00 26/09/2010 23:24
Platone84, 25/09/2010 12.01:




anche se non mangio di quella carne, mi sento colpevole comunque per quella sofferenza deliberatamente perpetrata perchè in concreto non faccio nulla per impedire che avvenga [...] I miei parenti [...] sono colpevoli e basta tanto quanto lo sono io e tanto quanto lo possono essere coloro che non consumano carne ma non combattono concretamente tutto il sistema



Qui non sono d'accordo. Certo, se qualcuno facesse qualcosa in più per impedire che certe cose avvengano non ci sarebbe che da apprezzare e congratularsi. Ma non si può chiedere ad ogni individuo di farsi personalemnte e direttamente carico di tutte le storture del mondo. Quello che invece ognuno di noi può fare è seguire quelli ceh considero uno dei maggiori insegnamenti di Gandhi (anche se non è stato l'unico a dire una cosa del genere) anche più della non violenza: "siate il cambiamento che vorrete vedere nel mondo"!
Inoltre io credo che i pincipi e i valori abbiano un senso in se. E poi non è vero che non contibuire ad una cosa che si ritiene sbagliata significhi solo mettersi la coscienza a posto e che si è colpevoli come gli altri: io credo nel valore del boicottaggio e dell'esempio.
Per fare un altro paragone: se non organizzo movimenti di protensa, proposte di legge, campagne di sensibizzazzione ecc, sono direttamente responsabile del fatto ceh in italia ci sia così tanta evasione? E anche se fosse questo sarebbe un buon motivo per non pagare le tasse o non richiedere lo scontrino? Nel mio piccolo, da cittadino che non può farsi carico direttamente di tutti i problemi, io continuo a comportarmi secondo coscenza; e quel piccolo gesto acquista un grande valore.
Poi nel far questo mi starò mettengo anche la coscenza a posto? forse... ma non mi sembra la questione principale...



Ciao Platone. Non mi sembra di aver detto che fare boicottaggio o essere da esempio non sia già fare qualcosa di concreto. Prendi moog per esempio, il solo mettersi qui sul forum a discuterne, esprimere le sue ragioni ( e sono sicuro che lo fa anche nella sua quotidianità ) gli fanno già molto onore e lo rendono coerente con il suo modo di pensare. Mi spiego meglio và...
Allora i miei parenti ok, colpevoli e basta.
Io idem, vedo quelle uccisioni di continuo e rinuncio persino a dir loro qualcosa ormai, ogni tanto ci provo con mio padre o mia nonna, quelli che nel prendersi cura degli animali denotano un pochino di sensibilità in più, ma nulla di spinto oltre un semplice ragionamento che non da' risultati. Essendo di fatto un carnivoro non faccio certo propaganda verso uno stile vegetariano, vegano o quello che vuoi, quindi non sfuggo le mie presunte colpe. Questo atteggiamento è però anche legato alla mia filosofia di vita ed alla mia percezione della realtà in cui siamo immersi. Questo sistema ha una sua precisa funzione e delle regole che peraltro abbiamo contribuito ( e continuiamo a farlo ) a generare, è un sistema che dovrebbe servirci tra altre cose a farci comprendere parecchie situazioni che dovremmo considerare come "male" ed invece ( spesso con estrema normalità ) non consideriamo affatto negative. Per poter apprendere necessitiamo di esperienza diretta e quindi la possibilità di fare queste esperienze deve essere disponibile per tutti coloro che ne hanno bisogno, non avendo ancora avuto la forza, il coraggio o più semplicemente la voglia di affrontare la questione, comprenderla e buttarla alle spalle. Mi sembra evidente che la questione di uccidere altri esseri viventi per nutrirsene ed essere disposti a passare sopra alle loro sofferenze come nulla fosse è un argomento che la maggior parte delle persone ancora è lontana dal risolvere.
Per quanto mi riguarda se domani mattina succedesse un patatrac e cambiassero completamente le regole del gioco stai pur certo che non mi dispiacerebbe rinunciare a tante cose, non solo questa, che appartengono al comune modo di fare per modificare il mio modo di essere nei confronti della realtà istantaneamente e verso una direzione a me sicuramente più congeniale. Mi avrai già visto scrivere altrove che sono stufo di questo sistema che non sento più mio, e quando parlo di cambiare le cose quello dell'alimentazione è uno degli argomenti che più mi sta a cuore.
Ora potresti obbiettarmi che alcuni miei comportamenti diciamo abituali appaiono incoerenti con il mio pensiero, il fatto è che a prima vista può sembrare così mentre in effetti non lo è ed il perché sta insito nell’approccio che ho verso le cose. Spesso prima devo sviscerare uno dei due aspetti ( quello positivo o il contrapposto non importa ) cercando di coglierne eventuali risvolti, siano essi positivi o meno, poi non mi resta che fare il contrario ed infine tirare le somme. Inevitabilmente questo può portarmi ad avere coscientemente atteggiamenti contrari al mio pensiero (comunque indipendente ) e li protrarrò finche lo riterrò necessario al fine di rendere completa la mia esperienza. Se questo mi porta a muovere forze in un senso comunemente ritenuto ( ma mica sempre poi ) negativo cercherò di controbilanciare il mio operato. La mia esperienza considera che comunque è un’esperienza per tutti.
Spero di essere chiaro, scusa se non lo sono sempre ma ho l’impressione di scocciare se scrivo continuamente dei pipponi per essere sicuro di esprimere chiaramente quello che ho in testa, pure ora ho tagliato la metà di quello che avrei voluto dire e spero di non aver tagliato troppo.
Viceversa come sempre sono qui….

Ad ogni modo mi piace mangiare buono, per cui se proporrete ricette non complicatissime da provare lo farò volentieri, in fondo ( ma mica troppo poi ) sono argomenti più interessanti di quelli che ho esposto io [SM=g27822] .

BOTA.