viaggioastrale.it Forum Tutto Sul Viaggio Astrale OOBE Viaggi Fuori Dal Corpo

Gli insegnamenti di don Juan - Carlos Castaneda

  • Messaggi
  • OFFLINE
    (Lo Sciamano)
    Post: 75
    Registrato il: 09/06/2010
    Città: BENEVENTO
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 10/07/2010 20:10
    Mi scuso anticipatamente se vi era già una discussione a riguardo, ma dalla ricerca non sembrava, così mi sento di consigliare questo libro che sto letteralmente (ehm... non troppo letteralmente eh!) divorando.
    Premetto che tratta come tema di fondo lo sciamanesimo ed è il primo di tanti libri scritti dall'autore riguardo la sua "iniziazione" e le pratiche di questa interessante quanto affascinante via di conoscenza sconosciuta ai più. Lo consiglio perchè, oltre che di facile e veloce lettura, questo libro in particolare è una sorta di diario, offre una visione del mondo leggera, permeata dalla consapevolezza fatta persona dalla figura di don Juan, carismatico e di immensa lucentezza.

    Memorabile la lezione di don Juan all'autore riguardo i 4 nemici lungo la via della conoscenza. La paura, in tutte le sue forme, che una volta sconfitta lascia il posto alla lucentezza, che è la lucidità del nostro essere, che però diventa il secondo nemico se ci lasciamo inondare da questo bagliore fino ad accecarci.
    Se non abbandoniamo noi stessi a questo secondo nemico, dovremo affrontare il potere, il terzo nemico, che come prima, può essere un ottimo alleato per godere appieno della nostra vita, ma se cediamo a questo e ci lasciamo logorare non arriveremo mai alla consapevolezza. Se il potere lo gestiamo e non ci lasciamo gestire, l'ultimo nemico, che si può solo allontanare, ma mai sconfiggere del tutto, la vecchiaia. Nel momento in cui ci mettiamo da parte e ci abbandoniamo ad essa, ci indebolirà togliendoci lucidità e potere, ma se si combatte, avrà avuto senso percorrere questa via, poichè anche per un solo istante avremo raggiunto la consapevolezza.

    Non so a quanti possa interessare, ma vi assicuro che, se non altro, offre interessanti spunti di riflessione, ed è veramente leggero.
    ____________________

    Kakáram ajastá
    ("animo y fuerza", saluto tradizionale Shuar)

    Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
    [Marco Tullio Cicerone]
  • OFFLINE
    SHARDBOVERI
    Post: 1.202
    Registrato il: 09/03/2007
    Sesso: Maschile
    Vice amministratore
    Utente Veteran
    TI KODDIRI
    00 15/08/2010 23:54
    ho scovato una vecchia intervista a Castaneda:

    ----------------------------------------------------------------- ESCLUSIVA Intervista allo "scrittore invisibile" che rifiuta foto e registratori. Da decenni lontano dai mass media, ora esce dall'ombra CARLOS CASTANEDA Uno stregone vi salvera' Divenne autore di culto negli anni '60 con la sua iniziazione tra gli sciamani "Mi diedero mescalina per sbloccarmi" Mentre arriva in Italia il suo ultimo libro sull'antica magia del Messico ha accettato di incontrarci C LOS ANGELES he fine ha fatto Castaneda? Perche' e' sparito? E' prigioniero? Si e' suicidato? E' morto vent'anni fa su un pullman messicano? Sono veramente suoi gli ultimi libri? Queste e altre fantasie sono fiorite attorno all'antropologo di origine peruviana divenuto scrittore di culto attorno al '68, dopo aver raccontato i propri anni di full immersion nella stregoneria messicana; un mistero alimentato dalla sua effettiva sparizione dalla pubblica scena, oltre che dall'assenza di foto (salvo una che lo ritrae studente) e di registrazioni audio - video. Pochi giorni fa, pero', Carlos Castaneda, 72 anni, si e' materializzato sulla porta di un ristorantino francese, il "Moustache Cafe" di Westwood (Los Angeles), il volto seminascosto da un berretto nero ben calcato in fronte. Dopo un mese di fax e telefonate con i suoi agenti, rinvii e un contrordine dell'ultima ora, Castaneda era li' per concedere una delle rarissime interviste della sua vita al riparo dei mass media, la prima dopo decenni a un giornale europeo. Non alto, asciutto, carnagione bruna, capelli grigi, lisci un po' arruffati, pupille scure in moto perpetuo, volto capace di modulare le espressioni piu' varie come i comici del muto. Stiamo a tavola quattro ore, lui quasi non mangia ma si produce in un crescendo di umorismo e filosofia, parole di saggezza e scherzi con le due compagne, Talia Bey, presidente di Cleargreen, la societa' che cura le iniziative che lo riguardano, e Florinda Donner, una delle tre antropologhe (con Taysha Abelar e Carol Tiggs) che gli furono accanto nelle esperienze, splendide e terribili, vissute tra i brujos, gli sciamani del Messico. Mentre cercava una via di fuga dall'America opulenta, la cultura alternativa uscita dalle ceneri della protesta Anni '60 fu stregata dai suoi racconti. Nel '73, "Time" gli dedico' la copertina; non solo, ma Castaneda divenne materia di studio nella piu' diffusa collana di domande e risposte per esami universitari, i manuali Cliff Notes. La gloria duro' fino alla meta' degli Anni '70, quando scatto' una campagna di denigrazione accademica a colpi di saggi dove il suo nome era inesorabilmente accompagnato dal termine hoax, truffatore. In quell'occasione, Octavio Paz gli manifesto' parole affettuose e devote ed Elemire Zolla gli dedico' numerose pagine del saggio Letterati e lo sciamano, ricordando che nel codice di origine tolteca conservato a Liverpool si ritrova "la figura che Carlos compone con le streghe" in una delle sue "uscite dal mondo" tra visioni estatiche, voli sull'abisso, sfide con altri stregoni, fiere ed esseri da incubo. Ma che cosa avevano di eversivo quei libri venduti a milioni di copie? Trasmettevano un sapere che sgretolava la compattezza del mondo empirico: uno stregone messicano, l'indiano yaqui don Juan Matus, incontrato nel '60 alla fermata d'autobus di Nogales (Arizona) divenuta poi un mito letterario, gli imparti' un tirocinio di tredici anni prima usando la droga, poi semplici gesti come un colpo sulla spalla per fargli sperimentare quei livelli di realta' che presto divennero un miraggio per chiunque in America coltivasse gli "stati alternativi di coscienza". L'anatema accademico non fermo' la sequela dei libri, ma di lui si persero le tracce. "Non sono affatto sparito", protesta Castaneda. "Solo che per molti anni non c'era modo di contattarmi, dato che ero a coltivare giardini sulle montagne del Guatemala, una terra dalle tradizioni vicine ai brujos messicani. Ogni tanto mi spostavo per conferenze e seminari in America Latina o in California, ma i mass media non ci badavano". Che si sia ritirato in Guatemala solo per fare giardinaggio ci pare poco credibile e ci soccorre l'incipit del Fuoco del profondo (1984): "Negli ultimi quindici anni, ho scritto lunghi e minuziosi resoconti del mio apprendistato con lo stregone indio don Juan. Poiche' le pratiche e i concetti che esigeva io capissi e interiorizzassi erano piuttosto inconsueti...". Piu' probabile dunque che Castaneda e le sue compagne si fossero ritirati a trascrivere, a "interiorizzare" quella materia incandescente per trasmetterne poi un distillato al pubblico, come oggi avviene con "i movimenti magici degli sciamani dell'antico Messico" sottotitolo di Tensegrita' (il libro appena uscito in Italia da Rizzoli), termine che definisce una proprieta' delle strutture murarie, di essere tese ed elastiche ad un tempo. Perche' ha deciso di divulgare soltanto ora, attraverso seminari, internet, videotapes quei "passi magici" che gli stregoni riservavano a pochi? E' una resa ai mass media? "I brujos non sapevano come maneggiare l'enormita' di conoscenze ereditate nei secoli; e facevano tutto in segreto. Noi invece abbiamo ritenuto, dopo anni di riflessione, che fosse piu' ragionevole comunicarle: anche perche', se non lo trasmetti, questo sapere ti soffoca. I piu' se ne accorgono solo ora, ma e' dal 1984 che divulghiamo i "passi magici" a piccoli gruppi e gratis: poi, quando Talia Bey decise di far pagare i corsi, la gente ci prese sul serio e ora viene numerosa", ridacchia Carlos verso la sua manager che "accusa" di venalita'. Questi esercizi fisici, pero', ricordano la miriade di tecniche semiginniche per l'armonia interiore esplose con la New Age: dove sta la differenza? "Nell'Intento dei brujos che li crearono". Castaneda ora scandisce ogni parola: "L'Intento, lo scopo ultimo, e' la liberta' che si raggiunge tramite la consapevolezza dell'essere: non e' solo questione di benessere psicofisico. Per i brujos, noi siamo come una citta' assediata da un Predatore molto speciale che fa parte dell'universo: e' una forza invisibile che loro riescono a vedere fisicamente, mentre divora la nostra energia. Il Predatore ci toglie la consapevolezza di essere tutt'uno col fluire dell'universo: e ci lascia tutti in balia dell'Ego, prigioneri dell'egomania e per questo infelici. Redistribuendo l'energia bloccata con i giusti movimenti, i "passi magici" possono fermare il Predatore, favorendo la crescita della consapevolezza e l'espandersi della percezione. E' a questo punto che i praticanti potranno accedere a mondi inimmaginabili". Ma i mondi che ha descritto sono reali o si tratta di finzione letteraria, magari prodotta dal subconscio stimolato dalle pratiche dei brujos e dalle droghe? "Alla scuola degli stregoni ho avuto percezione di mondi concreti e pericolosi, talmente concreti che ti attraggono e talora non ti fanno uscire (nell'Arte di sognare e' descritto il salvataggio in extremis di Castaneda in catalessi ma rimasto prigioniero nell'altrove, n.d.r.). Sono certo che non sono prodotti dalla psiche perche', in tali esperienze, le situazioni si possono fissare, ripetere in modo sempre identico: al contrario, le visioni indotte dal subcosciente sono cangianti, mutano di continuo. In quanto alle droghe, don Juan me ne ha propinate molte, e fortissime. Per questo ho lo stomaco ridotto cosi' male: prendo un goccio di caffe', che gia' mi sento in colpa! Allora ero prigioniero del buon senso, quadrato, testardo perche' mi avevano educato persone vecchie di mente, piene di pregiudizi, paurose del nuovo. Le droghe di don Juan hanno scardinato quel mondo: per entrare nel suo bisogna essere fluidi, senza idee precostituite e soprattutto senza paura dell'ignoto. Poi non ce n'e' stato piu' bisogno di mescalito". Dunque, esistono anche vie naturali per uscire dal quotidiano. Il sogno e' tra queste? "Si', lo stato di sogno e' una porta per entrare e uscire da altre realta', ma prima bisogna capire di che si tratta. Provate a trattenere l'attenzione su un particolare del sogno, per esempio sulle mani: se il sogno e' normale non ce la farete: se riuscite invece a mantenere l'attenzione sull'oggetto, allora si tratta di una visione. Non vi sono tecniche per produrla. Sognare mondi non creati dal subcosciente e' un regalo dell'universo elargito a tutti, prima o poi, nella vita; e l'arte di sognare consiste proprio nell'imparare a distinguere il sogno psicologico dalla visione. Per chi sa afferrarla e' come se si aprisse un portoncino nel grande portone che ci chiude nel quotidiano". Ma qual e' il fine della stregoneria messicana, per esempio rispetto alla morte? Prendiamo il caso di don Juan, che "scompare" nel '73: e' morto ed e' stato cremato come qualcuno ha scritto, oppure e' andata diversamente? "Per gli sciamani del Messico, alla fine della vita, l'uomo non ha nulla da perdere o da guadagnare: puo' solo aspirare a continuare la lotta per la consapevolezza in altri livelli di realta'. L'universo permette allo stregone di trasformarsi totalmente in coscienza dell'essere: cosi', il corpo fisico di trasforma in energia. E nella nuova forma lo attendono nuove sfide". Altro che cremazione, ridono Carlos e le compagne, quasi stupiti che io creda piu' ai giornali che ai brujos: il corpo fisico di don Juan e' bruciato dall'interno ed e' svanito come un soffio d'aria. "Ma non c'e' nulla di spirituale", avverte Castaneda: "E' una filosofia pragmatica, fondata su una dura disciplina che permette di sperimentare nuove realta' altrettanto fisiche di quella che viviamo ogni giorno". Al tavolo del "Moustache Cafe" Castaneda si arresta solo per celiare con le compagne: "Florinda e Talia si' che possono fare quanto sesso vogliono, tanto sono piene d'energia. Sono state concepite con passione; non come me, concepito alla maniera dei mariti che, reduci dal lavoro, scopano la moglie dicendole di non svegliarsi. Chi nasce cosi', di energia ne ha poca: per questo don Juan mi diceva di evitare il sesso". L'erede dello sciamano e' cosi' di buon umore che vien voglia di fotografarlo. "Eh no", scatta, "le foto e i nastri della voce intrappolano l'io nel tempo, fissano la storia personale che lo stregone ci mette una vita a cancellare. Le foto sul tavolino sono un'esaltazione dell'Ego". Come sciogliere un inno alla nostra prigione. * ----------------------------------------------------------------- Il suo incontro con Fellini. Per un film mancato Appena seduti al "Moustache Cafe", Castaneda parla di Fellini (nella foto). "Federico, grande, intelligente, sensibile uomo. Peccato sia morto cosi' giovane, ma mangiava troppo e comprimeva la sua energia. Quella volta a Roma, nel 1984, mi porto' in un ristorante dove servivano dodici portate. C'era anche Marcello (Mastroianni): loro mangiarono tutto, io mi spaventai". Castaneda racconta che Fellini voleva fare un film ispirato al mondo di don Juan: "Era affascinato dall'universo dei brujos perche' era un visionario. Voleva anche provare per una volta il peyote, ma gli dissi che non era consigliabile: con quel che mangiava, sarebbe stato un disastro". Il film non si fece: Fellini dira' che le visioni di Castaneda lo attiravano e insieme lo turbavano. Ne fece un racconto, uscito a puntate sul "Corriere" nell'86. Nel conversare anglo - ispanico Castaneda infila qualche parola d'italiano e viene fuori un particolare biografico del tutto inedito: "Quando ero giovane, trascorsi un periodo a Milano per studiare arte a Brera: era direttore lo scultore Marino Marini. L'aveva voluto mio nonno materno, siciliano, scultore autodidatta e donnaiolo impenitente. Diceva sempre: la bella Italia, porca miseria...". ----------------------------------------------------------------- La biografia e le opere Castaneda nasce in Peru' nella citta' inca di Andean di Cajamarca nel 1925. Il padre Cesar era orologiaio - orefice. Nel '48 la famiglia si trasferisce a Lima dove si diploma al Colegio National de Guadalupe. Nel 1951 emigra a Los Angeles dove si laurea in antropologia all'UCLA. Nel '68 ottiene il Phd (dottorato di ricerca): la sua tesi, pubblicata dall'Universita', s'intitola "A scuola dallo stregone" e sara' il primo besteller sulla sua esperienza con don Juan Matus, iniziata nel '60 e durata fino al 1973. Ora vive tra Los Angeles e l'America Latina. Le sue opere, tutte pubblicate da Rizzoli, tranne le prime due, uscite da Astrolabio: "A scuola dallo stregone" 1970; "Una realta' separata" 1972; "Viaggio a Ixtlan" 1975; "L'isola del Tonal" 1978; "Il secondo anello del potere" 1980; "Il dono dell'aquila" 1983; "Il fuoco del profondo" 1983; "Il potere del silenzio" 1988; "L'arte di sognare" 1993. "Tensegrita" e' uscito da pochi giorni, sempre da Rizzoli. Le tre videocassette "Tensegrity" sono edite in Italia da "Il Punto d'Incontro" (via Zamenhoff 441, Vicenza) con un opuscolo della traduzione italiana.

    Medail Cesare

    Pagina 31
    (21 novembre 1997) - Corriere della Sera
    ARCHIVIOcronologico



    DATEMI UNO STUZZICADENTI CHE NE SGUSCIO DUE BOVERI
  • OFFLINE
    (Lo Sciamano)
    Post: 279
    Registrato il: 09/06/2010
    Città: BENEVENTO
    Età: 43
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 16/08/2010 16:24
    Per i brujos, noi siamo come una citta' assediata da un Predatore molto speciale che fa parte dell'universo...
    [Modificato da (Lo Sciamano) 17/08/2010 09:53]
    ____________________

    Kakáram ajastá
    ("animo y fuerza", saluto tradizionale Shuar)

    Cosa c'è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi?
    [Marco Tullio Cicerone]
  • OFFLINE
    Shinnitsu
    Post: 3
    Registrato il: 05/09/2012
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 06/09/2012 20:26
    Carlos Castaneda
    @lo sciamano
    I primi tre libri parlano delle esperienze di Castaneda con le piante psicotrope (datura, psylocibe e peyote), in realtà per capirci qualcosa bisogna leggere tutti e dieci i libri e in ordine cronologico. Ci si rende conto che nei primi tre libri lo sciamano Don Juan faceva assumere le droghe a Carlos per interrompere la sua visione del mondo e fargli percepire qualcos'altro...in sostanza era uno stratagemma per sbloccare il suo punto di unione in modo da prepararlo agli insegnamenti futuri....é molto complicato da descrivere ma non impossibile...ci vorrebbero delle ore e comunque qualcuno interessato all'argomento...per concludere momentaneamente posso affermare che Castaneda ha reso disponibile una conoscenza millenaria proveniente direttamente dagli antichi Toltechi, ed é alla portata di tutti, alla fine del percorso c'é la libertà, si possono davvero cambiare le cose ed avere un destino ed una fine diversi da tutta l'umanità...ma l'uomo moderno non si sognerebbe mai di intraprendere un cammino cosí difficile ed impegnativo....un saluto a tutti
  • OFFLINE
    Astrock
    Post: 78
    Registrato il: 21/03/2012
    Età: 29
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 08/09/2012 19:06
    il Predatore...il famoso Volador


    DON JUAN: «Sei lacerato da una lotta interna. Nel profondo sai di essere incapace di rifiutare l'accordo in base al quale una parte indispensabile di te, la patina luminosa di consapevolezza, costituisce incomprensibilmente il nutrimento di entità altrettanto incomprensibili. Ma un'altra parte di te lo respinge con tutta la sua forza. L'opera rivoluzionaria degli Sciamani sta proprio nel loro rifiuto di onorare un accordo a cui non hanno partecipato. Nessuno mi ha mai chiesto se acconsentivo a darmi in pasto a esseri dotati di una diversa consapevolezza. Semplicemente i miei genitori mi hanno messo al mondo perché fossi cibo, proprio come loro, e questo è quanto.»

    CARLOS CASTANEDA: «L'idea di quelli che volano (los voladores) finì per diventare una vera e propria fissazione. Arrivai al punto di non dubitare più della giustezza delle osservazioni di don Juan. A dispetto di tutti i miei sforzi, non mi riusciva di screditarne la logica. Più ci pensavo, più osservavo e parlavo con me stesso e i miei compagni, più netta si faceva la convinzione che fosse qualcosa di esterno a renderci incapaci di ogni attività, interazione o pensiero che non fosse incentrato sull sé. (...) C'è davvero una mente aliena che sovrintende a ogni nostra azione? Ogni volta negavo questa possibilità, poi, follemente, passavo dal diniego all'accettazione e quindi di nuovo al diniego. I concetti espressi da don Juan erano un fatto energetico, ma una parte di me sapeva con certezza che erano tutte fandonie.»

    DON JUAN: «Focalizza la tua attenzione sulle ombre fugaci che vedi davvero... La mente dei voladores non ti ha lasciato, anche se è stata gravemente danneggiata. Ora sta facendo il possibile per ristabilire il rapporto con te, ma dentro di te qualcosa è stato reciso per sempre. Il volador lo sa. Il pericolo è che la sua mente riesca a vincere stancandoti e costringendoti ad abbandonare la lotta, giocando sulla contraddizione fra quello che essa dice e quello che dico io. Vedi, la mente del volador non ha rivali. Quando si propone qualcosa, non può che concordare con se stessa e indurti a credere di aver fatto qualcosa di meritevole. La mente del volador ti dirà che qualsiasi cosa dica don Juan è solo un mucchio di sciocchezze e quindi essa stessa concorderà con la sua affermazione, "ma certo, sono sciocchezze" dirai tu. È così che ci sconfiggono.»


    (IL LATO ATTIVO DELL'INFINITO- libro di Castaneda)
    ___________________________________

    La vita è un sonno,
    e la morte il tempo del risveglio,
    l'uomo cammina tra l'uno e l'altro
    come un fantasma.
  • OFFLINE
    JvlivsCaesar
    Post: 48
    Registrato il: 03/08/2012
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 18/09/2012 13:05
    Anche io mi aggiungo in questo post per consigliare a tutti quanti questo fantastico libro. Una sera ho cominciato a leggerlo per un oretta, il giorno dopo nel pomeriggio mi trovato a 3/4 del libro. E' davvero fantastico.

    @shinnitsu : hai ragione, l'uomo moderno nemmeno proverebbe un primo passo su un cammino simile, ma c'è pure qualcuno che ne avrebbe il coraggio e non ne ha la possibilità, o almeno nn conosce il modo di iniziarlo...
    [Modificato da JvlivsCaesar 18/09/2012 13:07]
  • OFFLINE
    Gabbiano_in_volo
    Post: 7
    Registrato il: 15/05/2012
    Età: 33
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 27/01/2013 22:37
    Ho appena cominciato a leggere Castaneda, anche se in formato ebook è tutto un po' più scomodo. Ho letto una parte del primo e ho deciso di saltare direttametne al 4, o meglio "L'Isola del Tonal" e mi sta prendendo molto. Fila liscio come se fosse un romanzo.



    "Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri"
  • OFFLINE
    Arkad
    Post: 6
    Registrato il: 03/05/2015
    Età: 38
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 22/05/2015 14:30
    Uppo il thread per una domanda...

    Ho appena letto il primo libro di castaneda, gli insegnamenti di don juan, mi è piaciuto molto, ma sono rimasto un po deluso, pensavo trattasse di sogni lucidi e di tecniche per avere sogni lucidi.

    Siccome di libri ne ha scritti molti, quali sono quelli che soddisfano le cusriosità riguardanti sogni lucidi e viaggi astrali?
  • OFFLINE
    t.teo
    Post: 265
    Registrato il: 19/08/2013
    Città: ROMA
    Età: 30
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 23/05/2015 03:06
    Ciao Arkad, vorrei davvero scriverti una risposta completa ma è tardi e soprattutto sto col tablet con il quale mi trovo scomodissimo a scrivere, quindi mi prometto di risponderti in maniera molto più esaustiva domani

    Nel frattempo, però, ti dico che se mi devo attenere strettamente alla tua ultima domanda puoi star certo che non troverai niente di quello che cerchi, nei libri di Castaneda

    A riaggiornarci




    "Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."
  • OFFLINE
    Arkad
    Post: 7
    Registrato il: 03/05/2015
    Età: 38
    Sesso: Maschile
    Obino
    Utente Junior
    00 24/05/2015 11:15
    Grazie teo, credo tu sia già stato esauriente!