Mamma mia, mi ero fatto un po' di arretrato su questo topic e ho faticato per leggere tutto. ora c'è un sacco di carne al fuoco e non saprei a cosa rispondere.
Ovviamente mi viene d'impulso di farlo sulle ultime cose lette.
Prime però sue righe sul fatto che sinceramente anche io, come Maila, non capisco a fondo un certo tipo di atteggiamento.
Siamo su un forum sui viaggi astrali, e difronte ad una persona che (a prescindere dai toni comunicativi che possono piacere o meno (a me sinceramente non disturbano affatto)) si rende disponibile sulla base della sua lunga esperienza a condividere nuove (forse) tecniche per la meditazione e i viaggi astrali, si percepisce un certo smobbismo del tipo "ma tanto non è che tecnica che serve", "ognuno deve seguire il suo percorso", "ne abbiamo già lette tante e dubito queste altre serviranno", "non esiste la tecnica magica", "ma io in meditazione e durante i VA faccio altro", ecc (le virgolette non sono discorsi riportati, ma come io ho percepito nell'insieme l'atteggiamento di molti, magari non capendo assolutamente il reale senso di ciò che si voleva dire e le intenzioni profonde).
Roberto, io sarei sinceramente molto interessato a sapere cosa hai da proporci, e curioso di sperimentare nuovamente.
Sul rapporto col mondo scientifico.
Questo è un argomento che mi interessa davvero molto.
Sia per il riscotro oggettivo come viaggio extracorporeo del VA, sia per il rapporto "empirico" con tutto ciò che rientra nell'occultismo (passatemi il termine) e nel paranormale; quasi sicuramente una deformazione professionale...
Molto interessante la storia sul DNA. Avevo anceh letto di guide manifestatesi durante delle trance (con buona pace di Crai
) che esponevano discorsi simili. Circa il 98.5% del nostro DNA è considerato DNA "spazzatura" (o "non codificante", per usare un termine più scientifico). Al solito, quando non riusciamo a capire a cosa serva qualcosa, ne concludiamo che non serve a niente (gli esempi sarebbero tantissimi, a cominciare dall'appendice...)
Tuttavia, un approccio meno biologico e più "filosofico", fa intuire che il principio di semplificazione è valido anche in questo caso, e che se tutta quella immensa massa di DNA fosse realemnte inutile e superflua quasi certamente non ci sarebbe stata.
Come escludere che la modifica di quella parte di DNA possa avere influenze su di noi, sulla nostra salute o financo sul nostro stato d'animo e sulla nostra "evoluzione spirituale"?
Roberto, io credo che scienziati ribelli disposti a rompere gli schemi ce ne siano a sufficienza per poter quanto meno avviare degli esperimenti.
Ti faccio invece una domanda molto precisa: riesci a trovare riscontri con la realtà "fisico-oggettiva" durante i tuoi VA?
Hai mai provato l'esperimento di visualizzare durante un VA uan carta da gioco posta su un mobile (e che ovviamente non hai visto prima) o meglio ancora leggere un codice a 5 cifre?
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