a cosa sto pensando in qu, 14/01/2012 23.11:
Ryuroker, 14/01/2012 22.35:
questo è perché, tu, come io, e tutti quanti, ormai viviamo in una realtà basata su questo
su questo cosa, scusa? non ho capito di cosa parli.
e pensare che ci sia altro e quasi impossibile.
anche qui, cos'è altro? Non credi che il problema sia quello di voler raggiungere un qualcosa che non si sa bene cosa sia? Scappare da questa situazione, perché non ci sta bene?
Poi se parti scettico, avendo dei pregiudizi al riguardo è ovvio che fallisci.
Ma se fallisci non significa mica che una cosa non si possa realizzare.
non parto scettico, piuttosto mi chiedo cosa cerco veramente, e se lo stress il conflitto e il caos siano davvero così negativi come ce li propinano. Di conseguenza, se la pace è proprio quello che cerco. Certo, anche fallendo non significa che non si possa arrivare da qualche parte, anzi, direi che il fallimento ha un ruolo importantissimo per quanto riguarda la pratica della meditazione.
Mi sembra lo stesso trucco delle altre religioni organizzate: vieni con noi e ti promettiamo il paradiso, l'illuminazione e così via. Così vai in chiesa, fai parte del gruppo, fai le tue donazioni e la tua testa si riempie di concetti che ti vengono ripetuti alla nausea.
Per quanto riguarda il sito, posso dire solo"ovvio" ovvio che si cerca di accumulare "clienti".
Poi il punto è il perché.
il perché? sarà questo? "L’Università propone tutti i suoi servizi a offerta libera. Si auto sostiene con i contributi volontari di coloro che hanno trovato beneficio personale nei corsi e nelle attività."
Della serie: più siete e più potete donare (denaro).
Alla fine nulla di male, solo che non vedo molta differenza tra centri come questo e i centri dimagranti. Basta che sostituisci "stress" con "grasso" e "pace" con "fisico scolpito", "la bilancia ti sorride" ecc.
Io francamente non cerco questo, quindi non ci andrei.
capisco il tuo pensiero, secondo me, lo stress, il caos è tutto il resto portano esperienza, quindi conoscenza di queste sensazioni.
Il fatto di non volerle fare più ci porta a pensare a cosa vogliamo. Questo a suo volta ci porta a non volere questo per altri.
Secondo me con le religioni è un po diverso, perché le religioni, ti portano ad essere schiavo.
Ti promettono determinate cose,che però si basano sull'appoggio che dai, sull'azione generata da un pensiero che in realtà si basa sulla paura di non arrivare al paradiso, o ad altro.
Quindi l'azione sarà generata dalla paura e non dall'amore.
Se la paura è negativa, perché allora la stessa religione la usa?
Con la religione tu fai qualcosa dicendo solo:no la mia religione non me lo permette.
Ma questo perché?questo perché si ha paura delle conseguenze che la religione ti dice, questa non ti dice di esplorare te stesso, di conoscerti, di essere "dio".
Ti dice solo che se fai questo questo e quest'altro dio ti fa arrivare qui, se non succede o fai altro allora vai dall'altra parte.
Quindi ti fa essere "schiavo" e non più libero.
Non ti fa crescere.
Non ti fa pensare veramente alle conseguenze di queste azioni sugli altri, ma quelle che porteranno a te.Poi usiamo la scusante degli altri per noi stessi.
Neanche a me piace la religione il problema sta solo con quali pensieri veramente genera davvero i concetti di bene e male e sulle conseguenze di questi.
se non vogliamo il controllo, ma vogliamo la libertà, se non vogliamo il male, che secondo il mio parere molte volte viene azionato dalla paura. Perché dalla paura? io se davvero penso, al male che ho fatto, ad altre persone, penso a cosa lo abbia generato.
la paura.
Il fatto di allontanare qualcuno, per aver paura di essere visti, con tale persona e di essere considerato "strano" o qualsiasi altra cosa.ANCORA PAURA. tutto basato sulla paura, e quindi sul controllo.
Quello però azionato nei momenti di "sconfitta" nell'essere stati peggiori di qualcun'altro..mmm quello per il momento non trovo la vera motivazione.
Qualcuno pensa di conoscerla per caso?