20 giu 11:03 G8: famiglia Giuliani chiede risarcimento a Placanica
CATANZARO - La famiglia di Carlo Giuliani, il giovane ucciso durante il G8 di Genova nel 2001, chiede il risarcimento danni a Mario Placanica, il carabiniere accusato della morte del ragazzo, e poi assolto. Placanica fu congedato dall'Arma dei carabinieri il 6 aprile 2005 e da allora e' senza lavoro. Dopo aver ricevuto la citazione ha chiesto allo Stato di tutelarlo. (Agr)
20 giu 14:19 G8: Famiglia Giuliani chiede interruzione prescrizione
GENOVA - ''Ho inviato una raccomandata a Mario Placanica a fini cautelativi per interrompere i termini di prescrizione''. Cosi' l'avvocato Gilberto Pagani legale della famiglia di Carlo Giuliani, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola in piazza Alimonda nel 2001al G8 di Genova. "La speranza della famiglia Giuliani - ha detto il legale - e' che ci sia una riapertura delle indagini. Se cio' non avverra' valuteremo se promuovere l' azione civile''. La lettera e' stata inviata anche a Filippo Cavataio, autista del mezzo sul quale si trovava l'ex carabiniere Placanica accusato di aver ucciso Giuliani, poi assolto, al vice questore romano Adriano Lauro, al ministero della Difesa, a quello degli Interni e alla Presidenza del Consiglio. (Agr)
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Intanto non capisco in base a quale norma possano chiedere il risarcimento, visto che c'è una sentenza di assoluzione. Lo Stato mica ha chiesto alla famiglia i danni del defender scassato. Poi vorrei ricordare che Placanica aveva uno squarcio in testa (ricucito con 17 punti) ed era accecato dai gas lacrimogeni (riscontrato dalla perizia medica) e non ha affatto sparato "alla leggera". Se fosse stato il giovincello inesperto che dicono avrebbe vuotato tutto il caricatore (16 colpi) e soprattutto l'avrebbe fatto assai prima, ivece di stare interi minuti a minacciare con l'arma gridando "andate via!" Ha avuto le palle, altrochè, ha agito come un maresciallone anziano e ha sparato solo quando non ne ha potuto più fare a meno. E infatti fin dal primo momento si era capito come sarebbe finito il processo, era un caso scolastico di legittima difesa, adempimento del dovere e uso legittimo delle armi, tre scriminanti, non una! A seguito del trauma psicologico subito (in un'intervista ha dichiarato di avere sempre gli incubi da quel maledetto giorno, e vorrei vedere, a meno che uno non è caino dentro) è stato dichiarato permanentemente inidoneo al servizio, la riforma era inevitabile e addio divisa e lavoro. Mi pare che stia pagando già abbastanza per un errore... ALTRUI!
Non mi azzardoa dire che la famiglia voglia speculare sulla pelle del figlio morto, sarebbe crudele solo pensarlo, è evidente che si vuole affermare un principio di responsabilità, ma qualche animo gretto lo penserà sicuramente. In ogni caso dev'essere dura ammettere che il proprio figlio era un delinquente e ha fatto la fine che si è cercato. Quel 21 luglio si sono spezzate due vite, per colpa di gente che aveva aizzato gli animi fin dall'anno prima, è questa la cosa triste.