00 03/11/2014 18:13
E ora dico la mia, non che la attendessi Teo, ma mi sento chiamata in causa e devo esprimere la mia testimonianza in merito.
Le vibrazioni esistono e sono un fenomeno reale PER ME, perchè le ho sentite in stato ipnagogico, ipnopompico, in paralisi e non e pure da sveglia! Le ho sentite lievi, potenti pervasive "sismiche" e SOPRATTUTTO le ho sentite per almeno tre anni prima di sapere che qualcun'altro nel mondo gli avesse dato un nome. Quando avvengono le sento con l'udito, le sento nel corpo, come se nelle vene mi avessero iniettato la 7up. Le vedo perché alterano la mia vista, perchè quando sono forti e ho gli occhi aperti vedo camera vibrare come se casa fosse dentro un gigadildo.
Anni, che dico, mesi fa le chiamavo: "ronzio" e quando raccontavo ai miei amici che quel ronzio era pervasivo, a volte forte e a volte debole, alcuni credevano mi riferissi all'acufene. Ebbene no! Non si tratta di acufene.
Credo di aver scambiato da bambina quel ronzio per il ronzio delle zanzare, tant'è che da piccola ne ero terrorizzata a morte e a volte sentivo "ronzare le zanzare" anche d'inverno e mi tuffavo nel lettone dei miei tremante!! Erano diventati una mia fobia. Poi crescendo ho smesso di avere paura delle zanzare, ma ora non voglio troppo soffermarmi sulla mia infanzia perchè questa del ronzio che mi spaventava a letto è solo un'ipotesi che probabilmente non diverrà mai una certezza.
Per quanto riguarda invece le vibrazioni da 'adulta' posso affermare, almeno per me stessa(faccio questa precisazione perchè non pretendo che un moog o un pincopallino qualsiasi mi creda sulla parola) che le vibrazioni non sono una superstizione.
Per qualcuno saranno anche diventate una credenza, un dato dogmatico da prendere per assunto e non discutibile, così, a pacchetto chiuso, perchè è simpatico immaginare che certe cose esistano. Io non voglio pecore. Non le amo, se non a tavola arrosto o sulla griglia o nelle foto e nei quadri; e nei campi a brucare. Il fatto che io dica che le vibrazioni esistono e le ho vissute senza sapere che fossero, per poi riscoprirle su internet per bocca di altri, è una cosa che vale solo per me, perchè le ho vissute, e visto che non posso portare prove inconfutabili, ma nemmeno confutabili, di questo mio vissuto, non trovo giusto che secondi e terzi che non hanno mai esperito questo fenomeno mi credano sulla fiducia. Sarebbe come aver fede in Gesù, solo perchè il prete della tua parrocchia è una bella persona: Cazzata.

Altro punto: è vero quello che dici Teo, è un concetto un po' troppo inflazionato quello delle vibrazioni, non solo qui sul forum ma anche in altri luoghi che parlano di "cose maggicheeeh" quindi, purtroppo molti parlano di una cosa credendo di farsi capire dagli altri, quando invece gli altri, credendo di capire davvero in realtà pensano ad una cosa diversa che o suppongono esista solo perchè l'hanno letto...e magari, megapeggissimo, fingono di capire senza aver mai sperimentato il fenomeno sulle proprie carni e si riempiono la bocca di concettoni presi in prestito dalle esperienze d'altri, millantando tra l'altro chissà quale gran sapere o "professionalità" sulle questioni astrali.

Teo, pensavo, se volessi fare un discorso "scientifico", nel senso che se un giorno volessi aprire uno studio serio e curato al riguardo e provare a trovare dei punti in comune con le esperienze degli altri per stilare una sorta di schema o paradigma sullo stato vibratorio, questione che per il momento non può essere né riprodotta in laboratorio e al momento non so nemmeno sia mai stata "studiata" a livello, che ne so, elettronico, cerebrale, elettrostatico o nucleare... accomodati, ti auguro tanta buona fortuna perchè ne sentirai delle belle credo. Dovrai metterti da solo su un foglio elettronico bianco e scrivere le tue sensazioni, mettere prima di tutto te stesso in discussione e chiederti come prima cosa: "Quello che io reputo essere stato vibratorio posso realmente definirlo tale? E se sì, perchè?" E la risposta al tuo perchè dovrà essere molto razionale...e qui siamo su un probabilissimo "game over".
E poi: "Come l'ho vissuto questo stato vibratorio? A cosa pensavo prima durante e dopo? Quali sensi mi ha stimolato? Emotivamente ha alterato il mio stato? Mi ha lasciato sensazioni negative o positive e perchè mi ha lasciato emozioni positive/negative? " e, una volta fatto, questo devi anche elencare quello che hai sognato, vissuto durante la giornata, mangiato durante la giornata... o assunto, se prendi droghe o bevi o ti stai curando per qualche malattia, forse dovresti anche scrivere a che ora ti sei addormentato, e a che ora ti sei svegliato la mattina di quel giorno... ecc... per fare le cose scientificamente fatte bene dovresti farti un check-up completo, prima di partire con lo studio, e monitorarti a livello cerebrale e cardiaco durante la fase del sonno, così da vedere se puoi registrare delle alterazioni fisiologiche nel momento in cui senti vibrare, devi tenere conto di tantissimi aspetti. E devi pretendere dalle persone che ti forniranno la loro testimonianza altrettanta meticolosità e sincerità! Sarebbe curioso se scoprissimo un giorno che, la butto lì, le vibrazioni sono sintomi di una malattia genetica, o addirittura, la reazione a qualcosa che noi tutti, mangiamo. Se così fosse, forse dovremmo addirittura pensare ad un titolo diverso per questo topic, che ne so: Il club del Cipsteromani, o dei Fonziesani oppure "in vino vibras!" ahahah...
Aspetta un attimo, mi hai incuriosita. Vado a vedere se trovo qualcosa in rete, in merito a studi condotti sullo stato vibratorio...

Pace
[Modificato da Saliceridente 03/11/2014 18:27]





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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"


M. N. (Il libro di Mirdad)
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