00 07/04/2014 15:54
Re: una voce fuori dal coro
Lorenzo_A73, 07/04/2014 13:19:

Mi ricordo ancora nei lontani anni ’70 quando andai con mia mamma nella cartoleria sotto casa perché volevo un libro sulla magia. Facevo le elementari. A quei tempi Harry Potter era ancora da venire e la cartolaia, non sapendo di cosa si trattasse, mi propose “A scuola dallo stregone” di Castaneda. Giusto una lettura per bambini….
Da allora Castaneda non ha più abbandonato la mia vita e l’ho letto e riletto non so quante volte. Ebbene, nonostante questo ho un rapporto “schizofrenico” nei suoi confronti. Da una parte un innamoramento emotivo e acritico. Dall’altra se ci ragiono su mi sento offeso per l’insulto all’intelligenza per le castronerie che ci propone nei suoi libri. Se dovessi andare su un isola e potessi portarmi solo 5 libri uno sarebbe di sicuro “L’Isola del Tonal” ma se dovessi nominare il cialtrone del secolo scorso indicherei di sicuro il nostro amato Carlos.
Sono pazzo? Forse. Credo che davvero lui abbia trovato qualcosa e perlomeno all’inizio fosse genuino. Diciamo nel primo ciclo. Ma poi…. L’arte di sognare è l’ultimo libro che consiglio per chi si avvicina al mondo dei viaggi astrali!



Caro Lorenzo, un (tuo) potere personale da pelle d'oca,...complimenti!

Concordo con i sentimenti contrastanti che la lettura provoca. Io lessi i libri la prima volta circa trent'anni fa, ed ogni dieci anni li rileggo trovando spunti sempre diversi ed inaspettati. Non sei pazzo. Penso che l'effetto sia dovuto al fatto che parla di concetti che, come insegna, spostano il punto di unione e per questo non ti entrano nella zucca con immediata facilita'. Anche secondo me "L'arte del sognare" a ben poco a che vedere con le uscite di cui qui si parla. Va contestualizzato culturalmente. Dopo tanti anni, l'idea che mi sono fatto, in sintesi e' che Castaneda piu' che letto vada colto nell'essenza.

[SM=x431258]