In questo mondo confuso, che si sta perdendo e privo di valori morali, credo fermamente che la bellezza sia necessaria ancora più di prima e, quando parlo di bellezza, intendo quella vera ed intima, magari anche un po' nascosta e da scoprire; non quella ostentata e ridondante, non mi riferisco allo sfarzo o all'eccesso, ma piuttosto a quell'equilibrio armonioso che rende ogni cosa piacevole ed attraente, nella sua semplicità......Così come l'altruismo vero e disinteressato, la condivisione, lo scambio e la capacità di liberarsi dalla schiavitù del denaro, dalla necessità di attribuire un prezzo a tutto, come se il valore di tantissimi gesti, non stesse nell'amore e nei buoni sentimenti con cui sono compiuti. Più di tutto, mi sembra che la dolcezza ci possa aiutare a rimanere saldi nella nostra umanità: la capacità di sorridere per primi, di ascoltare con attenzione e rispetto, di abbracciare a lungo e con tenerezza chi soffre, senza cercare parole consolatrici a buon mercato. E poi, forse, provare a riscoprire la lentezza, il gusto delle cose fatte bene, prendendosi tutto il tempo che serve. Lasciando andare i tanti, troppi ed inutili stimoli che reclamano briciole della nostra attenzione. E tentando piuttosto di trovare una nuova consapevolezza, lieve e radicata nel presente. Ecco, davvero non so se tutto questo possa bastare, forse no. Forse c’è bisogno di molto altro, di cambiamenti più profondi, e collettivi. Dovremmo mettere a frutto esperienza, preparazione e creatività, riscoprire saggezze antiche e declinarle in modi nuovi.