00 17/05/2021 12:40
Fede, innanzi tutto mi spiace per quel che stai vivendo, perché dalle tue parole trasudi sofferenza... al di là della mente, che nella dimensione onirica, elabora e proietta in modo simbolico i nostri sentimenti o stato d'animo più profondo, ti propongo anche un altro spunto di riflessione.
Tutti noi nel corso dell'esistenza ci accorgiamo del ripetersi di alcune situazioni, magari con un "vestito" leggermente diverso, ma sostanzialmente identiche nel tipo di esperienza e soprattutto nel tipo di sensazione/sentimento che genera in noi.
Spesso quando incappiamo in queste situazioni iniziamo a girare su noi stessi come dei criceti sulla ruota (siamo in "loop"). A tutto questo possiamo dare un nome, potremmo chiamarlo Filippo, Gianni... ma qualcuno prima di noi lo ha già fatto e lo ha chiamato Karma. Dove per Karma, non intendiamo una sventura che ci portiamo dietro da innumerevoli esistenze dovuta a chissà quali pessime azioni compiute. Assolutamente no, Karma è tutto ciò che ti lega al piano terreno, che ti ancora all'esperienza della vita in questo spazio/tempo, impedendo una naturale spinta alla trascendenza che è peculiare della tua "anima" (anche questo è solo un nome, potremmo chiamarla Ugo, Filiberto... o matrice di punti luminosi, poco ci interessa).
Se pensi che la situazione che stai vivendo possa essere ricondotta al Karma (indaga dentro di te e verifica se questo genere di "schema" si è già verificato, non so... per esempio.... il tradimento di un amico, di un parente ecc...).
Se così fosse permettimi un suggerimento:
1- come primo passo prendine consapevolezza, "ok questo è uno schema, non è colpa di nessuno, tanto mento mia"
2 -(questa è la cosa veramente difficile da fare) crea distanza tra te e la situazione, guardala con gli occhi di un estraneo... prendila come una "cosa della vita"...vivila... superala e non guardare più indietro...non identificarti con quel che succede...quell'episodio non se tu, non è colpa tua, non cercare un motivo, non cercare un colpevole o un cattivo... è semplicemente una esperienza che devi vivere, e tutte le persone e gli scenari che girano attorno sono funzionali a quell'esperienza che tu hai bisogno di fare (e che forse quella matrice di punti di luce che brilla dentro di te, ha scelto di fare).
3 - Infine non dimentichiamo che ciascuno di noi è un mezzo per sperimentare infinite possibilità di vita ed esperienze. Questo chiaramente non rende la nostra esistenza poco importante o meno intensa o meno "vera"... ma è importante al fine di trascendere ("e tornare alla base") avere consapevolezza che nel mio caso, Enrico non un soggetto assoluto ed individuale, Enrico è semplicemente una delle infinite declinazioni dell'esistenza che l'universo (anche qui è solo un nome... potrebbe essere il creatore, dio, Gianni... poco importa) ha deciso di sperimentare.
Ti auguro il meglio.