vedere altre realtà

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FedeFedora
00sabato 12 gennaio 2013 00:10
Ho piacere di raccontarvi la mia (credo) unica esperienza significativa in fatto di viaggi astrali, spero di arricchirvi con questo mio racconto e inoltre ho qualche perplessità in merito che mi piacerebbe chiarire, e spero possiate darmi un vostro parere.
Si parla di cinque anni fa, studiavo ancora all'università ed essendo studentessa fuori sede stavo in affitto in un monolocale, tutto per me. [SM=g27823] L'appartamento in questione era particolare: aveva un ingresso-cucina minuscolo e poi, separata da un arco, la piccola stanza da letto. Bene...
Dovete sapere che proprio in quel periodo iniziai a fare i primi esperimenti, perché avevo da poco scoperto questo mondo tramite un mio collega, il mio ragazzo. [SM=x431235] Penso che a molti di voi sarà capitato, al momento della scoperta dell'esistenza/possibilità di viaggi astrali, di entrare in un periodo intenso di uscite spontanee, e di ricordi di eventi strani e bizzarri che riaffiorano alla mente e che finalmente sembrano avere una spiegazione.
Fu così che ebbi la mia prima, spontanea esperienza di fuoriuscita dal corpo [SM=x431254] Erano le sei di mattina e mi ero svegliata(non di mia volontà) per vari motivi, ma dopo pochissimo mi ero rimessa a letto e riaddormentata all'istante (e te credo, vista l'ora [SM=g27828] ). Fatto sta che passa quello che io credo sia qualche istante, e dal nulla, nessun passaggio, nessuna vibrazione, nessuna fase preliminare, mi ritrovo a fluttuare al centro del letto, a pochi centimetri sopra di esso. [SM=p2822909] Nella realtà ai piedi del letto c'era un grosso armadio di legno scuro (di quelli tipici della casa della nonna [SM=g27828] ), mentre nel mio viaggio questo era piccolo e di legno chiarissimo. Il mio letto, sotto di me, non era con coperte e tutto ma c'era il semplice materasso, in più sopra di esso c'era un piccolo telecomando, come quelli del condizionatore per intenderci.
A questo punto direte voi: ma potrebbe essersi trattato di un sogno lucido. Ma il fatto meraviglioso di questa esperienza è che io VEDEVO ciò che avevo davanti. Mi spiego meglio: mi è capitato di avere dei sogni lucidi: interagire con le persone, rendersi conto di essere in un sogno e poter decidere del proprio "destino", delle proprie azioni. Qui, invece, era tutta un'altra storia! [SM=g27811] Io vedevo ciò che avevo davanti agli occhi, non solo decidendo cosa guardare e quando guardarlo, ma soprattutto era come se quelle cose, il letto, il telecomando, l'armadio fossero lì, concretissime davanti a me.
L'esperienza si è conclusa quando ho guardato verso l'arco che separava la stanza dall'ingresso, ed io vedevo il suo contorno e poi in esso il nero più totale, e questa cosa mi ha spaventato e sono lentamente rientrata nel mio corpo (nelle mie gitarelle fuori dal corpo il rientro è sempre lentissimo: c'è un conflitto di interessi tra il desiderio di restare fuori e la paura matta che mi frega e mi impedisce di proseguire).
Il mio dubbio è questo: io sono sicurissima del fatto che non si sia trattato di un sogno lucido, perché è stata un'esperienza assolutamente unica - per descriverla al mio ragazzo, unica persona con cui fin'ora sia riuscita a parlare serenamente di questo argomento senza che qualcuno mi scoppiasse a ridere in faccia o mi prendesse per matta, gli dissi che era stato come "vivere un'altra realtà". E' stato davvero splendido e non lo dimenticherò mai, MA... Ma perché ho visto in maniera così nitida, dettagliata quei mobili? Perché sembravano così veri? E' possibile che la mente sia talmente condizionata dal mondo fisico da imporne le fattezze anche al piano astrale? O più semplicemente non ero in astrale ma in qualche piano intermedio? [SM=x431226]
Non avendo fatto molte altre esperienze significative mi sento molto confusa e chiedo agli esperti. [SM=x431227] Altre esperienze significative sono sempre "visualizzazioni", però non sono mai più uscita completamente dal corpo rendendomene conto.
Grazie per l'attenzione [SM=g27822]
ElPaiche
00sabato 12 gennaio 2013 11:21
Mi hai arricchito, grazie. Credo che non ci sia bisogno di commentare altro dal mio punto di vista. Per quello che ho letto è un'esperienza molto significativa.
[SM=g27823]

Mat Sjel
00sabato 12 gennaio 2013 13:50
Io prendo lucidità nei sogni molto frequentemente, 2-3 volte a settimana ormai da quando "pratico" per i fatti miei, e ormai riconosco bene le sensazioni che contraddistinguono questo tipo di esperienze. Nonostante nei miei unici 2 viaggi astrali non vedessi una mazza (la mia vista era completamente offuscata), avevo comunque ben funzionanti gli altri sensi. Ho toccato con mano buona parte della mia stanza, ed era REALE! Inoltre avevo la stessa lucidità e consapevolezza che ho nel normale stato di veglia: tutt’altra cosa rispetto a qualsiasi altro sogno lucido!
Tu che sei pure riuscita a vedere, non metterti di questi problemi. La tua esperienza era, dal mio modestissimo punto di vista, autentica al 100%!

Ah, quasi dimenticavo. I condizionamenti sicuramente influiscono.
Sembra che i piani più bassi dell'astrale siano una copia più o meno uguale del nostro mondo proprio perchè noi ci aspettiamo che così sia (la teoria che il pensiero "plasma" la realtà). Qui però non ho ancora maturato esperienza personale, ho solo letto qualcosa sulle uscite fuori dal corpo di altre persone e un paio di libri di William Buhlman.
FedeFedora
00sabato 12 gennaio 2013 14:08
Grazie a entrambi :) Sospettavo, infatti, che il piano astrale fosse condizionato da quello reale: il bello sarà scoprire com'è invece realmente! *_* Spero di riuscire presto in questo.
Mi sono dimenticata una cosa fondamentale!! Io sono affetta da una miopia elevata, sono praticamente una talpetta (se levo gli occhiali vedo sfocatissimo a partire da dieci centimentri dal mio naso, dopodiché non vedo più i contorni degli oggetti e i colori si mischiano tra loro, chi è miope purtroppo sa di cosa parlo). Durante il mio viaggio invece vedevo con una tale chiarezza e precisione che neanche le lenti a contatto riescono a offrirmi. Straordinario!! :D :D
Mat Sjel
00sabato 12 gennaio 2013 14:25
Re:
Figurati! Cavolo, vedevi in hd insomma? [SM=x431219]
Scherzi a parte piacerebbe anche a me, pure io sono miope (ogni giorno maledico il costo spropositato dell'operazione laser). Appena avrò un pò di dimestichezza con le esplorazioni provo a levarmi le fette di prosciutto dagli occhi! [SM=g27828]
ElPaiche
00sabato 12 gennaio 2013 14:38
@
Mat, quello che hai scritto mi fa sempre più maturare l'idea di quanto sia importante avere anche esperienze di sogno lucido. Una volta provato ciò che è un S.L. diventerà automatico, forse, riconoscere l'astrale.

p.s. Non ho mai scritto cosi tanti "forse" in vita mia.
[SM=x431219]


mistermoog
00sabato 12 gennaio 2013 14:46
Eh sì, il mio complimento ha una doppia funzione. poi ti senti "responsabile"...
FedeFedora
00sabato 12 gennaio 2013 14:49
@Mat essì, non avrei saputo descriverlo meglio in effetti :D è stato fantastico!
@mistemoog ehm mi sono persa :D quale complimento?
mistermoog
00sabato 12 gennaio 2013 15:15
Re:
FedeFedora, 12/01/2013 14:49:


@mistemoog ehm mi sono persa :D quale complimento?



Quelli del mio post 9842

Nemesi0185
00sabato 12 gennaio 2013 20:13
provo a darti il mio punto di vista, forse può aiutarti...

io credo che nel VA si vada a "visitare" un altra dimensione, la confusione deriva dal fatto che le dimensioni vengon percepite come luoghi diversi messi chissà dove... mentre le dimensioni sono sovrapposte... chiaramente nei VA non si effettuano spostamenti effettivi tra dimensioni, perchè si "visita" una dimensione d intermezzo, temporanea... da ciò si capisce che puoi vedere sia quello che vi è qui, sia quello che vi è di la... poi entra in gioco la nostra concezione delle cose e la percezione di esse, per questo si posson vedere cose "simili" di un medesimo luogo...

provo a farti un esempio... immagina che il VA sia come attraversare uno specchio di vetro... ecco, adesso vedi quella "macchia" che percepisci come il tuo letto, quell altra è il tuo baule, ecc... vedi le cose che ci sono, ma cè una discreta possibilità che non corrispondano esattamente alla copia fedele della realtà...

su questo fatto ci si può lavorare, entrando più in profondo nella dimensione d intermezzo, con la possibilità di "distaccarsi" da ciò che vedi (cioè la tua stanza), ma qui cè un discorso ben più ampio da fare...

Mat Sjel
00domenica 13 gennaio 2013 01:23
ElPaiche, 12/01/2013 14:38:

@
Mat, quello che hai scritto mi fa sempre più maturare l'idea di quanto sia importante avere anche esperienze di sogno lucido. Una volta provato ciò che è un S.L. diventerà automatico, forse, riconoscere l'astrale.

p.s. Non ho mai scritto cosi tanti "forse" in vita mia.
[SM=x431219]



Sicuramente aiuta! Poi boh, bisogna vedere (o meglio, andrò a verificarmelo io stesso appena riuscirò) se c'é una reale differenza tra VA e SL.

mistermoog, 12/01/2013 15:15:

FedeFedora, 12/01/2013 14:49:


@mistemoog ehm mi sono persa :D quale complimento?



Quelli del mio post 9842



Io continuo a non capirti, o meglio non capisco cosa vuoi dire con il mio complimento ha una doppia funzione. poi ti senti "responsabile" (mi sento molto tardone in questo momento [SM=x431249] ma magari è solo colpa dell'ora, che come me, è tarda (ok la finisco di editare per aggiungere battutacce))
Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 01:31
Un complimento ha una doppia funzione:
1) ti lusinga e quindi ti fa sentire bene con te stesso;
2) ti fa sentire responsabile delle belle parole ricevute, cioè sentire il "peso" di doverle meritare.

Come quando qualcuno ti dice: "ma come ti vesti bene!" e allora, oltre che farti piacere, quel complimento ti porta ad avere sempre più cura del tuo look in modo che sia sempre degno di quelle belle parole...

Scusa se rispondo io intanto, ma è tutta la serata che vorrei dire qualcosa...va be', insomma, spero di esserti stata utile [SM=g27823]

P.S. tranquillo, concordo che l'ora è tarda e siamo tutti un po' tardi... [SM=g27828]
Nemesi0185
00domenica 13 gennaio 2013 11:37
a me questa cosa del doppio senso in un complimento mi lascia un pò così ad esser sincero... già mi lascia perplesso quando ne ha solo una di funzione...

ovvero, come può un complimento di un altro farmi stare bene con me stesso? significa che io non sono in grado di sentirmi bene con me stesso, che ho bisogno di approvazioni. se non avessi questo bisogno, il complimento lo percepirei come neutrale, al limite lo percepirei come l altra persona vorrebbe anche lei avere questa caratteristica, e allora sarebbe molto diverso...

e perchè dovrei sentirmi responsabile di parole dette da un altro? perchè devo sentire il peso di "meritare" qualcosa? io sono così, se oggi mi son vestito bene, perchè dovrei sentirmi moralmente obbligato a farlo anche domani? è una ricerca d approvazione? mhà...
io sò che mi vesto bene, a prescindere che gli altri lo dicano, o dicano che mi vesto male...


forse ora capisco anche il motivo di tanti commenti in altri thrad...

Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 11:41
Scusa posso farti una domanda, ma tu sei sicuro di essere umano? [SM=x431235]
Cioè, i sentimenti umani in genere sono un po' uguali per tutti, un complimento fa piacere, è normale...questo non significa non essere apposto con se stessi e avere bisogno di conferme altrui, semplicemente è una gratificazione...per quanto riguarda il "peso", non si tratta di un qualcosa di brutto, anzi, per alcuni argomenti può essere un buon incoraggiamento a lavorare con attenzione su se stessi (quello dell'abbigliamento è solo un esempio banale che m'è venuto in mente)...
Nemesi0185
00domenica 13 gennaio 2013 12:13
In effetti non son del tutto umano... :P e l ho già spiegato in uno dei primi thread... :P

i sentimenti son tutti diversi, oserei dire... come si può pensare che una parola vada bene per tutti? un complimento fatto a me, ad esempio, genera l effetto che ho scritto sopra... non vi è nulla di male, anzi...

Sisil, voglio proporti una "sfida" (scerzosamente, ovviamente), la prossima volta che ti fanno un complimento, invece che godertelo, prova ad ascoltare la sensazione che ti da... nella maggior parte dei casi è una sensazione piacevole, riempie e scalda... significa che andiamo bene agli altri... ma... è realmente ciò che vogliamo? dobbiamo necessariamente esser approvati da altri per star bene con noi stessi?

riesci a guardarti allo specchio e dirti: "oh mio dio come sono bella oggi, questo vestito mi stà proprio bene, ho fatto bene a mettere questo maglioncino verde, mi dona proprio" , senti l energia positiva che crei?

e se una persona ti dice: "quel maglione ti gonfia, ti stà male, è orrendo" , tu in quel momento riesci ugualmente a gioire come davanti allo specchio? hai davvero bisogno di un complimento altrui per sentirti bene? se altri ti negano questa gioia, vuoi esser succube dei loro umori? dei loro pareri?

perchè se a tizio non piace il mio maglione, devo sentirmi in qualche modo "fuori posto"?

tutti i giorni ci predichiamo che non diamo peso a cosa pensano gli altri, ma rido (d ironia, non di cattiveria), perchè vedo gente che proclama ciò e poi ha bisogno di un "complimento" altrui per sentire che quel magione gli dona...

Sisil, la tua maglia arancione ti dona perchè tu hai deciso così, non perchè lo dico io o qualcun altro... questo è, questo è star bene con sè stessi... allora quando qualcuno dirà che il maglione arancio è brutto, tu riderai d ironia, come me...

Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 12:22
Ehi, questo esperimento l'ho fatto migliaia di volte, ho attraversato già la fase adolescenziale! [SM=g27828]
Ti do la mia risposta. Riesco perfettamente ad essere contenta di qualcosa anche se questa non incontra i gusti di qualcuno e viceversa (almeno ora, certo non è sempre stato così)...ciò non toglie che un complimento mi faccia piacere, non so, "difetto" dell'ego?Se sono consapevole dei miei gusti, o dei miei pregi e difetti (esteriori e non), il parere degli altri mi può fare piacere o dispiacere, ma certo non tange la mia convinzione. Se invece sono di mio indecisa, allora il parere altrui (se l'altrui persona è per me degna di considerazione) può avere la sua influenza.

Comunque, lascia stare la questione look che è abbastanza superficiale e non centra bene la questione: il parere degli altri, a volte, può servire a migliorare se stessi. Fregarsene altamente può essere indice di ottusità e bigottismo, oltre che di mancanza di sensibilità. Non dico che le parole degli altri debbano influenzare totalmente la nostra vita, ma penso che comunque sia necessario tenerne conto...i rapporti umani sarebbero impossibili altrimenti, no?Che senso avrebbe la comunicazione?Lo scambio di idee?Se ognuno è convinto del fatto proprio, che viva da solo con i suoi paraocchi...
mistermoog
00domenica 13 gennaio 2013 12:30
Ecco il risvolto della medaglia.
Appena qualcuno si lamenta dello spamm di Sissi gli strappo tutte le appendici...(ehm, dovrei cominciare da me...?)
Solo lei può avere tanta tanta pazienza...
Mi sa che mi andrò a leggere tutto il topic dei dramini e poi me la sposo.
Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 12:37
Ecco, ok, sarò strana io ad avvertire l'effetto di certe parole, ma a me questa cosa ha fatto piacere!... [SM=x431228]
Nemesi0185
00domenica 13 gennaio 2013 12:40
Sisil, un conto è scambio e confronto, un altro è ricercare approvazioni... si, si tratta proprio dell ego... la fase adolescenziale allora dura una vita, oserei dire...
gli "altri" son un ottimo strumento per lavorare su noi stessi, ma non certo sul look, ciò che mi passano gli altri non mi deve influenzare, quindi perchè un complimento dovrebbe farmi star bene, se già so che ho svolto un ottimo lavoro? ok, accettiamolo, allora a steso modo dobbiamo accettare la critica, ma qui, quanti ci lavorano? quanti vedono la critica risuonare "fuori corda" e lavorano su questo aspetto che crea un oppressione nel petto del ricevente? in questo siamo immersi tutti i giorni, e non tutti riescono a discernere questa cosa, pertanto il mio chiarimento era chiaramente per chi ancora ha dei "dubbi", non certo per chi chi questa fase l ha passata, sbaglio? se ha "risuonato male" in te, allora cè qualcos altro che devi capire di te stessa... gli altri posson esser uno splendido specchio su cui lavorare per migliorare noi stessi... e come puoi tener conto di parole degli altri? loro sono forse dentro la tua testa? loro non possono consigliarti, perchè loro son immersi già nel loro ego, non posson esser lucidi per dare anche a te un consiglio giusto... è un concetto vecchio, è un concetto dettato dall ego, perchè si ha paura di scegliere... abbiamo paura di prendere il controllo, se lo fa qualcun altro, potrò dare la colpa a lui se mi andrà male... (anche se non cambia che starò male comunque)

è tempo di cambiare questa visione, cè chi l accetta e chi no... ma ad ogni modo, anche questa, è libera scelta...
Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 12:52
Volevo godermi un altro po' il momento ma mi sa che devo ritornare un attimino con i piedi per terra per poterti rispondere.
Sicuramente ciò che stiamo chiamando ego è molto forte e radicato in ognuno di noi...nessuno o quasi può vantarsi dell'esserne immune.
Tu, per esempio...in realtà credo che a modo suo anche il tuo ego sia grande, forse gli dai un altro nome ma l'effetto è lo stesso.
La mancanza in te di ciò che accomuna noi tutti, si sente, ma proprio tanto, e ad essere sinceri non fa proprio un bell'effetto...dici di non essere del tutto umano, e questo discorso posso anche capirlo fino ad un certo punto, ma chi non è completamente umano può capire fino in fondo chi lo è?Il tuo modo di affrontare certi temi e di porti nei confronti degli altri e te stesso mi fa pensare di no...
Se non c'è vera comprensione di ciò di cui si parla, se non lo si sente, allora diventa impossibile riuscire a far arrivare il proprio messaggio...
Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 13:13
Comunque, oh, Nemesi, mi stai simpatico, davvero!E forse non sembra ma ti leggo con cura...diciamo che le tue parole mi fanno ragionare su discorsi un po' più ampi e diversi, credo anche di apprezzare il tuo "esporti", diciamo così.
Ora meglio che torno sul mio libro (argomento pompe in un acquedotto, giusto per non tradire la mia "natura spammosa"! [SM=x431219] ) e a gongolare un po'...

P.S. per il messaggio precedente a questo...non modifico per correttezza, ma probabilmente ho mancato un po' di tatto, verso te e non solo. Quindi chiedo scusa se mi sono espressa in un modo un po' eccessivo e spero che nessuno me ne voglia!
Nemesi0185
00domenica 13 gennaio 2013 14:02
per me stai travisando... l ego non ha misura, non può esser grande o piccolo, è un altro preconcetto umano, l ego ha fine a sè stesso... perchè dici che il mio ego è "grande"? se volessi parlar con l ego, pretenderei che la mia parola fosse sacra come quella di Cristo Re, oppure pretenderei un compenso in denaro... definisci il mio modo di espormi "afflitto da ego", ma il motivo? stò cercando di trasportarvi
delle nozioni a me conosciute nel modo più neutrale possibile (per quanto possa esserlo), e ognuno di voi lo fa, con le proprie nozioni... non si tratta di ego, si tratta, come si diceva prima, di discernere ciò che fa per noi e cosa no... cerco di restare sul neutrale affinchè il lettore tragga le proprie conclusioni, ne sia incuriosito e sperimenti nel modo che più gli aggrada... e qui nasce l incomprensione, perchè non avete compreso chi sono... e chi siete voi...

io non sono umano, sono divino, come lo siete tutti voi, proveniamo tutti dalla stessa "casa"... se negate questo, negate voi stessi... se accettate di aver la scintilla divina, voi stessi potrete parlare con il divino, risiede in voi... la differenza è accettarlo, e si può, ne abbiamo l opportunità... non vi piace che sia io a dirlo, e sia, fatelo voi a vostro modo... il mio modo è anche questo... le nozioni che riporto qui cerco di riportarle nel modo più "pulito" possibile, senza sbavature e senza intromissioni esterne... però qui nasce un altro fraintendimento, pensate che io sia un essere umano e voglia divulgare le MIE nozioni...
fate un giro in un VA, chiamate a voi il vostro entourage, le vostre guide, i vostri assistenti e quanti altri desiderate, parlate con loro, e quando lo farete avrete forse compreso come è difficile esser una "canale pulito", mettendo per iscritto informazioni PER TUTTI, l ego ci ostacola, le paure ci ostacolano, i preconcetti e la mente ci ostacolano... tutto ciò ostacola sia lo scrittore che il lettore... io parlo, ma nessuno si preoccupa nemmeno di cercare di capire... leggete,cercate un punto da criticare e lo fate... è la natura umana, e va bene, ma allora da umano cosa ricerchi in un VA, se non te stesso?

ho scritto molte cose, ma il messaggio è sempre stato uno, ricercate voi stessi... non è importante il modo, è importante iniziare a farlo...

se il modo con cui espongo queste cose vi urtano, non leggete, ignorate, è un vostro diritto... quello che scrivo è frutto di una comunione con entità superiori, questo è uno principali motivi per cui il messaggio spesso ha una vena dove appare ego, non faccio questo da sempre, stò imparando ora, io provo a mettere equilibrio ma spesso è difficile, ma l importante è il succo della questione... questa "fusione" è possibile a tutti, cercatela, vedrete che cambia la modalità del messaggio, ma la questione sarà sempre la medesima...

perchè vi preoccupate di così tante cose? perchè vi preoccupate di COME lo dico? come posso io essere insignificante, destabilizzare voi, con le mie righe? è importante per voi questo? avete la libera scelta... scegliete ciò che volete... potete scegliere di continuare a criticarmi, potete scegliere di iniziare a leggere NEL messaggio e vedere se realmente cè qualcosa che può fare al caso vostro... potete ignorare... và bene tutto, purchè sia una vostra scelta...
nei sacri testi è pieno di questi trattati, ma nessuno si preoccupa di dargli l importanza che realmente hanno... nessuno li legge veramente...
Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 14:11
Capisco...allora, per una cosa più mia che tua, per ora credo che leggerò e basta senza intervenire. Non so, mi pare tutto un circolo vizioso e probabilmente anche inutile, perché non mi sento in grado di comprendere fino in fondo...Leggerò e mi farò un'idea.

Ah, pensavo, proviamo un diverso tipo di comunicazione?Non so se sia una cosa effettivamente utile sotto certi aspetti, ma a me ha sempre aiutato...con persone che prima non capivo bene e mi generavano diffidenza, mi hanno fatto intravedere diversi scenari. Ti va di partecipare ad un esperimento?Se si, ne parliamo nella sezione apposita. Mi farebbe piacere che tu entrassi in prima persona in certe dinamiche, penso che mi avvicinerebbe un po' al tuo modo di pensare, in passato è stato così.
ElPaiche
00domenica 13 gennaio 2013 14:34
Re:
Sisil88, 1/13/2013 1:31 AM:

Un complimento ha una doppia funzione:
1) ti lusinga e quindi ti fa sentire bene con te stesso;
2) ti fa sentire responsabile delle belle parole ricevute, cioè sentire il "peso" di doverle meritare.




E cosi dovrei meritarmele ? [SM=x431243]
Guarda che io stavo già bene con me stesso anche prima. Non sono ne meglio ne peggio di tanti altri. Ciò che scrive Nemesi a me interessa. Il COME ha scritto i suoi post l'ho interpretato come suo grande trasporto personale. Il COME mi è anche piaciuto parecchio per l'intensità con la quale ha saputo esprimere certi concetti. Grazie Nemesi perchè mi hai saputo trasportare.
ElPaiche, ne meglio ne peggio di te.

p.s. FedeFedora, non dimenticare che ci sono anche altri utenti. Sforzati a tornare. [SM=g27823]

Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 14:41
Uff, ragà, 'na fatica!! [SM=x431214]
Io il mio pensiero l'ho espresso, e siccome sono capa tosta sicuramente continuerò a farlo...poi se non vengo capita o vengo fraintesa o si coglie solo una parte di ciò che voglio dire ok, mi va bene lo stesso.
ElPaiche
00domenica 13 gennaio 2013 14:46
Devi continuare a farlo. Ci mancherebbe. Ciao.
[SM=g27823]


Sisil88
00domenica 13 gennaio 2013 14:50
Re:
ElPaiche, 13/01/2013 14:46:

Devi continuare a farlo. Ci mancherebbe. Ciao.
[SM=g27823]






Paura della lupara eh? [SM=x431250] [SM=x431243]

Ciao! [SM=g27822]
violetta(87)
00domenica 13 gennaio 2013 16:41
ciao nemesi!, rispondo qui con qualcosa che avrei voluto dire già da ieri leggendo tutta la discussione con fedora..

quando ti viene suggerito il come dire le cose, (un "come" che tra l'altro hai già un pò modificato nel tempo, rendendoti conto evidentemente anche da solo che per farsi capire bisogna dire le cose nella stessa lingua di chi ascolta), lo si fa, o almeno a mio tempo io l'ho fatto, non per svilirne il contenuto,( quasi nessuno è entrato nel merito di quello che hai detto!, spero tu te ne renda conto)ma per sottolinearti che usare un certo piglio, tono, e permettimi di dire anche una certa saccenza (uso questo termine perchè è l'unico che ti si addice, in quanto sottolinea la tua evidente presunzione di sapere, ma non prenderla come un'offesa è solo un vocabolo come altri..), sono un ostacolo e basta per i tuoi scopi comunicativi.
tutto qui, davvero. è solo questo il motivo per cui io personalmente "mi preoccupo di come lo dici", per citarti.
e credo anche che ci sottovaluti, o quanto meno posso dire senza timore che sottovaluti me se pensi che non ti legga con attenzione!! quando ti sono state mosse delle critiche in modo più meno soft, non sono state sui contenuti, bensì sul modo di presentarli in quanto è fondamentale mentre ci si confronta con le persone trovare la chiave giusta per arrivare a tutti.
non mi sembra un concetto difficile e su cui dover fare altre questioni o addirittura arrivare al punto da creare schieramenti! anzi quelli mi sembrano assolutamente fuori luogo, perchè a me non è mai sembrato che ci fossero parti da prendere o difendere. e quanto a questo mi riferisco a fedora e a elpaiche.
per il resto sarebbe mio grande desiderio :
1. darsi una tregua dialettica sulla questione del "come" o del "non come", perchè mi sembra già superabbondantemente sviscerata.
2. mi incuriosirebbe molto leggere di tue esperienze, perchè non ne racconti mai?
io purtroppo non posso perchè non ne ho di interessanti, se ne avessi però le metterei a disposizione di tutti!!!
invece troppo spesso mi imbatto nelle "tue" conclusioni, le conclusioni a cui queste tue esperienze ti hanno portato.... conclusioni che tra l'altro faccio fatica ad estrapolare dalla fitta rete di giustificazioni e provocazioni che tessi in ogni commento.
il mio tono non è di polemica, spero si capisca, e se non si capisce, te lo assicuro io.
ElPaiche
00domenica 13 gennaio 2013 17:41
@
violetta(87), sono solo dispiaciuto del fatto che per far capire a Nemesi che i suoi modi di esporre davano fastidio, a qualcuno e non a tutti tra l'altro (e su questo mi schiero eccome!perchè non siamo tutti uguali e ad ognuno arriva quello che arriva), e per fargli capire che magari sarebbe stato opportuno li modificasse per la "pace comune" sia stato messo alla berlina, invece di venire informato, ripreso, cazziato, avvisato ed infine bannato, se questo non avesse cambiato i suoi MODI, tramite ffz dal moderatore.
Molto probabilmente, invece di tutto sto casino, Nemesi avrebbe capito "l'aiutino" che il moderatore voleva offrirgli e magari sarebbe tornato a fare le sue scuse per i modi in precedenza usati.

Mettere alla berlina
Mettere in ridicolo, beffare in modo umiliante. Era una pena in uso nel Medioevo, e raramente anche in epoche più vicine a noi, consistente nell'esporre il condannato, che spesso portava appeso al collo un cartello con l'indicazione del reato commesso, agli scherzi e ai lazzi della folla.


E' inevitabile che poi si creino schieramenti. No? Il modo migliore per riappacificarsi è ammettere i propri errori e chiedersi scusa a vicenda e ci si guadagna tutti, ma purtroppo la volontà per fare questo o altro non la si può imparare.
Errare humanum est. (questo vale per tutti)
p.s. E nemmeno il mio tono è polemico.
[SM=g27828]








ElPaiche
00domenica 13 gennaio 2013 17:44
Tra l'altro siamo OT parecchio, chiedo scusa.
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