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"Una congettura matematica irrisolta, un genio matematico diventato pazzo nel tentativo di risolverla, una complicata relazione con un nipote appassionato di matematica, un'acuta osservazione dell'animo umano."

Nel 1742 il matematico Christian Goldbach, tutore del figlio dello Zar, formulò una congettura secondo la quale ogni numero pari maggiore di due sarebbe la somma di due numeri primi.
Ma nel corso della sua vita Goldbach non poté trovare una dimostrazione efficace della sua intuizione; sebbene questa risultasse valida per ogni numero sottoposto a verifica, Goldbach non riuscì a formulare una regola generale e astratta che coprise I'infinità dei casi possibili. Così, per oltre duecentocinquanta anni, la sua congettura è rimasta tale. Fino a che zio Petros non si è messo in testa che proprio lui sarebbe riuscito a dimostrare che Goldbach aveva ragione. Disprezzato dai parenti, considerato poco più di un inetto, zio Petros è un uomo che agli occhi di tutti quelli che lo conoscono ha sprecato la sua vita, dedicandosi per decenni alla poco redditizia ricerca della soluzione della congetlura, azzerando la sua vita personale, rinunciando perfino all'amore. Solo suo nipote, come lui appassionato di matematica, e incuriosito dalla figura di quello strano zio, solitario, silenzioso, a tratti burbero, sommerso dalle sue carte. E sarà proprio il nipote, attraverso la comune passione per la scienza matematica, a condividere l'ossessione per la soluzione della congettura, e a scoprire il mistero della vita dello zio e la storia del suo perduto amore. Un romanzo straordinario, un thriller matematico in cui la ricerca della soluzione di un problema scientifico si sposa a una storia personale avvincente e carica di umanità. Un connubio inedito tra matematica e letteratura che è diventato un successo mondiale tradotto in venticinque lingue.










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend