00 28/09/2014 18:38
Stessa cosa ieri sera: mi metto a dormire cercando di fissare la mia attenzione nel rimanere cosciente in quella sottile striscia di veglia; noto che, quando l'intento è chiaro, non serve fare molto per riuscirci, solo volerlo. Ad un certo punto, in uno dei vari rimbalzi tra le due vicinissime sponde di quella sottile striscia, eccole: sempre quelle lente, diverse, che mi hanno spinto ad aprire questo topic.

Per fare una differenza rispetto a quelle "solite" (come le ho chiamate nel primo post): ad un livello di sensazione molto intimo, è come se quelle "solite" rappresentassero una rottura, una discontinuità rispetto allo stato normale delle cose, rispetto al secondo prima in cui arrivano.
Queste di cui parlo, invece, è come se fossero la normalità per la vita (lo so che è strana come espressione, non me ne viene una migliore): come se fossero sempre "lì", ma solo ad un certo momento io riuscissi a percepirle.

Forse ho un modo per spiegare quello che intendo.
E' come se ci fossero due stanze: una in cui ci troviamo normalmente e una, adiacente, in cui ci rechiamo solo a volte. La stanza in cui ci troviamo normalmente ha la luce spenta ed è tutto buio, mentre l'altra ha la luce accesa.
Percepire il primo tipo di vibrazioni, quelle che sembrano essere diffusamente descritte nel forum, equivale a passare bruscamente dalla prima stanza, quella buia, alla seconda illuminata: è un cambiamento forte e tale cambiamento è ben visibile, il passaggio stanza buia/stanza illuminata segna una rottura, un cambiamento ben percepibile non solo nella luminosità ma anche nell'ambiente.

Percepire queste diverse vibrazioni di cui parlo, invece, equivale ad accendere la luce nella stanza base, quella in cui ci troviamo normalmente: il "percepire le vibrazioni" equivale a "vedere grazie alla luce", solo che stavolta nulla è realmente cambiato. L'accensione della luce ci fa solamente vedere ciò che già c'era intorno a noi, non c'è discontinuità ma solo percezione in più.




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."