00 04/12/2014 00:20
Non ho letto i thread che acro ha postato ma lo farò appena avrò finito di scriverti, sperando di non dire cose già dette. Ma ho poco tempo, purtroppo.
So che ognuno di noi ha le sue tecniche, le sue debolezze e i suoi punti forti. Pur essendoci alcune spie comuni in merito allo sdoppiamento, è lampante il fatto che tu sia diverso da me, mi spiego. Quando questi fenomeni ti capitano, non ti capitano esattamente come accadono a me. Eppure, lascia che ti dica una cosa che ho notato personalmente sulla mia pellaccia. La concentrazione, la focalizzazione è fondamentale. Più passerà il tempo e più vivide certe esperienze saranno, se coltiverai questi eventi. Io sono arrivata a mantenere vive le vibrazioni anche dopo aver deglutito, essermi seduta, essermi mossa col mio corpo fisico. Sono arrivata a momenti in cui le vibrazioni mi pervadevano a tal punto che mi spaventavano a morte e non sapevo più come fermarle. Ok, quello è il panico, se fossi stata brava avrei approfittato di più di quelle esperienze e chissà cosa avrei fatto...magari un bel nulla! Ma il dubbio mi resterà per sempre.
Se il deglutire è un problema, e ti fissi su quel problema,ti deconcentri. Non ci deve essere sforzo mentre vivi queste cose, ti devi rilassare. Se ti viene da deglutire, deglutisci. Ma mantieni il focus sull'esperienza che vivi. Non pensare a priori che deglutendo perderai le vibrazioni, o il momento dell'uscita. Se il tuo intento è forte e cristallino, non ci saranno distrazioni che potranno fermarti. Potrai riprendere dopo aver deglutito e l'azione di inghiottire sarà così poco rilevante, in quel momento che lo farai senza nemmeno accorgertene. Mantieni la concentrazione su ciò che stai vivendo.
La tachicardia è un sintomo molto frequente, quando avvengono certi fenomeni. Ieri ho visto su yt la conferenza di una medium, una di quelle che non si fanno pagare, giusto per intenderci sulla probabile buona fede della tizia. Cn questo non dico di essere totalmente fiduciosa nei suoi confronti, non la conosco abbastanza da poterti dire se sia una persona seria e mossa totalmente da intenzioni lipide o se si fa prendere dalla smania di supreriorità. Lho vista per la primissima volta solo ieri sera. Indipendentemente da tutto ieri ha detto una cosa che mi ha toccato il cuore nel profondo. Come alcuni del forum sanno, io ultimamente sono in preda a tachicardie folli che mi spaventano molto. Ieri, senza cercare assolutamente argomenti inerenti le tachicardie da esperienze extra-sensoriali ho sentito questo discorso che la medium in questione (barbara amadori, se vorrai cercarla)ha fatto sulle tachicardie. Parafrasando, le è stato detto che il momento della tachicardia è il momento i cui noi "attraversiamo" la presenza delle entità che in quel momento ci stanno osservando e vegliano su di noi. Noi abbiamo il battito accelerato quando per un attimo ci accorgiamo energeticamente della presenza di qualcuno che è lì accanto a noi. In quell'attimo il cuore ha un sobbalzo perchè la sua energia avverte un'energia altra che non si aspettava di avvertire. Ti do questa nformazione solo per accrescere la lista di ipotesi su cui puoi pensare. Non ti sto dicendo che è così. Io non lo so, non ne ho mai avuto la conferma, quindi prendi queste parole per quello che sono: parole.
Un'altra ipotesi legata alle tachicardie è quella a cui sto pensando ultimamente: noi, il nostro inconscio è biologicamente programmato per farci sopravvivere ed uscire dal corpo coscientemente è un qualcosa che appartiene al momento della morte, quindi il cuore scoppia perchè reagisce ad un momento che biologicamente registra come "critico". Attraversare le lenzuola è un momento critico.
Un po' come quando andiamo in apnea nel sonno e il cuore scoppia nel torace per svegliarci e farci riprendere il respiro. Oppure come quando abbiamo un calo di pressione momentaneo e per evitare di svenire il cuore accelera il battito. Un altro esempio, quando la nostra vita è in pericolo il cuore accelera per paura e quindi reagiamo alla minaccia meglio.
In soldoni il cuore dice: "eeeeee fermati che fai?!?!?! Non morireeeee senti, sono vivo, batto forte e chiaro quindi resta qui. non morire!" Ovviamente quello del cuore è un allarme falso nel senso che con l'abitudine poi, credo, si normalizzera con le uscite e smetterà di allarmarsi ad ogni minima alterazione di coscienza o distacco. Il batticuore te lo devi tenere finchè non avrai, avremo, accumulato sufficieti esperienze per riuscire a non farci più bloccare da lui. A me è capitato anche di uscire senza batticuore, e mi è capitato di uscire dopo il batticuore. L aprima volta di alfea, se non erro fu proprio così. Vai a cercarla. Se non daremo più peso alla tachicardia, la tachicardia smetterà di esserci e di limitarci, in prima istanza. Questo è quello che ho capito dalle mie esperienze e dalle esperienze d'altri, per ora.
No, come ti ha già detto teo, ma te lo confermo pure io, visto che mi è capitato, le vibrazioni non sono la chiave per le uscite. Si esce anche senza. Oppure, si esce anche senza avvertirle. Non si ha certezza su questo fatto ma, che tu le senta o meno, non è importante ai fini dell'uscita.





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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"


M. N. (Il libro di Mirdad)
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