SIMBAD: Il sistema Simbad è una simulazione mentale fatta di immagini (ma non solo) dove ci si raffigura in un certo spazio tempo comandato e gestito totalmente da noi. Inizialmente studiato per aiutare gli addotti dagli alieni, la sua utilità si è rivelata tale poichè applicabile a qualsiasi situazione. La simulazioe, se fatta con criterio e serietà, porta ad avere un "dialogo" interiore con il proprio inconscio, un pò come avviene sotto ipnosi, solo che qui l'ipnosi non sussiste. Si basa sul principio del pensiero creativo, e poichè i fattori su cui si agisce sono fondamentalmente all'interno di noi, si lavora "rriprogrammando" il nostro io, o si ottengono delle risposte che il nostro io cosciente, offuscato dal pensiero razionale, non può darci.
Prima di leggere quanto segue, vi prego di considerare che tutto ciò che andrete a leggere è una "discussione" avvenuta tra me ed il mio inconscio, per certi versi quindi, un qualcosa di intimo. Siccome credo che il condividere esperienze, sia un pò come condividere la saggezza, vi riporto fedelmente quanto accaduto. Considerate anche che potrebbero esserci riferimenti a fatti, persone, luoghi a me cari, quindi vi invito, con tutta la bontà ad essere sensibili verso chi si è messo a nudo davanti a voi ed anche se non ci conosciamo, vuole mostrarvi un pò del suo mondo. Si badi bene che non lo faccio per puro esibizionismo, ma per scambio di opinioni costruttive e perchè sarebbe bello che oltre ad i VA qui si possa parlare anche di altro (come avviene già del resto). Vi prego quindi, a non farmi riconsiderare l'idea che il postare questa esperienza sia stata una buona idea (anche perchè sono 10 minuti che ci rifletto su..).
X i mod: al solito ho l'impressione che non sia il posto adatto dove postare questa "storia", ma non sapevo dove altro postare...
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Esperimento SIMBAD del 23 luglio 2010
ora inizio: 14.15 (circa)
ora fine: 15.40
luogo: casa dei miei, camera mia a piano terra
Dopo un pò di rilassamento fisico con la respirazione ed il tentativo di indurre una obe con la tecnica del ronzio nelle orecchie, comincio a stancarmi dei pensieri che continuano ad attaccarmi, facendomi perdere continuamente il focus. Così decido di provare una simbad.
Immagino casa dei miei vuota, con nessuno dentro. Cominciando dal piano superiore comincio a chiudere, una ad una, tutte le finestre e le porte di ogni singola camera, compresa l'uscita che da sul terrazzo. Stessa operazione tocca alla taverna, compresa la porta che affaccia in giardino. Tocca al piano terra, dove con calma, anche qui, chiudo tutti gli ingressi e le finestre ripetendo a me stesso che sono l'unico ad avere la chiave per poter aprire gli ingressi, e visto che sono qui ed ora, ho la certezza che nessuno può farlo senza il mio consenso, poichè sono io che comando. In alcune occasioni, mentre chiudevo porte o finestre, sentivo vibrazioni lungo il corpo fisico, che nel simbad trasformavo in onde circolari che partivano da me che emanavano amore verso tutta la casa. Arrivati nella sala da pranzo ho cominciato a chiamare i miei ospiti. Dapprima ho chiamato Anima, che si è presentata come immaginavo, una sorta di globo bianco luminoso. Le chiedo di farmi ricordare qualcosa di qualche vita passata, anzi no poi mi dico, qualcosa di questa vita che ho rimosso, così che posso sapere sei davvero tu. Vedo dall'alto, come fossi un uccello in picchiata, degli edifici piramidali immersi nel verde, non ha senso per me, quindi torno in "casa". Le ho chiesto di emanare amore per farmi capire che fosse veramente lei, ma nella vibrazione che ho avuto non vi era amore, ne paura, nulla... Ricordo che per "sgamare" chi si spaccia per chi non è nei simbad di farli passare davanti ad uno specchio. Se lo specchio rispecchia la figura reale, allora si è certi di avere a che fare con chi si crede si abbia davanti. Faccio apparire uno specchio accanto ad Anima e mi si presenta una figura completamente diversa da quella che vedo con "gli occhi". Ho il dubbio che Anima sia realmente quello che vedo nello specchio, visto che non fa cenni di ribellione ed è tranquillo, ma sono stranito. Alla mia richiesta di mostrarsi come fosse in realtà si è trasformato in una sorta di essere alto quanto un'umano con 2 occhi grandi e dal reticolato simile a quello delle mosche. Il suo colore era su un verde pallido e sinceramente non si è mostrato particolarmente aggressivo. Anzi si è fatto prendere per un braccio e l'ho chiuso in bagno, continuando, con questo atteggiamento ad alimentare i miei dubbi, mi chiedevo se non stavo commettendo un grosso errore. Poi mi dico che richiamando Anima, se non appare nessuno, allora è veramente lui. Ho richiamato Anima, si è presentata una ragazza altissima, bionda, con capelli lunghi ricci ed un vestito bianco molto lungo che le copriva gambe e piedi. La sensazione era come se levitasse. Appena le ho chiesto di mostrarmi come fosse, si è mostrata come un globo bianco/giallognolo luminoso intorno a se. Mi sono prostrato ai suoi piedi ed una forte vibrazione mi ha percosso... era amore, ne sono certo, non si può sbagliare. L'ho abbracciata e le ho chiesto di sedersi... in imbarazzo le ho chiesto di accomodarsi e se voleva qualcosa da bere. La risposta è stata:"non esagerare adesso" (immagino si riferisse alla fantasia) [le parole in risposta mi arrivavano ancor prima che avessi terminato di pensare la frase, quasi come per darmi certezza che non potessi "falsarle"]. Le ho detto che ero contento finalmente di incontrarla e se ci sarebbero stati altri incontri, finalmente. Con "tono" (non erano parole) pacato, tranquillo, rassicurante, la risposta è stata:"se lo vorrai, certo".
Dopo di chè decido di far entrare spirito, mi volto verso il corridoio che da al salone e vedo uno scheletro con una tunica scura e degli occhi rossastri che non mi guarda neanche e punta Anima. Fa una sorta di scatto ma mi parte una vibrazione dal corpo che trasformo in amore (non chiedetemelo, non lo, sono sorpreso quanto voi, e se mi rileggo potrei chiedermi chi ha scritto ste stronzate, se non sapessi che le ho "viste" io), lo scheletro, letteralmente si congela, così lo porto nel bagno a fare compagnia al moscone verde. Appena apro la porta del bagno, il moscone tira fuori un incredibile velocità e voglia di correre fuori, direzione salone, Anima... lo prendo al volo con l'altro braccio e lo sbatto in bagno col suo nuovo compagno, richiudendo la porta. Torno a tavola, richiedo di voler vedere spirito ed appare una sorta di fumo da sigaretta dalle tine blu scuro che non ha "lineamenti" ma avvolgendosi e dissolvendosi cerca di darsi una parvenza umana dalla cintola in su. Lo saluto, lo faccio accomodare e gli presento Anima, ma ovviamente mi dicono entrambi che si conoscono da tempo, amici di lunga data dicono. Chiedo a spirito come sta e come mai non riesco ad avere delle obe, la risposta non arriva. Gli chiedo di farsi sentire, sono nuovo del simbad ed ho paura di non averlo ascoltato. Ma non c'è risposta. Chiedo ad Anima se potrò avere delle obe e mi risponde che dipende da Spirito ("se lui vuole"). Rifaccio la domanda e stavolta mi dice che "arriverà il giorno". Gli dico allora se ci vuole tanto tempo e cerco di farmi quantificare questa previsione. Mi dice "abbastanza". Ho paura della risposta, voglio che sia solo fantasia. Materializzo tre fogli sospesi tra me e spirito e "scrivo" mentalmente "tanto tempo", "abbastanza", "poco tempo". Non ho neanche il tempo di terminare l'ultimo foglio che un buco grande quanto un pugno appare su "abbastanza". E vabbeh, sarà così allora, poco importa. Gli chiedo dove sbaglio, ma mi dice che qui non può rispondere, devo capirlo da solo.
Decido di chiamare il fisico e subito appare la figura di me stesso. Lo faccio sedere e gli presento Anima e Spirito. Mi viene però un dubbio, e se non fossi io? Ricordo dello specchio e glielo pongo accanto. Dapprima riflette correttamente la figura, poi però comincia a dissolversi e vedo una tunica marrone che con le sue piegature fa tale da voler coprire un volto, che non c'è però, anzi, è tutto nero (e sono 3). Prendo il tipo in questione e lo sbatto in una camera di fronte al bagno, non volendo riaprire lo stesso. Ritorno a sedere e richiamo il fisico e riappare la mia figura (direi anche un pò dimagrita... purtroppo non è vero! O forse si? Boh..), ripresento i miei ospiti tra di loro e ovviamente Marco (il mio nome, il mio corpo quindi) dice che non conosce nessuno di loro. Gli dico che non sarà la prima volta, ma anzi, sarà l'inizio di una bellissima amicizia e spesso (spero) ci rivedremo. Gli chiedo come sta e mi risponde che a parte un problema allo stomaco è tutto ok (sto facendo delle analisi per verificare se ho o meno la celiachia). Gli dico che deve smetterla di aver paura del buio e che è un pirla se si lascia condizionare, per il resto, gli dico, "continua così che ti voglio bene" (qui mi fermo a riflettere che sono molto legato al mio veicolo biologico). Gli faccio promettere che quando legge libri relativi allo sviluppo personale e "spirituale" deve evitare di distrarsi, così i concetti gli rimarranno ben impressi in testa e potrà avere un obe prima del tempo previsto da Spirito, e girandomi verso di lui, sorrido. Torno da Marco e gli dico:"facciamo in modo tale che quell'abbastanza sia, non dico qualche giorno, ma qualche settimana, ok?". Marco mi risponde con un cenno della testa. Gli faccio stringere la mano come fosse una promessa tra corpo e spirito e sembra che entrambi siano vogliosi di rispettarla. Torno da Anima, le dico se può aiutare Marco in qualcosa e la prima cosa che mi viene in mente è parlarle della paura del buio. Instantaneamente mi ritrovo a non immaginare più la casa, ma vedo nero davanti gli occhi. Un nero scurissimo. Non avverto nessuna sensazione, nulla di nulla. Capisco che è un telo, lo tiro giù, e mi accorgo con stupore che sono circondato da teli neri, scurissimi, comincio a tirarli giù, ma sono sempre di +. La paura mi attanaglia, qui veramente vado nel panico, decido di cominciare a correre e dopo non so quanti teli attraversati arrivo davanti ad una roccia nera... (evitiamo battutacce). La roccia è grande e cresce in altezza, mi accorgo che non è una roccia, è una sorta di iron maiden (quella sorta di sarcofagi che vengono utilizzati dagli illusionisti) di forma fallica... -.-! si apre ed escono 3 esseri neri, uno sopra l'altro che cercano rapidamente di venire a me minacciandomi con qualcosa in mano. Sembravano 3 feticci neri rotondi e pelosi... Mi parte una vibrazione che li devasta e torno a ritrovarmi a sedere a capotavola nel mio salotto. Non credo sia finita con la paura del buio, ma forse è un buon inizio mi dico. Anima non risponde. Le chiedo anche se c'è qualcosa che possa dirmi per aiutarmi a vedere al futuro con ottimismo o qualcosa che devo sapere. Mi dice che devo abbandonare le ossessioni. Le chiedo se si riferisce al poker. Mi dice di si, è meglio non perdere tempo nel voler accumulare ricchezze inutili. Ma allora, controbatto, se lo volessi non lo diventerei, ma allora non possiamo fare quello che ci pare in questa vita, non possiamo modificare la realtà. La risposta è:"se vuoi, puoi, ma perderesti tempo con un'esperienza che non ti darebbe molto, piuttosto ce ne sono ben altre che ti aspettano, molto più fruttuose, anche se non economicamente". Le dico che io voglio accumulare ricchezze per l'unico scopo che mi interessa, poter essere libero di viaggiare (la mia + grande passione) spesso ed aiutare chi mi sta vicino e non. Potrò farlo, ma non nelle modalità in cui credo io, mi viene detto. Non insisto e sorrido. Ritorno a Spirito per l'ultima domanda e gli chiedo se, insomma, vuole darmi qualche consiglio per i VA. "Non aspettarti sempre qualcosa, fallo a prescindere, aspettativa positiva si, ma non diritto di riceve". A questo punto, con un sorriso, dico ai miei ospiti che è tutto per questa volta e rivolgendomi ad Anima, le dico:"Spero che la prossima volta potrò avere il piacere e l'onore di venirti a trovare io, non nel Simbad (non so neanche io a cosa mi riferissi!)". "Non preoccuparti", la risposta. La abbraccio... qui mi parte una di quelle vibrazioni che boh... come se avessi abbracciato mia madre in un momento difficile della mia vita, una compassione mista ad amore, non si può descrivere, è un abbraccio ad un amico che non si vede da tempo e che ci fa piacere, davvero, ritrovare. Una bella gioia sicuramente. Saluto spirito, mi prendo confidenza, gli do una pacca sulla spalla... che non ha tra l'altro e Marco, in questa situazione un pò messo in disparte, ma se lo conosco bene, non se la prende (eheehe!), anzi, gli piace ascoltare.
Saluto tutti, gli chiedo se vogliono andare alla porta o che, mi dicono che vanno via come sono venuti, imboccano il corridoio, e via...
Io invece penso che per il prossimo Simbad è meglio se non tocco niente, mi faccio anche un bicchiere d'acqua (davvero) e mi avvio verso la porta. Apro, richiudo alle mie spalle e faccio scomparire tutto.
Apro gli occhi.
[Modificato da (Lo Sciamano) 23/07/2010 17:56]
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Kakáram ajastá
("animo y fuerza", saluto tradizionale Shuar)
Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
[Marco Tullio Cicerone]