mistermoog, 04/06/2012 23.10:
Ma sto imparando che si può rendere tutto vano se ascolti sempre e solo te stesso. Il nocciolo della questione è non aver paura di esser soli. Non aver paura di ascoltare gli altri sotto questa luce. Forse il vero ascolto sta nello spegnere se stessi, nel non dire necessariamente la propria accavallandosi alla "voce" altrui, non dare per scontato nulla, neppure che siamo tutti "fratelli".
Saggio fratello Moog...
mistermoog, 04/06/2012 23.10:
Gli altri mi hanno insegnato la solitudine. Più ti avvicini agli altri più capisci quanto sei solo al mondo.
A me gli altri hanno aiutato (e aiutano) a capire cosa sono e cosa voglio...in base alle sensazioni che provo quando ascolto qualcosa, allo stato d'animo, al disagio, all'ammirazione, alla noia, ho ricevuto in dono un pezzetto di me...perché l'animo non inganna.
Credo che avvicinarsi agli altri faccia sentire soli quando ci arriva troppa diversità...la percepiamo come qualcosa di estraneo, che non ha nulla a che vedere con noi...ma non è sempre così...basta farci un po' più caso per notare che, anche se il modo di esternare è diverso, ciò che ci scuote dentro è spesso la stessa cosa...
Il fatto è, poi, che ogni esperienza, ogni vita, ogni modo di sentire e sentirsi è diverso...è questo che ci rende unici, ed essere unici significa essere soli...
[Modificato da Sisil88 04/06/2012 23:32]