00 22/02/2015 14:00
Penso che tu abbia detto benissimo: non si tratta di mente. E' vero, si usa spesso la formuletta mente sveglia/corpo dormiente ma a mio parere è più che altro un modo di dire per semplificare e abbreviare, non corretto al 100%. Se ci fai caso, nel post che ti ho scritto non ho mai usato la parola mente, e ho usato la parola pensiero solo intendendolo come qualcosa da spegnere, non su cui soffermarsi.

Quello di cui ti ho parlato è invece la coscienza, coscienza vigile di te stessa che non significa necessariamente pensiero autoreferenziale (anzi, se volessimo fare un discorso più lungo direi che è proprio l'opposto). Non sono in grado di esprimere meglio con le parole quello che voglio dire, ma sono sicuro che provando e riprovando e sondando terreni senza che tu neanche te ne accorga, potrai scoprire un tipo di coscienza diverso. In realtà, questo è uno di quei pochi casi in cui non riesco a trovare una parola italiana che calzi meglio di quella che mi viene in inglese: awareness, un misto tra coscienza, essere vigili, stare sull'attenti, predisposizione a captare

Quello che ti avevo scritto e il tuo post di risposta vanno insieme nella stessa direzione:
"Se il tuo pensiero continua a dialogare con se stesso, non lascerà mai che tu diventi fluida"
"Spegni tutto tranne la tua consapevolezza quella che non ha bisogno di parole (e quindi di pensiero)"
"Proprio nel momento in cui ho lasciato andare la mia mente sapete cosa accade?"
"E nulla esclude, te lo assicuro, che proprio chiudendo tutto troverai qualcosa. E' proprio lì il significato"
"Penso che si tratti di una consapevolezza che come dite voi c'è; ma lavora su un piano diverso del vigile cosciente"

Anche con me la visualizzazione è un buco nell'acqua, punta su altri tipi di sensazione se vuoi un espediente.

Per il fatto del tuo addormentarti e risvegliarti di continuo, penso che sia proprio calzante con quello di cui abbiamo parlato. Io normalmente dormo in pace totale dalla sera alla mattina, tutta una tirata; un giorno, qualche tempo fa, avevo dentro di me in modo spontaneo e attivo la sensazione che quella notte sarei riuscito a sfruttarla per sperimentare qualcosa: nulla di particolare alla fine, ma è stata una notte di continui risvegli, non saprei neanche dire quanti. Cosa voglio dire con ciò: quando poniamo in modo spontaneo e non condizionato dal pensiero la nostra awareness su quel limbo di consapevolezza tra veglia e sonno, è possibilissimo che risvegli continui accadano. Magari no eh, ma magari pure sì. Ognuno di quei barlumi di awareness si è concretizzato in un risveglio, ma se fosse caduto sull'altro versante della montagna si sarebbe magari concretizzato in un sogno lucido; o se fosse caduto sul versante in cui effettivamente è caduto ma appena un po' più in là, si sarebbe magari concretizzato in una paralisi notturna; o se fosse caduto chissà dove si sarebbe magari concretizzato in quello che chiamiamo viaggio astrale (senza andare meglio a specificare da quale parte della montagna dovrebbe cadere in questo caso!)

E poi, infine, hai detto secondo me la cosa più importante di tutte, in assoluto: "Credo che si tratti solo di esperienza" BINGO! (per come la penso io). Qui parliamo tanto ma produciamo solo parole; come potrei spiegarti in modo soddisfacente cosa intendo quando dico che il pensiero verbale deve andare a farsi fottere? E' un circolo vizioso! La coscienza a cui mi riferisco, l'awareness, è solo esperienza. Chiacchieriamone, ok, ma nell'istante giusto le parole saranno un puntino buio in lontananza

PS: "Vorrei evitare di scrivere qui ogni passaggio o miglioramento che (penso) di compiere". Invece fallo finché ne hai voglia! Dall'altro lato della medaglia, queste chiacchierate tengono vivo il forum




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."