Ciao ragazzi è tanto che non apro un topic un po' più "mistico" ma da un po' sto riflettendo su una questione e desideravo uno scambio di opinioni con voi, per capire se a qualcuno succede una roba simile.
Da sempre mi succede in alcune occasioni di avere delle piccole intuizioni riguardo ai luoghi che entreranno a far parte della mia vita, di lì a poco, in modo abbbastanza rilevante.
Non è da molto però che ho preso coscienza di questa sensazione e mi sto accorgendo sempre più spesso quanto qualcosa di concreto ci sia dietro.
L'intuizione si manifesta come una sorta di flash emotivo che fotografa e immortala il luogo in cui mi trovo in un preciso istante e lo proietta all'interno della mia mente in una sensazione di futuro.
Un futuro non "possibile" ma...inevitabile.
Questa constatazione, che un po' mi spaventa, è il risultato degli ultimi eventi che ho verificato rispetto a questa faccenda.
La prima volta che presi coscienza di questa sensazione fu nell'ormai lontano 2004.
Mi ero appena diplomata in Belle Arti e una settimana dopo la discussione della tesi decisi di cercarmi un lavoretto qualunque nell'attesa di trovare qualcosa di attinente ai miei studi.
Tramite una conoscente mi fu consigliato di provare a propormi in un call center dove facevano vendita di diversi prodotti.
Non ero entusiasta all'idea, anzi era veramente l'ultima cosa che avrei voluto fare, ma giusto per non stare a casa e per curiosità provai a fare un colloquio.
Ricordo ancora la sensazione appena entrai nell'atrio degli uffici. L'immagine di quell'atrio mi si stampò nella testa e una strana scarica mi tuonò nell'anima. In qualche modo sentii che avrei attraversato quell'ingresso molte altre volte.
Cacciai quel pensiero, impossibile mi dissi, io non volevo fare quel lavoro ero lì quasi per caso.
Feci il colloquoi e andò bene, con un certo stupore il lavoro sembrava ben organizzato e serio e pensai che in fondo potevo provare tanto per guadagnare due soldi, ma non sarei rimasta lì per più di un mese. Certamente, non avrei potuto resistere di più in un call center!
Lavorai lì dentro per 8 mesi.
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In altre situazioni mi capitò qualcosa di simile, come quando 2 anni fa cercai un'altro negozio di arredamento dove lavorare. Sentii di nuovo quel flash alla vista di una specifica postazione vuota e di una sedia. Mi ci vidi seduta sopra e così fu.
Di recente invece mi è successo con l'Accademia di Shiatsu che sto frequentando. Ebbi quella sensazione il giorno che mi recai nella scuola per chiedere informazione, anche in questo caso circa due anni fa. Entrai in questo antico palazzo del centro storico.
Iniziai a salire i larghi e bassi gradini di questo importante edificio e osservando i soffitti, le pareti e concentrando l'attenzione sui miei passi mi portai dietro quel sentore di futuro per tutti i 5 faticosissimi piani di quel palazzo. Sentivo chiaramente che avrei percorso quelle scale tante e tante volte. Forse perché lo volevo pensai...sì doveva essere così, semplicemente la mia volontà, ecco il perché di quel pensiero, anche se... Ma poi capitò qualcosa di diverso. Per questione complesse che non sto qui a spiegare decisi di non iscrivermi e trovai un'altra scuola nella quale iniziai il mio percorso.
La primavera scorsa decisi così di frequentare il primo livello amatoriale altrove e mi trovai
abbastanza bene, valutando anche la possibilità di iscrivermi a quelli successivi. Ogni tanto però ripensavo all'Accademia e alle diversa organizzazione della scuola che per certi aspetti preferivo e a quella sensazione strana....quella larga scalinata che mi diceva che sarei tornata laggiù.
Ma perché mai avrei dovuto ricominciare il percorso da un'altra parte? Sicuramente quel sentore era sbagliato.
Ho passato alcuni mesi a valutare tutto il valutabile.
Costi, programmi di studio, numero di ore da fare e assenze accettabili, organizzazione delle lezioni, voci di tizio e caio su quella o quell'altra scuola. E alla fine, pur considerando che l'Accademia mi porta una serie di "casini" legati alla frequentazione nei week-end, considerando che io lavoro al sabato, ho ricominciato le lezioni da capo e la sto frequentando con grande soddisfazione.
Qui mi trovo
molto bene e ogni volta che faccio quelle scale sento dentro di me che le farò per molto e molto tempo.
Questa domenica mentre le facevo non ho potuto non ripensare a tutte le volte che questa strana esperienza si è affacciata nella mia vita e a tutte le riflessioni che questo comporta.
Sono davvero io che scelgo?
Io volevo andare in quel call center?
Io volevo alla fine entrare nella scuola A e non nella scuola B?
Oppure c'è qualcosa di assolutamente inevitabile nel futuro di ognuno di noi?
O forse il punto è che semplicemente ...non c'è futuro.
E tutti quelli che dicono che quando arrivano in un posto hanno la sensazione di esserci già stati e si fanno i film sulle vite precedenti, semplicemente non afferrano che il GIA' equivale al SEMPRE.
Oppure è una questione emotiva, ha un senso in relazione a un certo percorso di crescita? Dobbiamo fare quella cosa lì per forza?!
Oppure...oppure...anf...quante domande...
Viene da chiedersi, in ultima analisi...ma che senso ha sbattersi tanto quando è già tutto pronto? Che lo si voglia o no!
[Modificato da Alfea77 10/12/2012 22:49]