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Perche andiamo in astrale?

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    ForsakenLinux
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    00 22/03/2012 17:38
    @Mistermoog: Eh beh, di incertezze me ne porto eccome !
    Tuttavia, sento di poter tralasciare il metro del dubbio per misurare le mie esperienze.
    Perché ? Oltre l'istinto, che ha giocato un ruolo fondamentale nel riconoscimento delle prime, sarà che ci sono cose che ancora non ho detto a tutti.
    Dall'elettroencefaloggramma piatto non si torna, per ora, ma fino al 1960 neanche dall'arresto cardiaco si tornava.

    P.S: Hey, non mi puoi insegnare nulla sulla definizione di cadavere :D

    @Astrok: Non dare mai nulla per scontato ;) Certe cose si intuiscono, non si comprendono, ma prima di tutto le devi intuire.

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    mistermoog
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    00 22/03/2012 17:44
    Ma io, come pensavo anche tu, parlo di morte, come quella del tizio sul treno di Acro. E non di "morte apparente", "mezzo morto", "più di là che di qua", li mortacci...: MORTE punto e basta.










    Ah, tutto accade una volta soltanto,
    ma una volta, sì, deve accadere.
    Per valle o monte, per prato o per campo
    devo svanire, per sempre tacere
    be water my friend

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    ForsakenLinux
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    00 22/03/2012 17:53
    E beh, quando morirò, verrò a casa tua e ti dirò di scrivere sul forum la verità sulla morte. Contento ? :D
    Anche io all'autore del topic parlavo di morte punto e basta, come quella dello scheletro nella mia firma, ma penso che la NDE dia un saggio di questa situazione non trascurabile.
    Questo è il mio punto di vista.

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    Dicson
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    Obino
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    00 05/05/2012 00:48
    Ciao astro. Sono novello nel forum ma è già qualche anno che osservo questi fenomeni e li sperimento sulla mia pelle, per cui rispondo. Non ti conosco ma dalle tue parole è facile dedurre che sono i primi tempi che ti occupi dei cosí detti "VA" (infelice acronimo che piú che altro sembra l'abbreviazione di una popolare parolaccia). Probabilmente tra qualche mese-anno riderai di tutte queste pseudo-aspettative. Infatti sono solo d'intralcio!
    Scusate, io amo partire dalle cose semplici e parlare terra terra. Nei sogni il pensiero logico-lineare cosciente passa in terzo piano. Le persone che sono abituate a pensare con estremo rigore razionale in genere non hanno una grande vita onirica. Fior di ignoranti che hanno ancora a che fare col sillabario mantengono spesso una sensitività molto elevata. L'esempio più lampante sono i bambini, che hanno una razionalità ancora molle ma sognano spontaneamente. Difficile che questi due elementi non siano implicati. I bambini non si pongono domande metafisiche, non spaccano il capello in quattro per distinguere un VA da un sogno lucido, non applicano tecniche meccaniche prima di addormentarsi; semplicemente sognano, con la stessa naturalezza con cui pensano, camminano, mangiano. Anzi, molto spesso non distinguono proprio tra "sogno" e "realtà" tant'è che la percezione è in loro cosí spontanea. La vera impresa non è indurre un VA (ffa... Non ho resistito!), nè di costruire un sistema speculativo coi controcazzi, ma semplicemente tornare bambini. Ovvero ignoranti come capre, ma appunto per questo fluidi nel percepire.
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    Astrock
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    Utente Junior
    00 05/05/2012 14:18
    Re:
    Dicson, 05/05/2012 00.48:

    Ciao astro. Sono novello nel forum ma è già qualche anno che osservo questi fenomeni e li sperimento sulla mia pelle, per cui rispondo. Non ti conosco ma dalle tue parole è facile dedurre che sono i primi tempi che ti occupi dei cosí detti "VA" (infelice acronimo che piú che altro sembra l'abbreviazione di una popolare parolaccia). Probabilmente tra qualche mese-anno riderai di tutte queste pseudo-aspettative. Infatti sono solo d'intralcio!
    Scusate, io amo partire dalle cose semplici e parlare terra terra. Nei sogni il pensiero logico-lineare cosciente passa in terzo piano. Le persone che sono abituate a pensare con estremo rigore razionale in genere non hanno una grande vita onirica. Fior di ignoranti che hanno ancora a che fare col sillabario mantengono spesso una sensitività molto elevata. L'esempio più lampante sono i bambini, che hanno una razionalità ancora molle ma sognano spontaneamente. Difficile che questi due elementi non siano implicati. I bambini non si pongono domande metafisiche, non spaccano il capello in quattro per distinguere un VA da un sogno lucido, non applicano tecniche meccaniche prima di addormentarsi; semplicemente sognano, con la stessa naturalezza con cui pensano, camminano, mangiano. Anzi, molto spesso non distinguono proprio tra "sogno" e "realtà" tant'è che la percezione è in loro cosí spontanea. La vera impresa non è indurre un VA (ffa... Non ho resistito!), nè di costruire un sistema speculativo coi controcazzi, ma semplicemente tornare bambini. Ovvero ignoranti come capre, ma appunto per questo fluidi nel percepire.


    Diciamo che è da un bel po di tempo che mi occupo di questi fenomeni, ma da quest'anno sto tentando un approccio più profondo :)
    Tornare ignorante potrebbe essere autodistruttivo, ora che manco con la laurea puoi trovare lavoro...Sarebbe bello, ma impossibile
    ___________________________________

    La vita è un sonno,
    e la morte il tempo del risveglio,
    l'uomo cammina tra l'uno e l'altro
    come un fantasma.
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    Dicson
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    Utente Junior
    00 06/05/2012 02:21
    Ma guarda, l'università è specializzata nello sfornare grandi ignorantoni ammantati di vesta sapienzali. Forse è per questo che non troviamo lavoro! :) Tra le mura universitarie vedo tanti dottori in meccanica, ma anche tanti analfabeti della vita. Va beh, dai, è un quadro un po' iperbolico, una burletta di uno che l'università la frequenta abitualmente.. Ma un fondo di verità c'è. L'eccesso di lavoro intellertuale logora, spesso fino alla stupidità.
    [Modificato da Dicson 06/05/2012 02:23]
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