Reality check involontario

Salve a tutti.
Sono diversi mesi ceh non scrivo sul forum.
Da quando sono a Milano per lavoro è completamente cambiata la mia giornata tipo, e dato che lavoro tutto il giorno davanti al pc, quando torno a casa in quelle poche occasioni in cui ho un po' di tempo libero, l'ultima cosa di cui ho voglia è rimettermi davanti al pc...
Parallelamente anche io mio, diciamo, "dedicarmi" a sogni e viaggi astrali, ha subito una forte battuta di arresto, e forse questo è alla base di quello che voglio raccontarvi.

Vi scrivo infatti non tanto perchè abbia una questione di cui discutere, ma perchè vorrei condividere con voi un episodio che mi è accaduto qualche notte fa.

Mi ritrovo in un sogno in cui sono a Londra (ci ho vissuto circa 3 mesi un paio di anni fa).
Becco degli italiani e sono a casa loro. Cerco di raggiungere un mio amico che lavora li e poi di contattare una tipa finlandese che conobbi quando ero li e che ora sta studiando li.
Ora, questo per dire che quello che facevo nel sogno è quello ceh probabilmente farei o cercherei di fare se ora andassi realmente a Londra.
Tutto regolare diciamo: nulla di strano o di "oniroco".

Ad un certo punto però succede una cosa particolare. Senza volerlo, senza cercarlo, ne senza impegniarmici, faccio un reality check!
In pratica non ricordo la causa, cosa stessi dicendo o pensado, ma mi ritrovo a cercare di ricordare come fossi arrivato a Londra: non ricordavo di aver preso nessun aereo, ne ricordavo dove fossi il giorno prima... una caosa strana! una cosa che in periodi di "allenamento" sarebbe probabilemtne servita a farmi prendere lucidità e a dedurre dal quel vuoto di memoria (su cui tralaltro riflettevo) che si trattava di un sogno!!
Poi, non riuscendo a ricordare, sono stato riassorbito dal sogno, dalle persone che lo popolavano e dalla nebbia che spesso accompagna queste esperienze.

Al risveglio, ricordando il sogno mi è venuta una lieve forma di rabbia e delusione per aver perso una occasione così.
Ho pasato mesi nel tentativo di ricrdarmi durante il sonno di fare dei reality check, e una volta che lo faccio senza volerlo... non lo uso come tale e mi lascio sfuggire l'occasione!

Vabbè, mi sembrava una cosa curiosa da raccontare.
Vi saluto con l'auspicio di riaffacciarmi con più frequenza (sempre che la cosa non vi dispiaccio )

A presto

bentornato, ci trovi sempre qui.

Platooooooooooooooooooooooooooooo

ma ben trovato!!!!

riguardo alla tua esperienza, di mio, posso solo dirti che è una cosa che mi sta succedendo spesso ultimamente, nel mio caso però si incentra sui passaggi da una "scenografia" ad un'altra, in pratica cambia (da un "secondo" all'altro) il luogo onirico in cui mi trovo, e appena me ne rendo conto cerco di ricostruire come ci sono arrivata!

beh non so se mi sono spiegata (forse no, ma è tutta colpa dell' ) quello che volevo dire, in fin dei conti, è che mi capita qualcosa di simile a questa tua esperienza (ma con modalità diverse!)

vabbè, domani mi rileggo e nel caso cerco di spiegarmi meglio!

Si chiama reality check?Non lo sapevo...
Se non ho capito male, è quando prendi coscienza di qualcosa di strano (tipo, sono a Londra, ma come ci sono arrivato?) e cominci a porti domande?Uhm, anche a me succede spesso, ma vengo sempre risucchiata dal mondo onirico...

Bentornato Platone..!

Sisil88, 01/05/2012 18.52:

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Si chiama reality check?Non lo sapevo...
Se non ho capito male, è quando prendi coscienza di qualcosa di strano (tipo, sono a Londra, ma come ci sono arrivato?) e cominci a porti domande?Uhm, anche a me succede spesso, ma vengo sempre risucchiata dal mondo onirico...

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come ti capisco bambolina!
anche se in realtà quello che succede a me è un po diverso, nel senso che non vengo risucchiata involontariamente nel mondo onirico, ma mi ci "rituffo", nel senso che ho questi reality check (o test di realtà che dir si voglia), e una volta capito che sono nel sogno (in un certo senso) decido di ritornarci completamente dentro, senza prenderne coscienza e quindi (in teoria) passare ad un sogno lucido (che dovrei "pilotare" io), insomma mi abbandono ancora all'inconscio...
credo che la mia sia una specie di "reazione" al fatto che nella vita reale tendo sempre a voler tenere tutto sotto controllo (in particolar modo sul lavoro), ma non voglio che questo succeda anche nella vita onirica...in un certo senso voglio che, la mia vita onirica, rimanga "selvaggia", libera di vagare, magari fra le cose più insensate o le verità sepolte o nella fantasia, nella mia vita onirica voglio che il mio io si senta libero di fare dei voli pindarici favolosi!
e vale anche per gli incubi, ultimamente me ne sono capitati alcuni anche di assurdi, ma ti dirò, pur cosciente di poterne uscire (perché sapevo di essere in un sogno), ho preferito rimanere e lasciarmi vivere quelle sensazione di paura o di dolore


grazie Plato! grazie a questa tua esperienza sono riuscita a mettere un punto anche ad un ragionamento che stavo facendo in questo periodo proprio a proposito dei miei sogni!

Sisil88, 01/05/2012 18.52:

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Si chiama reality check?Non lo sapevo...
Se non ho capito male, è quando prendi coscienza di qualcosa di strano (tipo, sono a Londra, ma come ci sono arrivato?) e cominci a porti domande?Uhm, anche a me succede spesso, ma vengo sempre risucchiata dal mondo onirico...

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Ciao Sisil,
nonostante noto tu abbia una partecipazione molto attiva nel forum, credo che no ci siamo mai incontrati.

Si, si chiamano reality check (o in italiano, come ha fatto notare Cassandra, test di tealtà) e sono dei "controlli" che sercono a rendersi conto di trovarsi in un sogno e di conseguenza diventano un possibile trampolino per la lucidità.
Ce ne sono diversi: quello di chiedersi "come sono arrivato qui?" è uno; ma ne esistono tanti.
Il più semplice (anche se a me non è mai riuscito) è forse quello, apparentemente banale, di guardarsi le mani.
Seguito dal porsi la domanda "sto sognando?".
Oppure si può provare a vedere se si riesce a "infilarsi" un dito nel palo della mano, provare a vedere se si riesce a respirare con bocca chiusa e naso tappato, controllare che gli interruttori della luce funzionino regolarmente, se le scritte su fogli , cartelli o i qudranti degli orologi siano "stabili", ecc
Se cerchi nel forum o sulla rete ne trovi tanti altri.

Cassandra, avevo capito cosa intendevi anche dal tuo primo post.
Comunque dal mio punto di vista, la questione del sogno lucido non è tanto quella di averne il pieno controllo, quanto quella della lucidità in se.
Nelle due brevi esperienze che ho avuto, la percezione dle sogno è stata decisamente superiore e il ricordo dell'esperienza molto più nitida: al risveglio era come essere realmente stato in quel posto, invece di avere in memoria solo una serie di immagini per così dire vuota.
Poi certi, se riuscissi ad avere sogni lucidi con una certa frequenza e con un buon controllo, di sicuro farei tante prove...

Ah certo si, ora ricordo!Le mani e la luce soprattutto...Il fatto è che nei sogni non mi succede spesso di ricordarmi di fare certe cose, non appena mi pongo qualche domanda è come se il sogno mi avvolgesse e riprendo come niente fosse...

si si, molto attiva