Ogni volta che qualcuno decide di andarsene sto male, ormai mi conoscete. Questo forum è molto importante per me e all'inizio pensavo che tutto potesse rimanere così. Ogni volta che qualcuno cede, c'è sempre un altro qualcuno che ti tira su e ti fa continuare. Ti asciughi una lacrima che porta via il tuo sfogo e continui rinnovato, con nuovo carburante per rialzare la testa.
Non siamo superuomini o superdonne, e delle volte è normale cedere. Penso sempre i poter aiutare il prossimo e se non ce la faccio mi sento di aver fallito; e questo mi fa star male ugualmente, questo è lo scotto da pagare per chi, come me si accolla gli stati d'animo degli "altri", per chi come me piange per ciò che accade agli altri, per chi come me si prende acuore le vicissitudini della vita e magari non vede le proprie...
Mi sono sempre domandato che ci faccio qui: che diamine...vorrei aiutare e non riesco, le persone si rivolgono a me e non riesco ad aiutarle, do un consiglio e decidono di andarsene...che sia questa la reazione giusta?
Se una persona che ha un problema e si rivolge a me per chissà quale legame alchemico, e io dandole un aiuto decide di andarsene, l'ho aiutata davvero o ho fallito?
Aiutare gli altri significa farli allontanare?
Dovrei capire che se una persona ti comunica il suo addio significa che l'hai salvata davvero? Che l'hai aiutata davvero? Oppure l'hai buttata ancora più giù?
Forse comunico sicurezza? Eppure io piango, mi demoralizzo, sono nervoso, con mille problemi...lo ammetto. Anzi penso proprio di essere o perlomeno di essere statoil più problematico di tutti; certo sto lavorando molto per modificarmi a mio piacimento ma io non ho mai abbandonato.E allora? com'è la faccenda? Scusate non capisco.
Conoscere i problemi degli altri tutti in una volta e poi saperli "sospesi" a metà, senza averli risolti, non mi da pace.
Ma adesso sto cominciando a capire...mi lamentavo di non progredire in questo momento e invece forse ho capito...mi è stata data l'occasione di poter maturare sul mio "non accettare" gli addii, accettando le vostre scelte. E che forse un addio è il primo passo che innesca una molla, la molla del cambiamento, quella necessaria in ognuno di noi per cambiare, migliorare.
Allora un addio è necessario?
Oggi sono stato definito un angelo ma forse è eccessivo. Magari dovevo essere qui per alcuni di voi. E poi...io non sono nessuno. Solo delle parole una dietro l'altra. Qualcuno che si ferma e poi riparte. In fondo ero io che dicevo che in viaggio siamo soli però ogni volta che qualcuno riparte , in quel preciso momento si che mi sento davvero solo.
Oggi una parte di me viaggia al fianco di Elenia. L'ho sempre sentito che sarebbe andata così. E c'è una parte di me per tutti voi che vi seguirà per sempre, anche quando il post di ognuno di noi rimarrà fermo ad una data in cui ripartiremo per non tornare più. Per chi rimane qui potrà esserci una punta di tristezza ma chi partirà magari sarà stato aiutato quel che basta per rialzare la testa per proseguire.
Purtroppo io rimango, per ora. Il biglietto non è completo per me. E forse chi rimane non è ancora pronto per ripartire.
Non so se è meglio rimanere impreparato o partire rinnovato.
So solo che io sono qui e non sono solo per ora e questo mi basta.
Ciao Stregastrale e grazie.
A presto.
"La domanda è il chiodo fisso"