00 31/08/2010 11:34
I miei motivi.
In effetti io non ho motivi per essere vegano (espressione questa che mi lascia una sensazione sgradevole, perché non credo di "essere" qualcosa di specifico o catalogabile, a malapena credo di essere un non so bene cosa. Ma, bene, per capirci al volo diremo che mangio vegano). Dicevo che non ho motivi per quella cosa là. Mi sembra che si compia un'azione, mi sembra che si vinca uno stato di quiete. Mi spiego meglio, in termini di principio, non credo di compiere una scelta. Sono quelli che uccidono a fare una scelta di violenza. E per violenza intendo un'accezione a trecentosessanta gradi, non c'è giudizio. Violenza è solo un atto contro (mia) natura.
Quindi a chi mi chiede perché scelgo di non mangiare carne io chiedo il perché questi scelga di mangiarla. Chiedo a loro "i motivi". Tra il fare e il non fare credo sia più macchinoso (in questo caso) proprio il fare. Nella mia natura, uccidere qualsiasi animale non è contemplato. Qualcosa mi si contorce dentro. Raccogliere un pomodoro o del riso o una mela non mi crea niente di paragonabile.
Quindi rigiro la domanda: perché uccidi gli animali? Se è un altro a fare il "lavoro sporco" per te, perché fai uccidere gli animali?
A meno di qualcuno che invece nella propria natura contempli l'azione dell'uccisione. In questo caso, non ho nulla da eccepire...

Per quanto riguarda la questione su una certa elasticità per chi a a che fare con la società consumistica della quale facciamo parte, devo dire che se sono a tavola con qualcuno che lascia una pizza con della mozzarella dentro, e questa sta per essere buttata e io ho ancora quel senso di vuoto...certo non permetterei uno spreco simile (specialmente se la pizza è fatta a Roma). Il punto non è "AH HAA!! l'hai mangiata! non ho un problema con ciò che entra nel mio corpo, (tanto poi esce) il problema non è quale sostanza io stia masticando. Sicuramente un'eccezione simile non fa di me uno che alimenta il mercato degli animali d'allevamento. Come pure, se per caso trovandomi a un matrimonio dovessi rendermi conto che un così madornale errore come quello di avermi servito del cibo con burro dovesse mortificare chicchessia, a costo di fingere di mangiare, o di andare a vomitare (ma non mi pare ci siano gli estremi), probabilmente cercherei di essere cortese...certo, fosse stato manzo o pollo...avete presente mr Bean quando al ristorante nasconde i pezzi di cibo dappertutto..?










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend