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la mamma è sempre la mamma (tratto dal mio diario)

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    cassandra77
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    00 27/10/2013 11:47
    "Ecco sarà che la mamma è sempre la mamma
    ma devo dire che lei è la persona che ha percepito più di tutte le altre il mio cambiamento (considerate che ci vediamo per poco più di 48 ore ogni 45 giorni e che ci sentiamo 1 o al max 2 volte a settimana e quindi non è decisamente una madre/amica) e di conseguenza non solo negli ultimi due anni m'ha lasciata più tranquilla (senza dire frasi del tipo "di la verità tu credi a satana!tu non credi più a gesù"! siate indulgenti, è una donna vecchio stampo a cui hanno endovenato la cultura cattolica [SM=g27823] ).
    Io credo abbia capito e visto una serenità maggiore in me, ma non escludo la possibilità che la mia stratega mi faccia rapire da un nugolo di preti per farmi esorcizzare, con lui in testa
    esorcista


    che poi, volendo, ci sarebbe da riflettere sul collegamento madre figlio, effettivamente c'è da supporre che avendo in noi delle cellule che sono state create da lei e in lei anche se siamo fuori della placenta e il cordone è stato tagliato, quanto forte è quel legame per cui loro possono sentire i nostri cambiamenti?
    cioè se noi siamo in grado di sentirci a distanza nei nostri piccoli esperimenti del laboratorio, quanto più fortemente colei che c'ha dato la vita può percepire la nostra energia ed il suo mutare?intendo proprio a livello cellulare!
    quasi quasi questa ultima parte la butto in un topic a parte così ne parliamo...

    "
    Cassandra Cassie


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    ElPaiche
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    00 27/10/2013 12:35
    cassandra77, 27/10/2013 11:47:

    "Ecco
    che poi, volendo, ci sarebbe da riflettere sul collegamento madre figlio, effettivamente c'è da supporre che avendo in noi delle cellule che sono state create da lei e in lei anche se siamo fuori della placenta e il cordone è stato tagliato, quanto forte è quel legame per cui loro possono sentire i nostri cambiamenti?
    cioè se noi siamo in grado di sentirci a distanza nei nostri piccoli esperimenti del laboratorio, quanto più fortemente colei che c'ha dato la vita può percepire la nostra energia ed il suo mutare?intendo proprio a livello cellulare!
    quasi quasi questa ultima parte la butto in un topic a parte così ne parliamo...

    "


    Dopo aver letto questo post penserai: "Arieccolo con la quantistica! che due p...e!!!".
    [SM=g27822]
    allora anticipatamente ti dico: "Quando ne avrai tempo e voglia, giusto per curiosità, prova a dare lettura a questo blog/articolo che parla della lunghezza d'onda. Ok?"

    Ciao e buona domenica a te e a tutti.
    [SM=g27823]









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    cassandra77
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    00 27/10/2013 23:30

    ciao Elpa!
    intanto posso dirti che fisica quantistica e la (comunemente detta) Magia hanno molto in comune, e quindi l'argomento non mi è nuovo del tutto [SM=g27828]

    devo dire che l'articolo che hai segnalato è molto interessante ed in buona parte rientra nella risposta che m'ero data già da sola, inoltre la ricerca che hanno fatto dimostra che chi ha dei legami di sangue, di amicizia o di amore riesce ad essere sulla stessa linea d'onda.
    Ed ora nasce spontanea un'altra domanda (pensavate di scamparvela così [SM=g10723] )
    possono, persone distanti fra loro e che non si sono mai incontrate fisicamente, riuscire a comunicare, a sentirsi?
    per me è una domanda retorica, nel senso che io sono convinta che sia possibile, vedi anche gli esperimenti fatti nel laboratorio, e devo dire che il link che hai inserito (per quanto mi riguarda) in qualche modo ne contiene la prova,
    questo è il primo grafico, quello sperimentato su due persone che hanno meditato insieme prima di essere messe in due camere diverse e monitorate



    ecco, quello che mostra questo grafico è quello che secondo me succede durante gli esperimenti quando ci muoviamo tutti con uno stesso fine (ovvero con gli invii energetici, soprattutto in quelli fatti in privato, perché ovviamente essere in 2/3 non è come essere in 5 o più).
    Ovviamente non possono essere coincidenti le linee del grafico perché i due soggetti sono diversi (non hanno lo stesso background di vita e conoscenze), e quindi saranno simili ma non identici.

    Il secondo grafico



    presenta linee completamente diverse, che però hanno dei punti di intersezione, e di conseguenza mi sentirei di supporre che una seppur minima comunicazione fra i soggetti in questione c'è stato.
    (c'è un grafico qui, non è che le intersezioni me le sto inventando, i due grafici potevano non toccarsi mai!
    chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in roulotte [SM=g10723] [SM=g10314] )

    un estratto dall'articolo
    "Secondo Marilyn Schlitz, vicepresidente per la ricerca e la cultura presso l’Institute of Noetic Sciences in California, gli altri componenti chiave della comunicazione non locale sono la motivazione e la convinzione che tale comunicazione possa effettivamente avvenire"


    ma prima di continuare, io vorrei capire come la pensate voi, qual'è la vostra personale idea?
    E mi piacerebbe sapere se pensate che, nel caso della madre e del figlio, il legame possa essere ad un livello più "elevato"/viscerale proprio in virtù del fatto di condividere non solo dna ma anche gestazione?

    uffffff ma le mamme del forum che fine hanno fatto????
    quasi quasi provo a vedere se riesco ad inserirmi sulla loro frequenza e se riesco a portarne qualcuna qua!
    MOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOONNNNNNDDDDDDDDDD
    HELENNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
    RAMEEEEEEEETTTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    [SM=g10998] bambolina per l'ultima devi aiutarmi
    MAILAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA



    ps stavo pensando che forse dovremmo spostare questa discussione nella sezione laboratorio visto che in realtà è un argomento che di la abbiamo in qualche modo trattato!
    Acrux, moderatori, che dite?
    Eventualmente potete cambiargli il titolo anche con uno più consono, stamattina scrivevo di fretta e c'ho messo la prima cosa che m'è venuta in mente! [SM=g27837]



    Cassandra Cassie


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    00 28/10/2013 10:13
    cassandra77, 27/10/2013 23:30:


    [SM=g10998] bambolina per l'ultima devi aiutarmi
    MAILAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA



    Lascia stare, ci sono delle giornate in cui mi viene in mente e non me la riesco a togliere dalla testa! Quanto vorrei che tornasse...ma tanto prima o poi la vado a conoscere!!


    possono, persone distanti fra loro e che non si sono mai incontrate fisicamente, riuscire a comunicare, a sentirsi?



    Io credo che ciò sia possibile, ma non saprei dire con certezza se mi sia mai capitato di sentire o di farmi sentire...o non ho "prove", o le reputo coincidenze, oppure ancora sul momento me ne convinco e poi mi dico che forse era solo la speranza che fosse successo davvero qualcosa ad illudermi.
    Certo è che ci sono momenti proprio strani...momenti in cui non scegli volontariamente di pensare a qualcuno, anzi, non è nemmeno tanto il pensiero...è più come un incontro, che avviene chissà dove, e ti senti stranito. Continui a fare ciò che stai facendo, ne sei anche cosciente, ma la tua mente è altrove...e ti senti eccitato ed emozionato senza motivo, ma anche calmo e sereno, come se la vicinanza che senti (impossibile spiegare a parole l'atto del "sentire") fosse quasi "calda" e reale.
    Ecco, quelli per me sono momenti magici. Non saprei dire se sono incontri di pensieri o se è solo una particolare condizione che si instaura nella nostra mente. A volte durante quei momenti capita anche qualcosa, ma io nel dubbio mi dico razionalmente che è una coincidenza...anche se dentro di me una piccola parte è felice nel pensare che non sia così [SM=g27823]

    Per quanto riguarda il legame madre-figlio, finora non mi è successo mai nulla del genere...penso che il legame di sangue sia forte e speciale, ma il "legame" che si sente di più credo sia quello che trascende il tempo e la vita così come la conosciamo qui e ora...
    [Modificato da Sisil88 28/10/2013 10:23]
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    Azahar
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    00 06/11/2013 10:32
    Sono di fretta, ma non resisto a questo post...meriterebbe molta attenzione...
    Provo a rispondere secondo la mia piccola esperienza..
    Sono sicura che tutti gli esseri umani affinando la propria percezione possano arrivare a sentire chiunque in qualsiasi parte del mondo in modo assolutamente nitido e "reale"...ma ovviamente e' uno scenario un po' lungimirante..:)
    Quello che invece è' magari più alla nostra portata e' "tendere le orecchie" per ascoltare anime che per vari motivi ci sono affini ed incontriamo nel nostro percorso.
    Ogni incontro di anime affini non è' mai casuale, ma potenzialmente porta alla crescita di queste, anche seguendo percorsi che non ci sono del tutto chiari subito.
    Nel caso di una madre con i figli e' intuibile che ogni madre e' quella giusta per la crescita spirituale del proprio figlio, ma anche VICEVERSA.
    Mio figlio grande e' sempre stato per me uno specchio, ma fino a quando non è' iniziato il mio percorso di "riscoperta", non mi sono resa conto del significato profondo di questo.
    Solo di recente il nostro legame ( nel senso più spirituale del termine) inizia ad essermi più chiaro, e così anche la nostra comunicazione avviene a livelli che mi sorprendono ( guardate il mio post " piccole esperienze" :) )
    Per quanto riguarda la comunicazione energetica tra perfetti sconosciuti, ho avuto esperienza diretta e potente di questo.
    Per quello che può valere la mia testimonianza vi dico che ho la certezza che si possa sentire FISICAMENTE una persona distante da noi, di cui non conosciamo quasi niente, e connettersi con lei a livelli inimmaginabili e anche per certi versi spaventosi, se le intenzioni non sono quelle giuste.
    Ci sarebbe molto da dire su questo argomento, ma non vorrei andare OT, e soprattutto forse non dovrei dilungarmi in discorsi che ancora non sono del tutto chiari neanche a me, se non a livello intuitivo.....


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    mistermoog
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    00 06/11/2013 11:23
    Eh sì, capisco che "viaggio astrale" sia più bello di "non località", però io ho sempre preferito chiamarlo così. Forse perché è proprio l'espressione che fin dall'inizio ho sentito meglio "addosso".
    L'argomento sul forum non è nuovo, basta scrivere "località" nella finestra "cerca" in basso.













    Ah, tutto accade una volta soltanto,
    ma una volta, sì, deve accadere.
    Per valle o monte, per prato o per campo
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    00 06/11/2013 11:30
    Re:
    Azahar, 06/11/2013 10:32:


    Per quanto riguarda la comunicazione energetica tra perfetti sconosciuti, ho avuto esperienza diretta e potente di questo.
    Per quello che può valere la mia testimonianza vi dico che ho la certezza che si possa sentire FISICAMENTE una persona distante da noi, di cui non conosciamo quasi niente, e connettersi con lei a livelli inimmaginabili e anche per certi versi spaventosi, se le intenzioni non sono quelle giuste.


    Ne sono convinto pure io.
    Personalmente non mi spiego come può avvenire una cosa simile.
    Cioè, per chi è del campo è una cosa abbastanza normale credo, per i "comuni mortali" come me, che sanno che queste cose avvengono, ne sono quasi certi insomma, resta però sempre il dubbio di una banale coincidenza.
    Ho letto di qualcuno qui che di "pancia" e di desiderio riusciva a raggiungere persone lontane e una volta raggiunte queste il suo legame con loro restava pure nella realtà di tutti i giorni. Ecco, ora non ricordo bene chi fosse e cos'altro ha scritto però quella "pancia e quel desiderio" mi suona familiare, nel senso che credo sia quello a produrre davvero questa "facoltà", ai più sconosciuta ed inspiegabile.










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    00 06/11/2013 11:37
    Re:
    mistermoog, 06/11/2013 11:23:

    Eh sì, capisco che "viaggio astrale" sia più bello di "non località", però io ho sempre preferito chiamarlo così.



    Mistermoog, io credo che sia nettamente qualcosa di diverso, ma non ti so spiegare perchè.(Ok, ho scritto una cazzata). Appena ho le idee più chiare magari lo scrivo.



    [Modificato da ElPaiche 06/11/2013 11:38]









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    00 06/11/2013 11:52
    Fammi sapere, perché se vuoi te lo spiego io (perché hai la sensazione che sia qualcosa di totalmente diverso). E' proprio la questione più centrale per me in questo forum.
    Secondo me, quello che è inteso erroneamente come viaggio astrale nel senso di oobe è illusorio nella sua percezione di viaggio, distacco. La non località non è fatta soltanto di due che hanno un grafico cerebrale affine. Quella è la punta di un iceberg. La non località è l'inizio per capire la nostra natura. E facciamo a cazzotti con la nostra vera natura tentando di spiegarci di essere singoli che escono da involucri.
    Penso al mare, il mar Mediterraneo, ad esempio. Penso a una gocciolina, e penso a una goccia un po' più grande.
    E penso a una gocciolina che si scinde dalla goccia grande e dice "cazzo quant'è grande qua fuori, c'è da viaggiare a destra e a manca!". Intanto, il mare in quel medesimo istante, lambisce anche la Cina.
    Noi chiamiamo Mediterraneo una cosa che è anche in Cina. Chiamiamo Gocciolina una cosa che è dentro a una Goccia.
    Chiamiamo "viaggio" una cosa che non è.
    D'altronde, perfino noi abbiamo nomi.










    Ah, tutto accade una volta soltanto,
    ma una volta, sì, deve accadere.
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    00 06/11/2013 12:21
    Ora vado a camminare in avanti e indietro in un'altra stanza, sperando di non scavare coi miei passi una fossa troppo profonda, a braccia conserte e con una mano sotto al mento.. iniziando a sviluppare pensieri del tipo: "Io sono in Tibet, a Singapore e qui nel medesimo istante"..
    "Io sono Tibet e Singapore".."Questo nel fisico mondo.. e in quell'altro?"..

    Sai che mi convince (quasi) ciò che hai scritto?..
    Ci devo elaborare.. se mi convinco di questo.. se me ne convinco..

    Scusa, ma non eri tu che una mattina hai raggiunto una "lei" in bagno senza spostarti dal letto ? Per il solo desiderio (non sessuale) di vederla mentre si stava docciando ? C'è chi lo chiamerebbe VA, chi "non località" e chi bilocazione insomma. Spiegamela un pò sta cosa. Ovviamente se eri tu e se hai voglia di farlo.
    Sai perchè? Perchè al desiderio do un'importanza fondamentale ed è su quello che ultimamente sto ragionando.









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    00 06/11/2013 13:54
    La questione della "località e non località" di cui parla Moog non fa parte della mia esperienza perché non ho mai vissuto nulla di questo genere eppure le sue parole corrispondono perfettamente alla mia visione del "chi siamo noi"....o meglio del "chi sono io".

    Anche io ritengo di non essere ciò che "penso" di essere, che il mio confine non sia il mio corpo, i miei pensieri e le mie opinioni, ma ritengo di essere la "coscienza" dove tutto ciò accade....dove IO ...la goccia separata dal mare...compie il suo tratto di strada, nella consapevolezza di ESSERE il mare, ma che in quanto IO è destinata a cessare, con la morte, la sua (illusoria) identità separata.

    Ogni "goccia" sperimenta i suoi concetti di LIMITE...che sono del tutto personali e per questo, Moog, ho l'impressione che quando tu parli della TUA esperienza di non località, che implica un vissuto del limite/spaziosità molto particolare, difficilmente puoi essere capito.

    Per me, questa consapevolezza di cui parlo, passa attraverso i simboli...perché questa è la MIA via personale e per questo, difficilmente comunicabile e condivisibile, ma è grazie ai simboli che ho visto come chi fa parte della mia vita e le esperienze della mia vita sono ME...non c'è una reale separazione...sono imprescindibili e per tornare all'argomento....quindi certamente i mii figli non possono che riflettere continuamente parti di me....i loro problemi, le loro difficoltà sono come fili invisibili che uniscono il mio passato con il loro presente.

    lara




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    00 06/11/2013 13:54
    La questione della "località e non località" di cui parla Moog non fa parte della mia esperienza perché non ho mai vissuto nulla di questo genere eppure le sue parole corrispondono perfettamente alla mia visione del "chi siamo noi"....o meglio del "chi sono io".

    Anche io ritengo di non essere ciò che "penso" di essere, che il mio confine non sia il mio corpo, i miei pensieri e le mie opinioni, ma ritengo di essere la "coscienza" dove tutto ciò accade....dove IO ...la goccia separata dal mare...compie il suo tratto di strada, nella consapevolezza di ESSERE il mare, ma che in quanto IO è destinata a cessare, con la morte, la sua (illusoria) identità separata.

    Ogni "goccia" sperimenta i suoi concetti di LIMITE...che sono del tutto personali e per questo, Moog, ho l'impressione che quando tu parli della TUA esperienza di non località, che implica un vissuto del limite/spaziosità molto particolare, difficilmente puoi essere capito.

    Per me, questa consapevolezza di cui parlo, passa attraverso i simboli...perché questa è la MIA via personale e per questo, difficilmente comunicabile e condivisibile, ma è grazie ai simboli che ho visto come chi fa parte della mia vita e le esperienze della mia vita sono ME...non c'è una reale separazione...sono imprescindibili e per tornare all'argomento....quindi certamente i miei figli non possono che riflettere continuamente parti di me....i loro problemi, le loro difficoltà sono come fili invisibili che uniscono il mio passato con il loro presente.

    lara


    [Modificato da l@r@_ 06/11/2013 13:57]


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    00 06/11/2013 15:13
    Re:
    mistermoog, 06/11/2013 11:23:


    L'argomento sul forum non è nuovo, basta scrivere "località" nella finestra "cerca" in basso.




    Concedetemi un piccolo OT...

    Quando leggo un messaggio, la maggior parte delle volte scaturisce un ragionamento, un pensiero, qualcosa che avviene coscientemente...con te no, ho sensazioni.
    Il leggere diventa solo un mezzo per "sentire"...che non è capire, anzi, la maggior parte delle volte capisco poco niente, specie se si tratta di esperienze vissute. Eppure questa "sensazione" delle volte è così piena che ho l'impressione che sia tutto lì, tutto ciò che c'è da sapere e da conoscere, è tutto in quella sensazione.
    Non sono parole, non sono pensieri, non è nulla di definibile...ci provo qualche volta (ehm spesso), ma è come voler afferrare qualcosa che non è fatto di "materia".

    Ho voluto scriverlo qui e spero non vi dispiaccia...

    Buon proseguimento.
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    00 06/11/2013 15:53
    Re:
    mistermoog, 06/11/2013 11:52:

    Fammi sapere, perché se vuoi te lo spiego io (perché hai la sensazione che sia qualcosa di totalmente diverso). E' proprio la questione più centrale per me in questo forum.
    Secondo me, quello che è inteso erroneamente come viaggio astrale nel senso di oobe è illusorio nella sua percezione di viaggio, distacco. La non località non è fatta soltanto di due che hanno un grafico cerebrale affine. Quella è la punta di un iceberg. La non località è l'inizio per capire la nostra natura. E facciamo a cazzotti con la nostra vera natura tentando di spiegarci di essere singoli che escono da involucri.
    Penso al mare, il mar Mediterraneo, ad esempio. Penso a una gocciolina, e penso a una goccia un po' più grande.
    E penso a una gocciolina che si scinde dalla goccia grande e dice "cazzo quant'è grande qua fuori, c'è da viaggiare a destra e a manca!". Intanto, il mare in quel medesimo istante, lambisce anche la Cina.
    Noi chiamiamo Mediterraneo una cosa che è anche in Cina. Chiamiamo Gocciolina una cosa che è dentro a una Goccia.
    Chiamiamo "viaggio" una cosa che non è.
    D'altronde, perfino noi abbiamo nomi.




    non puoi capire quanto ora sappia perfettamente quello che intendi, e non gongolare, ma hai perfettamente ragione!!! [SM=g27823]

    @Lara io credo che tutti i nostri percorsi personali portino ad arrivare alle conclusioni di Moog, è un po come quella vecchia storia che tutte le strade portano a Roma.

    @Azahar hai decisamente centrato il mio punto di domanda!grazie [SM=g27823]





    Cassandra Cassie


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    00 06/11/2013 15:55
    Re: Re:
    Sisil88, 06/11/2013 15:13:



    Concedetemi un piccolo OT...

    Eppure questa "sensazione" delle volte è così piena che ho l'impressione che sia tutto lì, tutto ciò che c'è da sapere e da conoscere, è tutto in quella sensazione.
    Non sono parole, non sono pensieri, non è nulla di definibile...ci provo qualche volta (ehm spesso), ma è come voler afferrare qualcosa che non è fatto di "materia".

    Ho voluto scriverlo qui e spero non vi dispiaccia...

    Buon proseguimento.



    tesoro non sei per nulla OT
    :*



    Cassandra Cassie


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    00 06/11/2013 16:16
    Sarebbe un grave errore considerare conclusioni quelle di mm o usarle come benché minimo riferimento...
    Sono sicuro che ci siano altri modi per descrivere anche meglio quello che con molti limiti faccio io.
    D'altro canto, io rinnego ogni mia parola immantinente! In altri topic io elogio l'ego (ve ne sarete accorti), amo e odio l'individuo più di ogni altra cosa. Amo tutto ciò che è attimo, ciò che è materia, ciò che è odore o mera emozione. Non parliamo dei ricordi, oppure di quella sensazione assurda che provo spesso: nostalgia per qualcosa di mai vissuto ma terribilmente, assolutamente preciso e collocato.
    Basta una musica, ad esempio. Io non ci sono mai stato così a nord, ma quando ascolto questo ma anche tanti altri brani "freddi" mi si scava dentro lo stomaco e arriva una terribile meravigliosa malinconia.



    Quindi, altro che storie, mi contraddico eccome. La mia vita è una costante contraddizione tra sacro e profano.
    Direi anche tra sesso e castità, ma quella è un'altra storia
















    Ah, tutto accade una volta soltanto,
    ma una volta, sì, deve accadere.
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    00 06/11/2013 16:32


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    00 06/11/2013 16:40
    Re: Re:
    cassandra77, 06/11/2013 15:53:




    @Azahar hai decisamente centrato il mio punto di domanda!grazie [SM=g27823]






    Ma grazie a te per lo spunto così bello!! Mi fa piacere che ti sia arrivato qualcosa di quello che ho scritto, ho sempre paura di fare pasticci con le parole [SM=x431228]
    E grazie a mistermoog per un' esposizione così limpida e ispirata ;)
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    00 06/11/2013 16:43
    Seeee figurati se faccio un errore del genere!

    E' una sensazione completa in quel momento, totalizzante, bella...non so come definirla. Ciò non significa certo che considero le tue parole oro colato! Però mi piace come arriva ciò che dici, ecco, mettiamola semplicemente così.

    mistermoog, 06/11/2013 16:16:


    Quindi, altro che storie, mi contraddico eccome. La mia vita è una costante contraddizione tra sacro e profano.
    Direi anche tra sesso e castità, ma quella è un'altra storia




    Non c'è nulla di male in questo. Anzi, a dir il vero, è una cosa che ritrovo molto anche in me...
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    00 06/11/2013 17:22
    Re:
    mistermoog, 06/11/2013 16:16:

    Sarebbe un grave errore considerare conclusioni quelle di mm o usarle come benché minimo riferimento...
    Sono sicuro che ci siano altri modi per descrivere anche meglio quello che con molti limiti faccio io.
    D'altro canto, io rinnego ogni mia parola immantinente! In altri topic io elogio l'ego (ve ne sarete accorti), amo e odio l'individuo più di ogni altra cosa. Amo tutto ciò che è attimo, ciò che è materia, ciò che è odore o mera emozione.



    Ogni affermazione umana può esprimere sempre e soltanto un aspetto della verità, per descrivere tutta la verità occorre sempre il polo opposto. In questo modo, qualunque cosa si dica sulla realtà è un paradosso. La lingua umana non può fornire espressioni univoche sulla verità. Se a una formulazione manca il paradosso è in ogni caso incompleta e comprende soltanto un aspetto parziale. Questo fatto è stato fatale al tentativo scientifico di ottenere asserzioni univoche e non contraddittorie e male ha fatto a chi ha sorriso delle formulazioni contraddittorie delle antiche discipline di sapienza, come per esempio il Tao o gli alchimisti......

    Tratto da "Malattia e destino"...

    lara [SM=g27823]
    [Modificato da l@r@_ 06/11/2013 17:24]


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    00 06/11/2013 18:22
    Brava l@r@!
    Ora che il sig. Mistermoog mi aveva quasi convinto mi tocca ripartire daccapo..
    sgrunt!

    [SM=g27828]

    Cioè, da una parte comprendo cosa dice e ne capisco il significato e sono in accordo, ma da un altro punto di vista, in base a mie esperienze personali, per quello che ho provato, sentito e sperimentato potrebbe anche essere l'inverso. Mi spiego.
    Questo è quello che dice lui. (che poi cambi idea ogni due minuti non importa, non fa testo. Nel senso che quello che dirà tra due minuti o tra cinque giorni porterà ad altri ragionamenti, normale che sia. Quindi per il momento parto da qui.)
    mistermoog, 06/11/2013 11:52:


    E' proprio la questione più centrale per me in questo forum.
    Secondo me, quello che è inteso erroneamente come viaggio astrale nel senso di oobe è illusorio nella sua percezione di viaggio, distacco. La non località non è fatta soltanto di due che hanno un grafico cerebrale affine. Quella è la punta di un iceberg. La non località è l'inizio per capire la nostra natura.


    Credo di avere fatto tutte e tre queste esperienze. Dico credo perchè appunto come dicevo non ne sono poi tanto sicuro. Ad esserlo non mi porrei cosi tante domande. La punta dell'iceberg potrebbero essere anche le tre cose messe insieme ad esempio.
    Ma la punta dell'iceberg di che cosa? Stop.

    Ma se fosse come dice lui.. e cioè che la non località è "l'inizio per capire la nostra natura" ..perchè non potrebbe esserlo un Viaggio astrale o Oobe oppure questa mente che ne raggiunge un'altra in un grafico cerebrale affine?
    Non sono domande rivolte a Mistermoog.
    L'unica domanda che vorrei fare lui è chiedergli se ha fatto un viaggio astrale per come viene inteso.
    Glielo chiederei perchè a me pare che, avendo sperimentato questo e quell'altro, non li trovo assolutamente uguali ed in più me ne guarderei bene dal dare più importanza all'uno piuttosto che a quell'altro.

    Non sono certezze le mie, sia chiaro.














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    La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore.

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    [SM=g27828]