paralisi notturna

premetto che sono arrivato a questo forum per caso.
Non sono più un giovanotto (62 anni suonati)e voglio raccontarvi una mia esperienza alla quale non so dare spiegazioni, visto che anche il medico curante ha glissato con un "forse hai scaricato un eccesso di stress".
Diversi anni anni fà (almeno 15) per un periodo di tempo non inferiore a due mesi, nel bel mezzo della notte, mentre dormivo, mi sentivo progressivamente aumentare la pressione in tutto il corpo fino a che ero convinto che la testa mi dovesse scoppiare. Nel mentre il dolore e la pressione aumentava cercavo di chiede aiuto a mia moglie che dormiva a pochi centimetri da me , ma non riuscivo nè a parlare nè a muovere un solo muscolo. Al culmine del dolore mi svegliavo e tutto tornava normale.
In quel periodo , visto che il fenomeno si ripeteva quasi tutte le sere, avendo memorizzato che prima o poi sarebbe passato, aspettavo con ansia il culmine del dolere sapendo che a quel punto mi sarei svegliato e il tutto sarebbe passato.
Dopo un paio di mesi non mi è successo più niente e da allora non si è mai più ripetuto.
Può questo fenomeno essere qualcosa di simile alla preparazione ad un viaggio astrale inconscio?
Vi sareo grato di una qialche risposta

ciao...come hai scritto nel titolo, potrebbero essere state paralisi notturne, anzi ti sposto la discussione nella sezione delle paralisi.... strano però le sensazioni di dolore anche se quelle potrebbero esser state suggestioni indotte dal cervello per velare la vera esperienza.

@Marben52

Normalmente si hanno paralisi quando ci si sveglia in piena notte perchè il cervello immobilizza il corpo per concederci le azioni che facciamo in sogno.A volte il dolore provato in sogno lo si trasporta anche al risveglio, nei primi secondi o minuti di quest'ultimo. Ad esempio, quando ci si prende un cazzotto all'interno di un sogno al risveglio sarà facile che per un attimo si abbia la netta senzazione di sentire quel dolore. Lo svegliarsi in piena notte a causa di una forte emicrania, sensazione di sprofondamento o altro avviene per svariati motivi tra i quali appunto l'accumulo di stress, ma potrebbe essere altro. Nel tuo caso, se ho capito bene, nessuna patologia ma solo robetta di passaggio, fortunatamente per te. Quel dolore che dici di avere provato, se passeggero, è qualcosa di veramente strano se provato per due mesi interi. Credo che l'ipotesi di acronimo può starci se vissuta una, due volte ma non per un lungo periodo e non ci sta nemmeno la mia quando ho scritto qui sopra del dolore da sogno a risveglio perchè trovo impossibile prendere cazzotti per due mesi interi nei sogni, a meno che tu nei sogni non te le vada sempre a cercare.

Quello che ti voglio dire in definitiva è che la preparazione ad un viaggio conscio o inconscio difficilmente provoca dolore, piuttosto a volte, per quel che ho letto e provato, provoca alcuni fastidi e paura del distacco, questo in generale. Credo che il doc abbia glissato nell'attesa che queste sensazioni si riproponessero. Forse poi avrebbe approfondito meglio il tuo caso, forse.

Ciao Marben, benvenuto
Secondo la mia esperienza, le famigerate paralisi sono un fatto naturalissimo. Anche gli svariati modi di interpretare il cosiddetto viaggio astrale lo è. Talvolta, una certa concezione delle paralisi e un'altrettanta "certa" concezione dei viaggi astrali mette in relazione queste due esperienze. Diciamo che, il raccontino classico identifica nella paralisi uno stato preparatorio alla presa di coscienza di una dissociazione dal corpo e la conseguente separazione da esso per mezzo di un atto di volontà. Io sono di un'altra opinione. Ma la mia stessa opinione, per quello che vale, contempla il fatto che quanto qui sopra detto sia un ambiente creato da una coscienza che forma e concreta l'esperienza tramutandola in qualcosa che può definirsi relativamente reale. D'altronde, ci sono buone probabilità che la stessa realtà, o ciò che noi intendiamo come tale, sia qualcosa di relativo, o meglio, soggettivo.
Spero di essere stato chiaro.

..."ambiente creato da una coscienza che forma e concreta l'esperienza tramutandola in qualcosa che può definirsi relativamente reale."
Creazione, coscienza, forma, concretazione, tramutazione, qualche spiegazione, si, sarebbe gradita :-)

In realtà non ho detto un particolare: per diversi anni nel sogno ho volato. Come gli uccelli, agitando in fretta le braccia come ali, prima lentamente poi, dopo aver preso confidenza, sempre più in alto e sempre più lontano da casa mia, in posti che non conoscevo.
Ecco cosa in realtà mi spinto a postare.
Ovviamente io mi faccio solo delle domande e propongo le mie sperienze.
Grazie a tutti per i vostri pareri.
Io, francamente, credo che il sogno di volare sia comune a tutti gli uomini in tutti i continenti, il fatto strano è che , successivamente, sono comparse quelle paralisi totali e molto dolore. Poi è scomparso tutto, le paralisi e da allora non ho più sognato di volare.
E questo penso che sia tutto.

simojlbne, 07/01/2013 09:16:

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..."ambiente creato da una coscienza che forma e concreta l'esperienza tramutandola in qualcosa che può definirsi relativamente reale."
Creazione, coscienza, forma, concretazione, tramutazione, qualche spiegazione, si, sarebbe gradita :-)

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Un esempio estremo e, se vogliamo, controverso: le stigmate di Padre Pio & affini. Dando per buona la buona fede di questo cavaliere Jedi, la sua coscienza formava e rendeva palpabili le sue ferite. Reali in quanto ferite, meno, forse, in quanto a esperienza mistica assoluta che possa insignirlo di un qualche ruolo diverso da bassa cultura pagano-religiosa. Quindi, i viaggi astrali, reali, sì, in termini di esperienza, ma da vedere cosa .
Spero di essere stato un po' più chiaro