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"The Secret"...(I nostri tentativi...per confermare o smentire il "potere"...)

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    Alfea77
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    00 04/01/2011 11:07
    Anch'io non l'ho mai letto. 'Gnoranta pure io!
    Ma ribadisco il consiglio di Mond..."Conversazione con Dio!" da leggere assolutamente, almeno i primi due. Nel terzo comincia a delirare...
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    00 04/01/2011 11:08
    Anch'io, ho solo visto documentari, ma mi rifarò un volta o l'altra.
    Lunga vita e prosperità.
  • Maila1
    Incarnato
    00 04/01/2011 15:13
    Re:
    mondstrahl, 04/01/2011 11.01:

    Maila, letto 15 anni fa. Simpatico, ma elementare pure questo. Molto meno divertente di quanto ti aspetteresti guardando la copertina.
    Se proprio proprio ti interessa il genere, leggiti Neale Donald Walsh (i 3 Conversazioni con Dio e le varie favole sulle lucine e lucette); affronta molto meglio il discorso della creatività del pensiero ed è parecchio più spiritoso.




    Mond Io odio "entonidemello"

    Non ho finito nemmeno la terza pagina....
    non ce l'ho fatta.
    A quanto pare non mi sono persa nulla...E dire che in vita mia ho sempre finito tutti i libri(fatta eccezione per il "pendolo di Foucault" ma un giorno ce la farò,lo so ,ce la posso fare)
    Per questo l'ho postato,come esempio di libro stupido,ma davvero stupido...
    Per ora sto leggendo "Esperimenti di suggestione mentale" di Vasiljev.
    Pesantissimo per me...ma lo voglio finire.
    Però grazie per il consiglio...li leggo di certo...
    Piuttosto Mond,ma tu sei riuscita a capire chi è stato l'esponente originario del pensiero creativo?Chi ne ha parlato prima che diventasse moda?Quale filosofia gli ha dato origine?
    Ho cercato su internet,ma non sono venuta a capo di nulla.
    [Modificato da Maila1 04/01/2011 15:17]
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    Alfea77
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    00 04/01/2011 17:29
    Forse perchè è un concetto talmente universale e antico che non esiste qualcuno a cui attribuire la scoperta di questa legge, ma molti. I grandi illuminati che hanno abitato questo pianeta ne hanno parlato, in modo esplicito o simbolico, poi i concetti sono stati fraintesi o re-interpretati. Un esempio:

    Matteo 17,14-20
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    00 04/01/2011 17:47
    Maila, leggiti il Dhammapada (qualche secolo a.C.),
    cap. 1: I versi gemelli

    1 Siamo ciò che pensiamo.
    Tutto ciò che siamo
    è prodotto dalla nostra mente.
    Ogni parola o azione
    che nasce da un pensiero torbido
    è seguita dalla sofferenza,
    come la ruota del carro
    segue lo zoccolo del bue.


    2 Siamo ciò che pensiamo.
    Tutto ciò che siamo
    è prodotto dalla nostra mente.
    Ogni parola o azione
    che nasce da un pensiero limpido
    è seguita dalla gioia,
    come la tua ombra ti segue,
    inseparabile.

    Qualcosa si trova anche negli Yogasutra di Patanjali (e andiamo indietro nei millenni)
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    _Ubuntu_
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    Obino
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    00 04/01/2011 19:35
    Ciao a tutti non potete capire quanto questa cosa sia nella semplicità che la compone, assolutamente vera. Io sono un grande appassionato di uno scritore molto fantasioso o magari semplicemente realista dal nome Richard Bach, il quale con i suoi racconti tra le sue varie supposizione sul come come universo funzioni parla innumerevoli volte di questo genere di accaduti, non so se lo conoscete?
    Il discorso che egli pone sta proprio nel paragonarci a calamite spiegando che attiriamo tutto cio che vogliamo a noi e trasformiamo ogni pensiero che sta nella nostra mente in realta qualora lo vogliamo. Siediti sommo per terra, anche in mezzo al niente desidera qualcosa intensamente visualizzalo nella tua mente mentre l'oggetto ti appartiene: sta pur certo che cio che hai desiderato in quell'esatto momento è partito alla velocità della luce e piu lo hai veramnte desiderato piu veloce e forte a te arriverà, tanto da travolgerti come un treno in corsa. Le prime volte leggendo di cio non davo molto peso interpretando il tutto come una delle piu belle fantasie di cui leggere, ma poi osservando bene gli eventi compporre le mie giornate ho notato che è cosi. Nei vari esperimenti fatti dopo allenandomi in cio ho constato che i pensiero-forma io cosi li chiamo, sono fattibili, e adesso dopo anni mi diletto abbastanza bene nel calamitare situazioni, oggetti, persone, nella mia vita.
    Ogni volta che mi succede qualcosa anche del piu brutto genere rammento a me stesso che quella situazione se la vivo lo desiderata io in un modo e nell'altro avendo alcuni pensieri nella fase transitoria, ammentendo che siamo noi a gestire gran parte di quello che io chiamo un nostro destino sincronico. Un saluto a tutti e complimenti Maila1 un bell'argomento davvero.

    Tutto il bene di cui avete bisogno vi auguro (desideratelo pero:)
  • Maila1
    Incarnato
    00 04/01/2011 21:17
    Ubuntu!Il primo libro che ho letto nella mia vita di mia spontanea volontà è "Uno" di Richard Bach!Era di mio fratello,io ero piccola,è accaduto nel 1989,avevo 13 anni,lo trovai sul divano di casa e glielo rubai...lo lessi in un 'unica tirata...Mi dovevano legare palla sedia per indurmi a leggere all'epoca.Da allora ho acquisito la capacità di introdurre le persone alla lettura,capisco sempre il genere che fa al caso della persona che ho davanti.Ho invogliato e fatto cambiare idea ad un sacco di gente,regalando il libro giusto.


    Non hai idea di cosa rappresenti per me quello scrittore...
    Con gli anni mi sono appassionata ad altri generi,ma per me,nella mia memoria,"Uno" è il grande maestro che mi ha insegnato a leggere...
    Richard Bach e Leslie...che personaggi!


    Ragazzi grazie per le risposte,era ciò che avevo immaginato...in particolar modo quoto il discorso di Alfea.L'esempio che ha fatto è lampante.Ancora di più lo è quello fatto da "a cosastoetcetc..."




    [Modificato da Maila1 04/01/2011 21:22]
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    Alfea77
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    00 04/01/2011 21:20
    Già, Richard Bach...uno dei miei romanzi preferiti è Illusioni.
    Spiega il potere creativo dell'uomo in modo molto chiaro.
    Grazie per avercelo ricordato Ubuntu.
  • Maila1
    Incarnato
    00 04/01/2011 21:23
    Cavolo,devo rileggerlo illusioni...
    L'ho letto una miriade di anni fa e mi sa che non l'ho capito ai tempi.
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    mondstrahl
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    00 05/01/2011 15:26
    Una parola veloce per sottolineare che l'esempio portato proprio in Illusioni (la piuma azzurra....) è stato riportato anche in The Secret (uno che si concentra sul vedere una particolare piuma e poi la vede realmente). Visto che secondo me le coincidenze non esistono e che mi piace pensar male, è uno dei motivi per cui il libro non mi è piaciuto [SM=x431243]

    Per tornare alla domanda di Maila sulle origini del concetto, ricordo anche che è uno dei pilastri del Buddismo: pensiero e azione, per creare quel che vuoi. Anche qui, si va a qualche migliaio di anni prima di Cristo.
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    _Ubuntu_
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    00 05/01/2011 16:55
    Calcolate ragazzi che mi sembra di aver capito che senza offesa per voi avete qualche annetto piu di me, e quindi penso proprio di non dover niente a nessuno sull'argomento Richard Bach, sono cresiuto tra le sue parole e il suo modo di vedere le cose diciamo che per me è come un padre spirituale, o almeno il primo che ho avuto. Il mio primo libro letto è stato Il gabbiano Jhonatan Livingston. La cosa mi appossionò tanto all'epoca che lessi gli altri libri nel tempo alcuni, li compresi subito altri dovetti aspettare diversi anni per capirpirne i significcati e cio che dovevano rappresentare per me. Ho preso l'esempio di Bach perchè un mostro almeno per quanto mi riguarda nel definire molti dei concetti con cui ho vissuto in seguito. Dopo averne letti molti il mio preferito è diventeto Illusioni che con la storia della piuma blu sintetizzava assolutamente il discorso che è iniziato qui. Per non parlare di un ponte sull'Eternità, che oltre a interpretare la bellissima storia d'amore con Leslei Parish, da anche il suo punto di vista sull'argomento anima gemella che a me preme molto. Insomma ogni libro una storia con cui definire un argomento un lavoro eccezzionale di uno di quelli che io definisco grandi scrittori. Mi riempe il cuore sentirre che altri come me adorano questo signore dai pensieri forse futuristici o magari solo fantasiosi chi lo sa?

    Tutto il bene di cui avete bisogno :)
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    _Ubuntu_
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    00 05/01/2011 16:58
    Ogni qual volta ero in difficolta fino a qualche tempo fa in una tirata di una note finivo uno dei libri di richard e cosi per incanto il giorno dopo la soluzione era li per me a risolvere il problema

    Adesso uso la meditazione forse ormai sono un po cresiutello per servirmi ancora di un libro per star bene, visto che il risultato della meditazione è lo stesso.:)
  • CanisLupus...
    Incarnato
    00 05/01/2011 18:43
    Re:
    _Ubuntu_, 05/01/2011 16.58:

    sono un po cresiutello per servirmi ancora di un libro per star bene



    io ho 30 anni e lo faccio ancora.

  • Maila1
    Incarnato
    00 05/01/2011 18:57
    io ne ho 34!!!!!!
    E spesso per sentirmi bene leggo persino Raperonzolo!(da oggi non lo leggerò più...mi metto a piangere se penso che fino a un'ora fa avevo dei bei capelli)

    Ok la meditazione,ma un libro è un libro...un'altra esperienza...
    vedrai che col tempo tornerai a cercare quel mondo...
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    _Ubuntu_
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    00 06/01/2011 12:34
    E' lontana da me l'idea di voler offendere qualcuno, non intendevo che leggere libri per stare meglio è infantile. Intendevo solo che a me personalmente riempire la mia anima di parole per raggiungere un migliore stato emotivo o comunque quella che chiamiamo pace interiore, è diventato un modo per nasconderse dal vero problema non affrontandolo direttamente. Ogni una di quelle parole serve a coprime il mio problema o la mia insicurezza con un velo, un intero libro copre talmente tanto il mio malessere che potrei asserire di non averlo piu; quando in realta li fermo e ben coperto al primo colpo di vento è pronto a farsi vivo distrugendo il mio finto bene stare. Con clusione per la mia personale situazione la meditazione mi pone proprio frontalmente difronte quel problema.

    Chiedo assolutamente scusa se indirettamente posson aver offeso come nel caso di CanusLupus scusate ancora :)

    Non si esclude che magari tornerò a leggere libri poer stare bene.
    Tutto il bene di cui avete bisogno vi auguro :)
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    _Ubuntu_
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    00 06/01/2011 12:35
    Sono voluto arrivare a leggere libri per il piacere di imparare qualcosa o per una nuova storia che mi diverta ma non per nascondermi:)
  • Maila1
    Incarnato
    00 06/01/2011 12:41
    Ubuntu,
    non occorre che ti scusi...si stavano solo scambiando dei pareri e anche se divergenti,se espressi con educazione,qui non si offende nessuno...
    Quindi..su forza!Dacci contro!(a tuo rischio e pericolo!)
    Un sorriso.
  • CanisLupus...
    Incarnato
    00 06/01/2011 21:06
    Re:
    _Ubuntu_, 06/01/2011 12.34:


    Chiedo assolutamente scusa se indirettamente posson aver offeso come nel caso di CanusLupus scusate ancora :)



    Non mettermi parole in bocca che non ho detto... non mi sono assolutamente offesa!

    Amo leggere, amo meditare, amo mangiare, amo grattarmi, amo dormire, amo perdere tempo, amo cazzeggiare, amo bere... tutte cose che non si escludono a vicenda, tutto qui. Ho 30 anni, sono cose che ho iniziato a fare a 5... (per il bere, dipende...)


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    _Ubuntu_
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    00 07/01/2011 09:18
    Non volevo mettirti parole in bocca che non hai detto ma mi sarebbe enormemente dispiaciuto se indirettamente ti avevo offesa non era quello che volevo, ma visto che cosi non è son contento. Dai anche per il bere si puo mettere in mezzo un goccietto ogni tanto ci scioglie i nervi ahah certo magari a 5 anni non è il caso :)

    C'è invece Maila1 bella piena di vita che addirittura mi suggerisce di dare contro, non me la rischio non vorrei finire male ahahah non si sai mai contro chi mi metto.
    Un abbraccio a tutti :)
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    mondstrahl
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    00 10/01/2011 10:48
    L'ultima riflessione che finora mi era sfuggita. La riporto qui per rifletterci, perchè io per prima devo capire bene quel che sto per scrivere.

    A volte il "potere" non funziona, perchè SERVE che non funzioni.
    Mi spiego meglio: a volte abbiamo bisogno di imparare qualcosa, e finchè non abbiamo imparato quel che ci serve, la vita ci sottopone di continuo la stessa lezione.
    Un esempio: ci innamoriamo SEMPRE dello stesso tipo di persona anche se sappiamo che non è la persona giusta per noi; ci arrabbiamo SEMPRE in un certo tipo di circostanza, anche se sappiamo che la soluzione migliore sarebbe star calmi; reagiamo SEMPRE nello stesso modo ad un certo tipo di provocazione, anche se ci è chiaro che dovremmo reagire in modo diverso, e così via.
    Quando capitano questi casi, la vita continuerà a metterci davanti situazioni simili, finchè non avremo "imparato la lezione".
    In queste circostanze, cercare di usare "il potere" per evitare situazioni simili non serve a nulla.
    Eventualmente si può tentare di usare "il potere" per cambiare il nostro modo di fare (cioè per "imparare la lezione"...).

    Conclusione: non sempre il nostro pensiero riuscirà a creare quel che vogliamo; riuscirà solo nel caso in cui quel che vogliamo ci sarà UTILE.
    Se ci riflettiamo, non è molto diverso dalle conclusioni del libro, ma nel libro non è espresso in modo esplicito.
    La Byrne suggerisce che qualsiasi obiettivo dev'essere chiarito, espresso senza dubbi e poi lasciato andare. Per "lasciar andare" qualcosa è necessario liberarsene, cioè non esserne più vincolati. Per non esser vincolati da qualcosa, è necessario controllarla, e quindi uscire dall'impasse iniziale, e questo si può fare solo dopo aver "imparato la lezione" di cui parlavo sopra.
    Non sono sicura di essermi espressa in modo comprensibile, ma perdonatemi: è un concetto che sto ancora elaborando e non è del tutto chiaro manco a me!
  • Maila1
    Incarnato
    00 10/01/2011 14:20
    Mond il concetto che hai espresso è chiarissimo,e lo condivido.
    Fatta eccezione per qualche particolare.
    Mi fermo alla frase :"Non sempre il nostro pensiero riuscirà a creare quel che vogliamo; riuscirà solo nel caso in cui quel che vogliamo ci sarà UTILE"
    Io la interpreterei in un altro modo la situazione.
    Direi:"Il nostro pensiero riuscirà sempre a creare ciò che vogliamo.
    Sempre che noi lo vogliamo veramente."
    "Volere qualcosa",nella legge di attrazione(o come la vuoi chiamare la chiami,tanto abbiamo capito di cosa parliamo) significa volerlo con tutto te stesso,il che implica volerlo con la testa,col cuore e con l'anima.Se in questo desiderio,qualcosa che sfugge alla nostra immediata comprensione fa sì che una parte di noi non lo voglia,allora non lo avremo.
    Il pensiero,il sentimento e l'emozione devono essere in comune accordo.

    Ti riporto delle parole lette non ricordo dove(forse su internet):

    Come pensi così sentirai
    Come senti così vibrerai
    Come vibri così manifesterai.


    Il punto è tutto qui.

    Ti faccio un esempio:

    Tu desideri ricevere una somma di 1000 euro,ma ti è stato inculcato che per ottenere denaro devi sgobbare dalla mattina fino alla sera.
    Cosa accade?
    Che i soldi non arriveranno a meno che tu non sgobbi.
    Metti che sei disposto a sgobbare per avere quei soldi ma che sei senza lavoro e questo ti affligge(senti afflizione).
    cosa succede?
    Che non avrai nè i soldi nè il lavoro.

    Un altro esempio.
    Metti che vuoi trovare l'anima gemella,ma a causa di una serie di problematiche (amori finiti male,infanzia difficile etc) tu dentro di te senti di non essere degno di amore.
    Che cosa accade?
    Che l'amore non arriva oppure, nella migliore delle ipotesi, attrarrai persone che avranno i tuoi stessi problemi e così il circolo si fa vizioso..un cane che si morde la coda insomma.
    Qui mi ricollego al tuo discorso sulll'aver imparato la lezione...
    diciamo che è così,ma secondo me ci vuole molto più che imparare la lezione,per fare in modo che la legge di attrazione funzioni al meglio bisognerebbe lavorare sulla riprogammazione del proprio subconscio e sull'educazione del falso ego(io non credo che debba andare soppresso,solo educato come un bambino a unificarsi con la nostra vera essenza,per fare sì che di due si diventi UNO)


    [Modificato da Maila1 10/01/2011 14:26]
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    piper.38
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    00 11/01/2011 10:54
    Gli esempi forniti da Maila mi hanno colpita molto, soprattutto dal punto di vista lavorativo. Mi è accaduto proprio così, l'ultimo lavoro svolto è come se lo avessi attratto, lo volevo il più vicino a casa possibile, l'ho detto e ripetuto ogni giorno, devo trovarlo, lo voglio, evidentemente lo volevo talmente tanto da attirarlo. Se questa legge di attrazione funziona allora credo di aver capito perchè sulla mia scrivania non comparirà mai un diamante...perchè è bellissimo, mi piacerebbe averlo ma in realtà non ne ho nessun bisogno.
    Lunga vita e prosperità.
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    Alfea77
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    00 11/01/2011 14:06
    E' così Piper, funziona davvero!
    Vedi grandi magazzini spostati sotto casa. Prima o poi devo raccontarvi una storia (è un bel pò che ci penso) di un altra cosa che si sta realizzando e che desideravo da quando ero bambina. Una cosa a cui pensavo spesso ma di cui non avevo calcolato gli effetti collaterali. Ma prima devo cercare la documentazione altrimenti non mi crederete mai.
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    andrea997
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    l'antibimbominkia
    00 11/01/2011 14:44
    dai racconta racconta!
    ...quella del grandemagazzino mi sà che la so =)


    A cavallo dei Fotoni

    Se ti fa stare bene...C'hai ragione te!

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    Alfea77
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    00 11/01/2011 20:50
    Dunque allora, Pierino dice alla maestra..no, scusa, questa è quella dei grandi magazzini!
    Dicevo...c'è un tedesco, un italiano e un francese....
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