Grazie Fabio. Il tuo riportare a galla questo post di MM mi ha spinto a rileggerlo. Negli ultimi giorni/settimane sono stata a terra, per farmi coraggio mi dicevo: "tutto ciò che mi serve arriverà al momento giusto, quando ne avrò davvero bisogno".
Invece continuavano ad arrivarmi critiche, sfighe, scontri, litigi, pianti e io continuavo ad aspettarmi qualcosa di meglio.
Erano evidentemente tutte cose che mi servivano in quei precisi momenti e arrivavano al momento giusto, per insegnarmi qualcosa che forse non ho ancora imparato.
Nel post di MM, al di là del discorso sui sogni lucidi, sui viaggi astrali, le tecniche, le potenzialità... mi era sfuggito quest'ultimo periodo...
mistermoog, 24/11/2010 10.09:
[...]se considero la vita di ogni giorno, lo stato di veglia per intenderci, come una estensione su un diverso livello di consapevolezza del sogno, gli altri in qualche modo sono comunque maschere dietro cui si nasconde la nostra essenza più profonda...se quelle maschere sono un modo per dirci "eccoti qui, vuoi ascoltarmi?" proviamo a fermare un attimo la macchina scenica che stiamo guidando di fronte al nostro pubblico e facciamo salire sul palco uno di loro.
Un po' come quando voi maschietti vedete la pubblicità di una donna ignuda che si fa la doccia e canta "Saratoga, il silicone sigillante!"... cosa vi resta più impresso? la donna... e sotto sotto passa (forse) anche il messaggio del nome del silicone con cui è stato siliconato il vetro del box-doccia dentro il quale la donna ignuda si squama con litri di sapone inquinante... (ma questo è un altro discorso)
Ricapitolando... inizialmente avevo notato di più la parte riguardante i viaggi astrali e i sogni lucidi, certo avevo letto anche il resto ma in quel momento non mi serviva leggere una frase così.
Oggi ne avevo bisogno e tu l'hai riportata a galla (anche se puntando l'interessa su altro... le potenzialità... la sperimentazione...).
Da domani cercherò di fermare la macchina scenica che sto guidando, in quanto protagonista principale della MIA vita, e proverò ad ascoltare le maschere... i personaggi "secondari" del MIO film, gli attori non protagonisti. Proverò a farmi da parte e smettere di stare al centro della scena e sentire cosa loro hanno da dire. Potrei imparare grandi cose.
Proverò a considerare lo stato di veglia come una estensione su un diverso livello di consapevolezza del sogno
Proverò a considerare "gli altri" come maschere dietro cui si nasconde la mia essenza più profonda...
Io sono ciò che gli altri vedono di me? Perchè io mi percepisco diversamente da ciò che gli altri percepiscono di me?
Ascolterò di più. Sperimenterò un punto di vista che ancora non ho provato, voglio fare da spettatrice. Semplicemente, stare a guardare, e vedere cosa ne esce.
Quindi, grazie Fabio, in qualche modo mi hai aiutata, ti farò sapere se domani mi sentirò meglio, se avrò finalmente imparato la lezione... ci vorrà del tempo prima che la mia arroganza e la mia aggressività diminuiscano, ma ora ho un piccolo spunto, un'idea dalla quale partire.
ps: scusate l'ot
... e tra l'altro, quando ho iniziato a scrivere, il post di Alfea e Dane non c'erano ancora... forse sarei andata ot lo stesso... chissà...
[Modificato da CanisLupus... 21/01/2011 21:21]