Maila, come sei messa a latte, latticini e derivati? Li mangi?
Perdonate se tiro fuori quel poco che so di intolleranze, ci lavoro tantissimo in negozio.
Per prima cosa bisogna dire che non esiste agli studi attuali un' analisi dell' intolleranza alimentare scientificamente provata.
Ho fatto anche un test da 180€ con un allergologo in ospedale, e anche lui ha precisato che si tratta solo di una valutazione riguardo ad un eccesso di alcuni alimenti particolari nell' alimentazione (nel mio caso erano latte e frumento, guarda caso alimenti che mangiavo tutti i santi giorni).
Intolleranza non è allergia. L' allergia può essere scientificamente provata perché IGE mediata, e i sintomi compaiono fino a un massimo di due ore dopo e spesso sono molto potenti (eczemi, problemi di respirazione, gonfiore). L' intolleranza ha una soglia di attivazione che dipende dalla quantità di alimento che si assume in maniera costante. Per intenderci, se mangio spesso lo stesso alimento, è facile che incorra in una intolleranza.
L' intolleranza dipende anche dallo stato della mucosa intestinale, più o meno infiammata, più o meno permeabile (sono stata allattata al seno o, come nel mio caso, la mia mamma mi ha dato il latte di mucchina prima dei quattro mesi di vita rovinando, senza saperlo, la permeabilità intestinale? Ho preso antinfiammatori, antibiotici? Spesso le crisi di intolleranza arrivano dopo assunzione di farmaci, anche presi in passato).
L' intolleranza dipende anche da eventuali allergie. Sono allergica ai pollini? Il mio sistema immunitario è già in allerta: se mal sopporto il latte in generale, nel periodo dei pollini può peggiorare la mia allergia (effetto sommatorio).
Il segreto sta, come hanno giustamente detto più su, nella rotazione degli alimenti e nel variare: mai più per due giorni di fila lo stesso alimento, anche se non mi da problemi!
La dieta di rotazione è semplicissima in realtà. Si parte da una eliminazione di un mese e mezzo del cibo o cibi additati a intolleranza (con prelievo, vega test, kinesiologia o altro, tanto sono tutti a-scientifici, diciamo!), per poi introdurli ogni tre giorni. Ovvero:
lunedì mangio il cibo che mi dà problemi, anche in abbondanza. Martedì, mercoledì e giovedì non lo assumo affatto. Venerdì lo posso rimangiare. Ovviamente i giorni sono a libera scelta eh!
Questo permette all' organismo di disintossicarsi nei tre giorni di riposo e al sistema immunitario ipersensibile di desensibilizzarsi. In poche parole... il sistema immunitario in effetti reagisce, ma non raggiunge la soglia oltre la quale si presenta il sintomo dell' intolleranza.
Maila, un' altra cosa: quinoa, grano saraceno e amaranto, oltre che essere buonissimi, sono privi di glutine e hanno un' altissima frazione proteica... provare per crederci!
Sicura che siano i legumi a darti problemi? Magari l' intestino è semplicemente irritato, la flora disbiotica e si creano gonfiori. O magari è il cucchiaione di grana che ci metti sopra, se ce lo metti.
In ogni caso... veramente, informatevi sul latte, è un assassino. Giuro. Un assassino proprio.
Lasciando perdere le mucchine, quello è un' altro discorso. Ma fa proprio male. Quando guardo le pubblicità della vacchetta felice e lilla e delle mamme contente di dare il latte ai figli perché fa loro bene, prenderei un sacco di gente a padellate!!!