00 22/05/2012 23:22
e qui casca l'asino [SM=x431248]

non avevo intenzione di inficiare il tuo apporto Maila, volevo solo rimettere la sognatrice su quella che secondo me era la pista giusta, o cmq darle un punto di vista alternativo, ma visto che hai sollevato la polemica, in un'ottica assolutamente costruttiva, mi permetto di analizzare la tua analisi

L’azione di potare/sradicare nei sogni è legata a tutto quello che va eliminato per il benessere del sognatore.

Perchè mai? Come fai a generalizzare? Avevi appena detto che

l’uso che il nostro inconscio fa di essi (i simboli) in ambiente onirico, di solito è soggettivo

Uno può anche essere una testa di kakkio e voler "sradicare" qualcosa di potenzialmente positivo, per immaturità, per limitatezza di vedute, per insufficiente lungimiranza... ed il sogno arriva a proporgli un punto di vista differente, a dirgli "guarda che sei un coglione!" Plausibile no?

"il sognatore" in verità è una moltitudine di personalità. La prospettiva è data solo dalla personalità che in quel momento è dominante. Tutto nel sogno è il sognatore. Ma ciò non toglie (anzi di solito è così) che altre personalità meno dominanti siano più sagge e sappiano qual è la cosa migliore per l'individuo nella sua totalità.
Frequenti sono i sogni in cui si litiga con medici, vigili, capotreni, passanti...

Detto questo, una pianta è una pianta, ovunque. Non acquisisce un altro significato se nasce da un'altra parte. Le sue caratteristiche sono quelle, se non ha particolari connotati (come qua).
Se avesse dovuto sognare
"agenti esterni, innaturali e malsani e sicuramente non parte integrante di un individuo"
avrebbe avuto degli scarafaggi nel braccio, non delle piante. O, al massimo, delle piante innaturali e malsane. Ma lei dice solo piante.
Infatti la pianta sul braccio, di per sè, non provoca dolore o fastidio. Il dolore ed il fastidio li sente cercando di sradicarle. Ed è talmente parte integrante di lei che le radici sono fuse con tendini e vene.

Ma la dicotomia è insita proprio in quello che dici tu Maila, ed è il nucleo del messaggio del sogno: una coscienza "installata", che al momento è parte integrante della sua identità ma che non ha coerenza interna, le provoca preoccupazione e disagio

preoccupatissima ma anche agitata perchè non volevo dirlo a mia madre temendo che potessere darmi la colpa

serve molta attenzione per individuare quali sono le cause e quali gli effetti senza farsi fregare dalle apparenze.

Un sogno del genere lo potrebbe fare, per farti un esempio (che non credo si adatti a P.V.), una ragazza cresciuta in una famiglia bigotta al suo primo ciclo mestruale, o al suo primo rapporto sessuale.
In questo caso escluderei la sfera sessuale perchè le piante, la vegetazione, il verde in generale, indicano in genere qlcsa di diverso dal sesso. Ma solo lei lo può sapere.
Cmq è una cosa naturale, ed in profondità sa che è naturale (per cui le piante), ma la struttura di pensiero esterna che ha influenzato la forma della SUA struttura di pensiero (Gurdjeff la chiama "falsa personalità") la vede come "agenti esterni, innaturali e malsani e sicuramente non parte integrante di un individuo".

Neanche tanto, a dire la verità, perchè non è lei che si sente in colpa: teme che la madre le dia la colpa.

Maila, se rileggi la tua interpretazione del sogno di P.V. ti rendi conto che non dici niente. Una volta appurato che la pianta è una cosa cattiva da sradicare, cosa le consigli di sradicare? Deve capirlo lei? Questo lo sapeva già...
Lo scopo del ricordarsi un sogno è avere un punto di vista diverso da quello della personalità dominante. I problemi non sono più problemi se visti da un altro punto di vista... o da un'altra persona.
L'errore più ricorrente, nell'interpretare un sogno, è prendere le parti del sognatore: in questo modo non gli si da niente di nuovo.

Ribaltamento: la pianta ha ragione d'essere, non la sua preoccupazione nè la sua repulsione.

secondo me
[Modificato da Auriah 23/05/2012 00:21]