00 26/10/2014 19:30
@Teo
Hai presente quando chiudi gli occhi ti stai per addormentare e sei ancora cosciente. E la mente manda a ripetizione immagini e contesti più o meno a caso? Ecco, è di questo che si tratta. Ma visto che ero in meditazione guidata non c'erano immagini a caso perchè l'inconscio ubbidiva ai comandi della voce del video. Pur obbedendo alla voce e quindi, pur mandandomi immagini che la voce narrante descriveva, c'era l'intenzione da parte del mio inconscio di comunicare con me, e quindi, come ho scritto: "...quando comincia a descrivre i paesaggi, la mia mente si scatena e obbidiente mi mostra le immagini raccontate nella registrazione senza alcuno sforzo. Questa volta, forse ero molto, anzi, più rilassata del solito, sulla trama della descrizione paradisiaca della voce si è creato un altro plot, che ho scritto io con il mio inconscio.
Per quando riguarda il contesto spaziale di quella che ho definito Visione Lucida, ti dirò. Non ero in un luogo. Ero dentro me. Avveniva tutto in modo molto vivido e vivibile, ma era tutto nella mia mente, o nel mio cuore. O chiamalo come vuoi.(Una mia amica che ha fatto studi di sciamanesimo mi ha detto oggi che quello che ho vissuto è un viaggio sciamanico...io non ne so abbastanza di sciamanesimo per dire che sia questo o altro, ma te lo scrivo visto che mi chiedi di che esperienza ho vissuto, tra le varie cose ho sentito anche questa.) Era un viaggio dentro me stessa, non uno sdoppiamento astrale. Ricordo tutto in modo molto nitido. Ricordo l'effetto che mi ha fatto vedere questa caverna(non so perchè avessi visualizzato una caverna con lo stagno al suo interno, nella registrazione non si parla di caverne), ricordo che gli alberi altissimi e fitti erano di fronte allo stagno della caverna, ricordo la radura, ricordo il bambino molto bene. Ricordo tutto come se l'avessi vissuto, ma non l'ho vissuto in uno spazio esistente o che sento che possa esistere, se non dentro la mia immaginazione. E' stato come se la voce scolpisse gli eventi e l'inconscio si mettesse all'opera spontaneamente ed in modo meticoloso e realistico per concretizzare il racconto del video. Però l'inconscio a fatto molto di più stavolta, ha sfruttato, senza che me l'aspettassi, quest'occasione per mettersi in contatto con me e "socializzare", far pace. Fare in modo che comprendessi che, forse, rispetto a quella che è la mia voglia di scrutare certi aspetti della spiritualità, io sono ancora indietro. Il bambino, non è d'accordo con me e con le mie intenzioni, mi chiede di non correre più di quanto lui non sappia correre. I bambini hanno le gambe corte e vanno rispettati nella loro lentezza. Il bambino cerca la mia compagnia, si difende dalla mia rabbia spaventandomi con immagini deformi e mostruose. Cerca di essere partecipe delle mie "esperienze" e mi vuole bene, però nonostante ciò, non vuole che faccia certe cose, almeno ora. Lo ricordo perplesso quando gli dicevo di andare insieme da Sisil, non era entusiasta all'idea di farlo, però a fine video le vibrazioni da uscita le ho avvertite... eppure ciò nonostante ho avvertito il timore per l'esperienza, le emozioni sono anch'esse una forma di comunicazione inconscia. A volte sono il frutto di un trauma, e va quindi fatto un lavoro di immersione nei ricordi per estirpare il trauma e guarire le ferite, altre volte invece, le emozioni come la paura possono essere un segnale d'allarme. Uno STOP che l'inconscio manda alla coscienza, come un presentimento, di modo da impedirci di farci del male, o fare il passo più lungo della gamba. Poi non so. Scrivo solo quello che penso. E credimi, non so ancora bene cosa pensare.
Il bimbetto teme che lo lasci indietro, forse? Teme per la mia incolumità? Tradotto in lingua psicologica, per quanto possa permettermi di parlare in termini psycho, è possibile che questa esperienza significhi che non ho ancora metabolizzato a livello inconscio certe esperienze e certe(dubbie ma possibili) capacità che ho. E quindi l'esperienza "ipnagogica" vissuta potrebbe avere questo significato?
Forse corro troppo, ricerco esperienze che proprio perchè ho già vissuto spontaneamente, voglio creare con la mia volontà, accrescere, imbrigliare in un potenziale CONTROLLO che vorrei raggiungere per sentirmi più sicura e padrona di certi eventi che vivo, ma magari oggi non sono ancora pronta per esperirle volontariamente, perciò qualcosa dentro mi blocca e mi rompe "i fiori di loto" nel paniere.

Spero di essere stata più chiara. Chiedimi pure quello che vuoi al riguardo, se hai ancora delle perplessità o curiosità in merito.

Ora ti chiedo io una cosa, a te non capita durante l'ascolto di YN di vedere le immagini che vengono decritte dalla voce del video? E agli altri?

@sisil l'inconscio comunica attraverso le memorie e le emozioni legate a queste memorie che ognuno ha immagazzinate nella sua propria vita, e rielabora le memorie e le ricrea in sogno come simboli, archetipi. Ci sarebbe da capire cosa ha permesso ad entrambe durante quella notte di sognare l'erchetipo del bambino e l'archetipo della "coinquilina". A proposito, cosa faceva la tua coinquilina nel tuo sogno?
Altra cosa, io ho abbracciato in meditazione il bambino, tu hai abbracciato il bambino del tuo sogno, giusto? Non ci siamo abbracciate direttamente ma qualcosa abbiamo abbracciato entrambe. Al di là della possibile o meno "connessione onirica" di quella notte, abbiamo compiuto entrambe l'azione di abbracciare... tra l'altro abbiamo abbracciato la stessa cosa. Un bambino. Non lo trovi curioso? Uso la parola Curioso e non rivelatorio o assurdo perchè non voglio attribuire a quella notte più di quanto non sia. Non voglio scendere a conclusioni intriganti o fantasiose arbitrariamente.
Certe verità sono difficili non solo da accettare ma anche a comprendere... Sisil, non so che pensare se non che...
...per me è la cipolla!!

Pace (pg:Guerra)
[Modificato da Saliceridente 26/10/2014 20:11]





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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"


M. N. (Il libro di Mirdad)
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