00 09/12/2010 21:42
E' morta mia sorella.Io insieme a lei.
Scusami Moog,non volevo aprire un'altra discussione,e non volevo aggiungere questo post alla mia :"una giornata non basta." Perchè lì vorrei che rimesse solo un messaggio in cui si legga che una via di fuga c'è,che si può scappare.Questo articolo purtroppo dimostra che a volte invece non si può,che il passato ti insegue,non importa quanto lontano corri.Perchè tanto poi li liberano per buona condotta.Perchè tanto se sbagli a scegliere il compagno di vita,spesso paghi con la vita stessa.
Perchè in questa società,che si divide tra idolatori della gogna per i criminali e pietisti alla fine c'è chi paga sempre e comunque con la propria vita.
Una vita in cui la morte non è sempre la cosa peggiore.A volte la invochi.
Il 7 dicembre non avevo ancora letto questa notizia.Presa dal brio della festività mi era sfuggita,ma forse è stato un bene così.Mio padre ha spento la tv:"Niente telegiornale durante la nostra giornata contro la violenza"
Non avrei avuto la voglia e la forza di scrivere quella discussione,nella mia giornata contro la violenza,se avessi saputo.
Ero ignara che quel giorno è morta una sorella.E io con lei.
Per una che ce la fa,altre dieci ne muoino.
Riecheggiano nella mia mente echi lontani di gente che dice:"alla fine se l'è cercata."
E muoio di nuovo.Anna muore di nuovo.
Guardo quel coltello insanguinato e dentro di me si scatena una rabbia impressionante.Servisse almeno a qualcosa.Invece no...invece fisso lo schermo e ripeto ossessivamente :"Perchè?Perchè?Perchè?Perchè?"
Perchè se l'è cercata,rispondono gli echi lontani.

Alla fine l'ha ammazzata