zen non ricordo se ti ho già detto che sei una scassaballe con ste domande scomode...
ma già che ci siamo incremento la dose
a prescindere dalla fisica quantistica dal lenzuolo e dalle increspature, molto più "a misura umana" mi viene un altro pensiero:
se ero pinco pallo, con una certa identità, personalità, ricordi, ecc, e adesso sono pallo pinco, con una diversa identità, una diversa personalità, diversi ricordi... CHE SENSO HA DIRE CHE SIAMO LA STESSA PERSONA?
Cos'è una persona? Se da una vita all'altra io cambio identità, personalità, ricordi... perdincibacco, cos'è che rimane uguale??? Cosa è "io"? L'anima!? Potrebbe anche essere, ma... a ME che mi viene in tasca???
Sinceramente, l'idea di morire e "reincarnarmi" in un altro tempo e spazio, con un'altra faccia, completamente dimentico di me come sono adesso, mi conforta come l'idea di scomparire nel nulla...
E allo stesso tempo, non mi conforterebe più di tanto conoscere per filo e per segno la mia "vita precedente", perchè mi sembrerebbe la vita di un altra persona... certo, semprechè non la "riviva" attraverso qlche esperienza di immedesimazione, ma NON ESISTE la benchè minima certezza che esperienze simili corrispondano alla realtà.
Si fa tanto parlare di reincarnazione per crogiolarsi nell'idea confortante di tornare, dicendo "io nella mia vita precedente ero questo e quello" ci si crea l'illusione di un ponte di vita che bypassa la morte, tralasciando un particolare marginale tipo.. cos'è che si reincarna? Quello che si reincarna si può davvero, in coscienza, definire "io"?
Quelli che ti fanno il bel discorsino "sei troppo legato alla tua identità, tu non sei il tuo corpo, il tuo corpo è solo un involucro (mavaffanculo), hai un'anima immortale che dopo la morte del tuo involucro (e rivaffanculo) ti ricongiungerai al TUTTO e alla pace infinita, bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla....", prova a togliergli anche solo un pezzettino della loro identità, se non si mettono a caragnare (=piangere disperatamente) come bambini che si perdono in un centro commerciale.
L'identità non è un vestito che si può togliere, è quello che siamo, che siamo nel mondo, in relazione agli altri, e ai nostri stessi occhi. E' inconcepibile pensarsi slegati dalla propria identità, e quindi è IMPOSSIBILE (per noi) concepire la reincarnazione. Punto.
Abbiamo rubato questo profondo e prezioso concetto all'oriente, come tanti altri, perchè troppo assillati dall'aldilà meritocratico (e un po' nebuloso...) della religione nostrana, e ce ne riempiamo la bocca e lo usiamo come un giochino divertente, senza minimamente renderci conto delle tremendissime e scomodissime domande che un concetto simile implica.
augh!
[Modificato da Auriah 29/07/2008 12:53]