00 23/09/2014 23:49
Marhe, sappi che ti capisco bene.
So cosa significa sentirsi pronti quando se ne parla e quando ci si pensa, ma vedere che quando sta per accadere qualcosa tutto quanto quello che abbiamo pensato diventa un eco molto lontano.

Mi succede in particolare con le paralisi: benché non sia proprio la cosa più divertente che possa capitare, le attendo di buon grado perché le vedo come una occasione grandiosa; ma spesso, quando capitano, tutti i miei pensieri è come se venissero schiacciati da un masso, davvero, fisicamente, c'è qualcosa di più grande e inspiegabile che li opprime; è una paura ancestrale che lascia spazio a un solo pensiero nella mia mente: "Questa volta no. Adesso voglio che tutto finisca al più presto, poi la prossima volta sarò più pronto".

Visto che ti capisco quindi non sono qui per dirti di prendere in mano scudo e spada e andare contro la paura, perché so che non funziona sempre così; non forzarti mai

La paura trasformala invece, ti dico. Dai retta a quello che ti ha detto Saliceridente: vedi solo amore. Non stiamo parlano dell'amore che puoi provare verso una donna (o verso un uomo, dipende da te [SM=g27823] ); stiamo parlando (o almeno io sto parlando) dell'amore come il sentirsi bene con quello che sei e con quello che ti circonda, l'amore come la scoperta dell'esperienza a cui vai incontro, che forse non capirai mai totalmente ma rappresenta qualcosa di grande; l'amore come bellezza della scoperta; come il capire che stai per contemplare quello che, dal tuo precedente punto di vista, era l'infinito. Tutto questo messo insieme, e qualcosa in più, diventa la sensazione che ora possiamo chiamare amore. Amore verso e con l'universo, lo concepisco così.

Non ti nascondo che l'ho scritto anche un po' per me, ma spero di averti dato un tassello che troverai utile col tempo




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."