I mostri li attaccherei impedendogli di nuocere.
Ma esistono tanti modi per combatterli, ucciderli la considero un' ipotesi comprensibile solo se portata da un atto di disperazione.
Io sono una di quelle che davanti a certi reati rabbrividiscono e se mi immedesimo nel ruolo della vittima perdo pure la ragione pensando a possibili torture da infliggere ai carnefici, se è il caso.
Ma la ragione mi porta lontana dal credere veramente che la violenza sia la risposta giusta.
Campagne di sensibilizzazione è la risposta giusta, ergastolo per chi commette un reato per discriminazione è la risposta giusta.
Per persone come quel pastore l'indifferenza e l'emarginazione sociale è la risposta giusta.
Fino a ieri guardavo uno speciale sulla morte del duce e inorridivo per gli orrori commessi dalla folla impazzita sul suo corpo e su quello della donnna che ha avuto la disgrazia di amarlo. Inorridivo nell' apprendere quali sono state le reali cause di morte.
Che schifo, mi son detta.
Chi crede che l' odio sia una soluzione possibile non pensa in maniera differente dalla folla impazzita di quel 28 Aprile del '45.
Solo che la folla impazzita alla fine sono persino riuscita a giustificarla; la guerra e la miseria e gli stenti e i soprusi che essa porta con sé possono portare un popolo a tali atti.
Ma noi, qui, seduti dietro un pc, a ragionare freddamente su questo argomento, no...non posso condividere e giustificare la teoria dell' occhio per occhio.
Soprattutto quando, come qualche giorno fa a cena casa mia, mi capita di ascoltare un caro amico dire queste cose. Amico che fino a qualche giorno prima appoggiava le cause di Amnesty international.
[Modificato da Maila1 24/05/2012 10:09]