00 30/08/2010 12:57
Brava Canis, bel post!
Mi ritrovo perfettamente nella prima parte: ho un solo paio di scarpe (da ginnastica) per volta, qulache jeans, un po' di felpe e un po' di T-shirts; basta. E alcune di queste cose le ho da 10 anni... e considerata la frequenza con cui le uso...
Il mio 3310 si è guastato invece, ma l'ho sostituito con un altro nokia dello stesso livello (di in più ha solo una comodissima lucina sulla testa [SM=x431233] ).
Fino a poco tempo fa, da studente fuori sede vivevo senza televisione; ora che sono momentaneamente ritornato a casa capita che la riaccendo... ma raramente...
Contro le usanze del mio paese, in cui si prende la macchina anhce per fare 10 metri, cerco di usare la bicicletta.

In sostanza sono contro il consumismo.
Per quanto riguarda l'alimentazione però, la tua scelta di non mangiare carne e pesce, sembra "solo" (non ber banalizzarla o sminuirla) una scelta alimentare, e non etica (correggimi se sbaglio).
E' questo che, credo, ti consente di non "rompere" quando sei invitata a mangiare a casa di qualcuno. Una scelta etica, suppongo imponga dei paletti maggiori.
Ad esempio io boicotto per motivi direi quasi politici alcune marche, ma se vada a casa di altra gente non sto a rompere. Stesso discorso ad esempio per i merdonalds: solitamente in quei posti non ci entro, ma quando è capitato di stare con altra gente magari durante un'uscita di gruppo, dopo aver espresso il mio parere contrario, se alla fine decidono cmq di andarci, che faccio? Mi impunto e batto i piedi, oppure dico "vi aspetto fuori"??! Pazienza, sono entrato e ho consumato una cavolo di bustina di patatine e un mcgelato...
Ma difronte ad una scelata etica il discorso è diverso: io le pellicce o comunque indumenti o goacche con una parte in palliccia, non me le metto; punto e basta! E preferisco "rompere" piuttosto che venir meno a questo mio principio.
Potrei fare altri esempio più o meno personali, ma credo di essere stato abbastanza chiaro.

Allo stesso modo, quello che sto cercando di capire (e chissà se lo capirò mai) è se "sia giusto" mangiare carne o meno. Chiaramente il concetto di giusto o sbagliato è personale e non universale.
Altre motivazioni mi interessano meno: ci sono quelle economiche e ambientali che ancora ancora mi potrebbero interessare, ma non credo saranno mai sufficienti di per loro a farmi smettere di mangiare carne; quelle alimentari poi non le considero molto... forse sbagliando, ma per il momento, magari cercando di essere un attimino modigerato, se una cosa mi paice me la mangio, altrimento no. Semplicemente..

Per concludere un commento sull'aspetto rituale del pasto.
Non sono una persona molto golosa, e credo che il rinunciare alla carne mi richiederebbe certamente un grande sforzo (perchè la carne e i suoi derivati mi piacciono), ma lo vedrei comunque fattibile. Ciò che mi peserebbe di più è proprio l'aspetto rituale e conviviale della tavola.
Solo al pensiero mi mancano quelle bellle serate in campagna, con il fuoco che brucia da un lato, i carboni che rosseggiano poco lontani, il profuno e il rumore della carne che arrostisce, la tavolata apparecchaita spartanamente, la buona compagia, i piacevolo discorsi tra una costoletta e una salsiccia, il vino rosso che bagna tutto...
Come potete immaginare, non viene altrettanto bene con le verdure bollite!!! [SM=x431232]
[Modificato da Platone84 30/08/2010 13:05]




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