Non mi sembra che non ci sia un thread dedicato a questo gioco di squadra.
Il risultato della partita di ieri del 6 Nazioni c'entra e non c'entra.
Da anni, ovvero da quando il calcio si è rivelato per me la somma dei mali, il rugby è diventato il gioco che più mi appassiona, tanto che viene dopo due sport, lo sci e il ciclismo, in fatto di gradimento tra le attività sportive.
La storia del rugby è gloriosa, tanto che la prima partita internazionale di qualsiasi sport è un'Inghilterra - Scozia (siamo intorno al1870).
È uno sport delle isole britanniche, quattro nazionali fortissime (Inghilterra, Scozia, Galle e Irlanda in questo caso unita) e dell'ex Impero di Sua Maestà (Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica), oltre agli stati degli atolli del Pacifico (Fiji, Tonga, Samoa).
A queste nazionali si sommano la Francia e l'Argentina.
Piuttosto forti anche i giapponesi.
In seconda fascia abbiamo la Georgia, la Romania, Portogallo e Spagna in Europa, Stati Uniti e Canada in nordamerica, Namibia in Africa e Uruguay in sudamerica.
Alcune di queste nazionali sono leggendarie. All Black, Wallabies, Springbok sono nomi celeberrimi. Così come l'Haka che gli oceanici (non solo neozelandesi) fanno prima dell'inizio del gioco.
Uno sport duro, ma sostanzialmente corretto. Persino sugli spalti, cosa inaudita.
Non è che i giocatori siano santi, però la regola è che alla fine non ci devono essere conti aperti. E soprattutto l'arbitro non si discute e un po' fanno ridere i commenti all'italiana conditi da anni di antisportività calcistica che contestano la punizione o l'annullamento della meta...
Ma mi sono dimenticato dell'Italia. La nazionale ha faticato per entrare nel gotha. Solo dal 2000, dopo aver fatto l'anticamera per anni, è stata accolta nel glorioso 6 nazioni, dove siamo rimasti trattati con sufficienza, spesso meritata, fino ad oggi. Nonostante alcuni buoni tornei e un sacco di Whitewash e ancor più cucchiai di legno.
Senonché da tre o quattro anni a questa parte qualcosa è cambiato. Una vittoria contro l'Australia, una con il Sudafrica. Derubricate come casuali. Poi la scoperta del furetto Ange Capuozzo. Di ottimi giocatori singoli ne abbiamo avuti (i Bergamsco, Troncon, Lo Cicero, ecc), ma il ragazzino francese di origini italiane è davvero qualcosa fuori dal comune (vedere la metà contro il Galles che ha posto fine al terribile elenco di sconfitte al 6 nazioni).
Poi uno dopo l'altro sono arrivati tantissimi giovani dall'under 20 che quest'anno tra l'altro va fortissimo (vittoria contro i pari età francesi) e qualcuno preso all'estero e nonostante un mondiale andato così così, finalmente stiamo diventando degni dei 5 giganti che ci ospitano nel prestigioso torneo.
Se una sconfitta con punteggio risicato dai bianchi inglesi, lo sfortunato pareggio in Francia poteva essere considerato un caso, la vittoria strameritata con una Scozia in formissima, conferma che abbiamo una squadra che con l'esperienza, sono tutti, o quasi, poco più che ventenni, possiamo finalmente giocarcela alla pari.
La bellissima meta del ragazzo figlio del campione australiano al suo primo cup è una delle prime costruite davvero con un gioco di squadra eccellente e non frutto di circostanze.
Resta quest'anno soltanto il Galles e si spera che la serie di risultati utili prosegua e che il brutto scivolone con gli irlandesi sia solo il residuo di un'Italia che appartiene al passato.
[Modificato da BertAdams 10/03/2024 16:05]