qualcosa di esterno,la vibrazione risultava dissonante.


Per "esterno" forse non ho capito cosa intendi..puoi essere più chiara?
Se riuscissimo davvero a distinguere i differenti "piani vibrazionali", se riuscissimo a capire i confini tra "prodotto della mente", "esterno" e "fisico" potremmo essere in grado di "smascherare" la proiezione onirica della carta da gioco o della bottiglia d'acqua...e tentare finalmente di avere una prova oggettiva!!(anche se ci credo poco)