Mi ha chiamato urlando ieri sera, mentre stavo andando a piedi a casa di D., strillava come un ossesso e non ho potuto fare a meno di catapultarmi quasi dentro il secchione dell'immondizia.
All'inizio non riuscivo a trovarlo e mi è montata una tale frenesia perchè ho capito dove era, e non volevo soffocasse.
Dopo aver escluso un paio di scatoloni vuoti, ho capito che stava dentro uno dei sacchetti di plastica; l'ho strappato con veemenza e l'ho tirato fuori che piangeva.
Un cosino piccolo, un cagnolino col pelo soffice, gli occhietti chiusi e ancora il cordone ombelicale.
Bastardi, neanche il coraggio di sopprimerlo!
Ma alla fine si tirano i conti e questi vigliacchi pagheranno.
Potevano soffocarlo, annegarlo, che so io, ma non gettarlo dopo qualche giorno in una busta piena di cartacce e scatolette di tonno vuote!
Il piccoletto è cazzuto!
Mi piace, ha una gran voglia di vivere.
Lo so che quando sono tanto piccini difficilmente sopravvivone, ma lui si è fatto 4 poppate da ieri sera - e mi è toccato farmi fare pipì sulle mani, perchè tanto piccoli non sanno fare i bisogni da soli, di solito la madre li stimola leccandoli -, s'è fatto un bel sonno sulla borsa dell'acqua calda e qualche lagnetta da neonato.
Non ci pensa proprio a lasciare questo mondo, alla faccia di chi lo voleva morto.
E allora lo aiuteremo e gli troveremo pure una bella casetta.
Ora mugola un po'...lo so piccoletto che cerchi la tua mamma!
Più di questo non posso fare, ora più che la mia tenerezza serve centrare l'obiettivo e risolvere al meglio il problema.
Fatemi gli in bocca al lupo.
Fateli soprattutto a lui.
Luna N.