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finalmente, nuovamente fuori

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    djazira
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    00 16/02/2007 10:40
    Cari amici, finalmente, dopo alcuni mesi, ieri sera la mia consapevolezza è riuscita a staccarsi volontariamente dal fisico.
    Non che l'esperienza sia stata particolarmente interessante (sono uscita all'esterno oltrepassando il tetto della camera da letto in un ambiente identico a quello della mia realtà ordinaria), però, questa volta, ho usato un diverso metodo di induzione.
    Considerato il fatto che da parecchio tempo ho difficoltà nel procedere con la tecnica che ho sempre adottato per produrre il V.A. (vedi diario), ieri sera ho ottenuto il risultato semplicemente applicando l'intento di restare consapevole al momento in cui il corpo sprofondava nel sonno. Nessuna respirazione particolare, nessuna induzione ipnotica, nessuna concentrazione nella zona frontale, nessuna ricerca di ottenere lo stato vibrazionale. Sono passata attraverso una fase in cui non appena perdevo coscienza l'intento mi riportava in superficie, fino al momento in cui ho percepito nettamente che il corpo era sprofondato nello stato di catalessi tipico del sonno e che la mia controparte astrale sarebbe stata libera di spostarsi. L'utilizzo di una forte intenzione ad ottenere il risultato è un metodo che assomiglia molto a quello insegnato da don Juan a Castaneda, senza però utilizzare la dimensione onirica per trasferire la consapevolezza alla propria parte energetica. Sono contenta..... spero di rifarlo quanto prima.

    [SM=x431252]
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    piper.38
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    00 16/02/2007 22:35
    Niente male, niente male davvero! Ti auguro di ripetere l'esperienza e magari sarà un po' più lunga. [SM=x431258]
    Lunga vita e prosperità.
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    djazira
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    00 17/02/2007 09:43
    Grzie piper38. Per quanto riguarda la durata delle esperienze, mi sono accorta che la questione sta tutta nella concentrazione.
    A parte i casi in cui terminano volontariamente, solitamente succede che se il livello di concentrazione non viene mantenuto alto e costante si scivoli facilmente nel sogno senza lucidià.
    Anche per questo spesso interrompo volontariamente l'esperienza.
    Credo che il segreto stia nella capacità di mantenere fissa la consapevolezza nel contesto dell'esperienza. Non so se hai mai letto Castandea; ti ricordi cosa diceva a proposito dello spostamento e del fissaggio del punto d'unione?

    [abbracci]
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    Darkarix
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    00 17/02/2007 20:02
    Re:

    Scritto da: djazira 17/02/2007 9.43
    Non so se hai mai letto Castandea; ti ricordi cosa diceva a proposito dello spostamento e del fissaggio del punto d'unione?

    [abbracci]



    A proposito di questo.
    Io sto leggendo ora l'arte di sognare e Castaneda dice che don Juan gli dà un colpo in mezzo alle spalle che trasferisce l'energia dal maestro al discepolo e sposta il punto di unione.
    Credete che questa cosa sia realmente possibile?
    C'è qualcuno che l'ha mai sperimentata?

    [abbracci] Darkarix
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    -Galad-
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    00 17/02/2007 22:12
    Cara Djazira ,
    rispondo io alla tua domanda così possiamo confrontare quello che abbiamo capito sul sognare.Per quanto ne so io mentre dormiamo il punto di unione diviene fluido e in questo modo ci consente più facilmente di allineare altri mondi completi come quello della nostra vita quotidiana.Per fissarlo è necessario tendere l'agguato al corpo energetico cioè guardarsi le mani il che ci permette di evitare che la percezione cambi e gli oggetti si dissolvano,ovvero che il punto di unione si sposti in maniera incontrollabile .Per questo è necessario allenare l'attenzione di sogno così come è spiegato nell'arte di sognare osservando gli oggetti e prima che comincino a mutare (movimento del punto di unione) fissarlo osservandosi nuovamente le mani.Spero di aver ben interpretato la tua domanda.
    Un paio di domande per te:
    a quale varco credi di essere giunta durante le tue esercitazioni?
    Hai intuito quali potrebbero essere gli altri varchi (tre per l'esattezza) non spiegati nel libro?Infatti ne sono spiegati solo quattro ma dovrebbero essere sette in tutto.
    Ciao!
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    piper.38
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    00 18/02/2007 22:50
    Per Djazira: no, non ho mai letto il libro di Castaneda, mi sa che lo andrò a comperare perchè ho capito che può essere interessante. Ho letto il libro di Bhulman lo scorso anno e mi aveva particolarmente colpita, credo di aver capito che il libro di Castaneda è ancora differente da quello di Bhulman; vedremo.Intanto mi leggerò questo topic con calma e prenderò spunto anche se ultimamente non devo poi più tanto sforzarmi di guardarmi le mani [cane]
    Lunga vita e prosperità.
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    djazira
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    00 19/02/2007 09:12
    Ciao Cara Piper38, se posso darti un consiglio i libri di Castaneda vanno letti tutti in ordine cronologico, altrimenti rischieresti di non capire esattamente gli insegnamenti che don Juan impartisce a Carlitos. Puoi tralasciare il primo (a scuola con lo stregone - oppure gli insegnamenti di don Juan)
    ma gli altri ti consiglio di leggerli prima di affrontare "l'arte di sognare". Specialmente "Il secondo anello del potere" è un libro davvero interessante per quanto riguarda l'argomento coscienza-consapevolezza. Tra l'altro Castaneda scriveva benissimo e tutti i suoi libri sono anche molto divertenti. [SM=x431219]

    Caro Galad, pur avendo letto parecchio di Castaneda e condividendo molto riguardo ai concetti esposti nei libri a proposito dello spostamento della consapevolezza su altri piani energetici, non ho mai seguito un percorso basandomi sugli insegnamenti di don Juan. Quindi riguardo alla tua domanda sui varchi del sognare, onestamente non saprei cosa risponderti.
    Vedi io penso che ognuno di noi sia unico e che le esperienze che viviamo a livello onirico e a livello astrale siano "conformi" al nostro livello di consapevolezza.
    Mi è capitato di svegliarmi da un sogno in un altro sogno, ma non ho mai cercato di dare particolare significato alla cosa.
    Penso che esistano infiniti stati di consapevolezza e che non vi sia un limite a quanto possiamo sperimentare se non quello imposto dalla ristrettezza delle nostre menti.
    [SM=x431220]

    [Modificato da djazira 19/02/2007 11.49]

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    piper.38
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    00 19/02/2007 10:24
    Sono d'accordo, non siamo tutti uguali e le nostre conoscenze non sono per tutti le stesse. Questo spiega perchè ci sono quelli che riescono più facilmente a sperimentare altri livelli di consapevolezza e altri che fanno una gran fatica (hem come la sottoscritta [SM=g27828] ). I limiti ce li creiamo noi, anche perchè viviamo immersi nella razionalità che ci blocca. Il problema sta proprio nel lasciarci un poco di più andare ma non è per niente facile. Non molliamo mai! [SM=g27822] [pecora]

    [Modificato da piper.38 19/02/2007 10.25]

    Lunga vita e prosperità.