Il mio sogno: io non voglio il mio bambino

Ciao a tutti,
è da tanto che non scrivo e voglio scusarmi se riappaio proprio ora che ho bisogno di aiuto. Il fatto è che stanotte ho fatto un sogno orribile e sento l'impellente bisogno di raccontarvelo, perché mi ha letteralmente sconvolto.

Ho sognato di essere incinta, prossima al parto, ma di questo bambino non mi importava niente, mi dimenticavo di averlo in grembo e mi comportavo come se non ci fosse. Ad un certo punto però, qualcuno mi ha parlato di lui, ed ho realizzato che avevo il pancione e che dovevo partorire, ma anche che erano 20 giorni che non lo sentivo scalciare nella mia pancia. CON SOLLIEVO ho pensato che fosse morto ed ho esclamato: "Meglio se è morto, io non lo volevo".

Ok, so che i sogni vanno interpretati, che il bambino che non voglio è qualche cosa che ancora non ho chiara nella mente, ma sono certa che non si tratta di un bambino vero, ma al risveglio ero sconvolta e tuttora lo sono, e sentivo il bisogno di scrivere...

Ciao Ziva!
Ben tornata!
Il sogno lo hai vissuto così male proprio perché probabilmente ha un forte valore simbolico.
Sta a te capire cosa non accetti, fai finta di non vedere e speri che non sia ma...è.
Mi fermerei anche sui quei 20 giorni; potrebbero darti qualche indicazione. Cercala nella tua vita.

Grazie Maila per avermi risposto e per avermi aiutata.
Da quando mi sono svegliata non faccio che pensare al sogno e a come esso possa avere tirato fuori qualcosa della mia vita. Non mi sembra ci sia niente di rilevante... eppure ho letto la tua risposta con le lacrime agli occhi.

Ziva mi spiace, purtroppo alcuni sogni lasciano davvero il segno!Ma magari farli in qualche modo aiuta, chissà...
Il bambino è un qualcosa che è intimamente legato a te, è parte di te, nasce da te...quindi suppongo lo sia anche questo qualcosa che non riesci ad accettare. Il che, penso io, ne può rendere più ardua l'identificazione!Il sogno magari t'ha messo in guardia su qualcosa e te ne ha fatto sentire il peso, ma non ti allarmare troppo...

Ziva83, 05/12/2012 17:18:

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Non mi sembra ci sia niente di rilevante... eppure ho letto la tua risposta con le lacrime agli occhi.

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Ziva,
l' inconscio sa essere saggio, ma è anche come un bambino perché essendo parte di noi senza razionalità, non sa filtrare le emozioni.
Ha un gravosissimo compito, tra l' altro: a lui vengono affidati tutti i nostri ricordi. Tutti, tutti, cosicché possa esserci spazio sufficiente per nuove memorie nel cassetto della coscienza.
Lui non può dimenticare, non può cancellare, deve conservare per forza tutto, anche le cose dolorose.
Tieni in considerazione che lui non registra i fatti così come sono andati con oggettività, ma i fatti così come tu li hai interpretati.
In svariati casi di ipnosi regressiva, si è scoperto che alcuni traumi infantili che poi si trasformano in psicosi e simili, sono degli eventi che in realtà se vissuti da un adulto non hanno nulla di traumatico.
Eppure stanno là, annidati per tutta la nostra vita e se a livello inconscio non sono superati (il compito della coscienza e della razionalità è quello di spiegare e convicere l' inconscio che le cose non sempre sono così come lui le percepisce) vengono registrati così, per come li abbiamo vissuti, anche se passano gli anni e maturiamo.
Può accadere che qualcosa risvegli in noi, o meglio nella nostra parte irrazionale, un dolore, un ricordo, un' emozione passata anche se la coscienza non la ricorda: ecco che arrivano questi sogni il cui significato non riesci a collocarlo nella situazione attuale.
Il fatto che tu mi dica che va tutto bene, ma ti son venute le lacrime agli occhi nel leggere la mia risposta, mi lascia pensare che io abbia toccato qualche tasto dolente di cui non hai memoria e che il tuo inconscio abbia reagito.
Io parlo di conscio e inconscio come parti distaccate, quasi come se li personificassi solo perchè così è più facile spiegarsi, ma ricorda: sono parti di un uno.
E quel "Uno" siamo noi.

Ragazze, vi ringrazio tanto.
Ma non c'è un'emoticon per darvi un bacione???

Bastava andare un po' più indietro nel tempo... da 20 giorni a 20 anni, ed ecco che mi sono ritrovata. Il mio "problema", la parte di me che esiste ma che io ignoro perché sarebbe spaventoso affrontarla. Come ho fatto a non pensarci?
Forse perché l'immagine del figlio mi rimandava a qualcosa di amorevole che sono io, persona mostruosa, a non volere. Ma non è così, è solo qualcosa che esiste perché io esisto.

Ciao Ziva!Mi fa davvero piacere che tu abbia trovato la risposta...a volte basta solo guardare con più attenzione ciò che già si conosce.
Non so perché i sogni, pur parlando attraverso simboli, a volte si discostino così tanto da quello che vogliono realmente significare, come delle eccessive caricature...in ogni caso, son contenta per te

Sisil, grazie :)

Avevo mmaginato che quei 20 giorni, non erano esattamente giorni, Ziva.
Ma ho preferito mettere l' accento su quel numero, girarci attorno col discorso dei traumi (inteso in senso ampio) lontani nel tempo e lasciare che fossi tu da sola ad arrivarci, anche perché io non potevo esserne certa e rischiavo di mandarti fuori strada.
Di solito in un quadro onirico i bambini possono rappresentare le nostre sub-personalità che rinneghiamo e che cacciamo nella profondità dell’inconscio.
Sono davvero contenta di leggere che hai trovato la chiave.

Ti ringrazio Maila,
se ho trovato la chiave, è stato grazie a voi che mi avete aiutata :)