00 09/07/2010 10:32
Chiedo venia in anticipo, sto per buttare a ruota libera una serie di idee che comunque ruotano tutte intorno a un unico concetto.(buona fortuna, per chi se la sente)
Secondo me, Morgana, parti da un buon principio (forse inconsapevolmente), quello della creazione.
Penso che in qualche modo tutto sia già stato creato. In un attimo, anzi, in un unico atto. La nostra percezione spazio-temporale è un limite alla comprensione di ciò finché siamo individualizzati, "localizzati". Per comprendere l'assenza di tempo bisogna "esserci stati". E questa non è una sensazione, una distorsione della percezione del tempo, per quello basta qualunque droga o simili. Bisogna morire a se stessi. Questo preambolo lo faccio solo per dare un'idea dell'"ambiente" da cui SECONDO ME si dovrebbe partire prima di esprimere un concetto anche rudimentale di "collettivo". Tutti i concetti che vedo espressi di astrale, coscienza, altre dimensioni e così via, dovrebbero essere supportati sempre dal fatto che è un Individuo, una località che li sta esprimendo. Proprio come me in questo momento.
Sono sicuro di parlare a nome di tutti, e allo stesso tempo, sono sicuro del fatto che i singoli tutti parlino anche a nome mio. La tua esperienza è la mia, e viceversa. Con questo meccanismo, è in atto quell'operazione costante di espansione inconscia. Ma tutto ciò che crediamo possibile determina la realtà. Non è la realtà a dirci cosa è o non è possibile. Abbiamo stabilito delle leggi per l'universo e questo, fedelmente ci restituisce le nostre leggi. Ci rendiamo conto dell'enorme atto rivoluzionario nell'osservazione della vita che dobbiamo compiere per sfuggire a queste leggi? Per sfuggire alle granitiche leggi che la coscienza ha messo in piedi? Per "inventare" altro? Io penso che i grandi geni abbiano "solo" saputo inventarsi delle meravigliose domande. Se tu vai a pescare in uno stagno in cui tutti stanno pescando e da eoni, quante probabilità hai di prendere qualche bel pesce? Prova ad andare là dove nessuno è mai andato a pescare, prova a pensare buttando alle spalle tutto il preconcetto.
Morgana (perché comunque questo post è dedicato a te), parti da un bel principio, ma forse ti infogni nel preconcetto, in tutta una serie di cose banali su ciò che è stato detto circa la collettività e i "poteri" occulti dell'uomo. A cominciare dal fatto che sul 2012 dici quelle cose che ormai DICONO tutti. Può esserci forse troppa brama individualista e limitante anche quando si parla (soltanto) di collettivo.
grazie e scusate. mm










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
be water my friend