sogno ricorrente

djazira
00martedì 12 dicembre 2006 10:02
Ciao! Continuo a fare lo stesso sogno......
Sono lontana da casa, e desidero infinitamente ritornare.
Per farlo devo prendere un'aeroplano ma inevitabilmente non riesco a salire sull'aereo.
Capita ogni volta che ci sia qualche intoppo: o non riesco ad acquistare il biglietto, o chi è con me (spesso persone appartenenti alla mia famiglia) non ha nessuna intenzione di ritornare a casa e non mi agevola, o gli altri partono ed io non faccio in tempo a salire, insomma, accade sempre qualche casino.
Tra l'altro io ho una fottutissima paura di volare con gli aerei di linea e nel sogno sono consapevole del fatto che quello è l'unico mezzo che potrà riportarmi a casa.
Io mi sono fatta un'idea riguardo al significato di questo sogno ricorrente, comunque mi farebbe piacere sentire il vostro parere.

[SM=x431224]

mistermoog
00martedì 12 dicembre 2006 12:45
che sia ora di esporsi all'"alito del drago"?
andrea997
00martedì 12 dicembre 2006 15:44
beh il viaggio continuerà sempre a significare cambiamento...
ora il discorso è:
sei tu che non vuoi cambiare per paura o è qualcuno che ti ostacola nel cambiamento?
e se è qualcuno o quacosa -pensieri, situazioni, momenti-, perchè?
pensaci [SM=g27822]
Auriah
00martedì 12 dicembre 2006 17:35
ciao djazira

i sogni hanno spesso più di un livello di interpretazione. Sarebbe poi utile sapere da quanto tempo fai questo sogno e con che frequenza, e magari se c'è stato qlche cambiamento particolare nel tuo passato.

Così a prima vista potrebbe anche significare un impulso molto forte verso qlcsa che ha a che fare con vite passate, o con ricordi, o con conoscenze che già hai acquisito in passato ma che ora sono inaccessibili, o con una realtà sottile che sai esistere ma ancora non accetti, sebbene tu ne senta un grande bisogno.
Il volo in aereo che devi affrontare è una difficoltà a lasciarti andare al "sottile", a staccare i piedi da terra, ma sai che un'esperienza catartica simile è inevitabile se vuoi "tornare a casa", e l'accettazione c'è, in fondo.
Ma gli inconvenienti frustranti che te lo impediscono sono la tua razionalità, i tuoi schemi, le tue incombenze, le scuse che la tua personalità crea per salvaguardare sè stessa.

Questa è solo un'ipotesi, la casa a cui vuoi tornare può anche essere una persona, o una situazione, o uno stato che vivevi in passato e in cui ti sentivi perfettamente in sintonia, che per qlche motivo si è interrotto o è scemato.

Augh! [SM=x431220]
A.
Helenna
00martedì 12 dicembre 2006 21:29
Ciao djazira, cara, non so interpretare i sogni granchè bene, [SM=g27825] ma mi è venuta una intuizione: secondo me tu vorresti ristabilire l' armonia o ritrovare qualcosa di perduto in qualche ambito della tua vita, nei rapporti famigliari o sentimentali, riprendere vecchi legami come erano una volta, o anche ritrovare semplicemente la te stessa che eri prima.
L' aereo è il mezzo che useresti per spostarti dalla situazione attuale alla tua destinazione: "tornare" a "casa".
L' aereo qui sta per tutti i mezzi (tentativi )che puoi usare per ottenere questo traguardo (ristabilire l' armonia, ritrovare un qualcosa). Il fatto che tu abbia tutte questi problemi significa che vedi il traguardo in se stesso molto difficoltoso.

Dimmi che ne pensi
un bacio

[Modificato da Helenna 12/12/2006 21.34]

djazira
00mercoledì 13 dicembre 2006 11:04
sogno e paura
Cari amici, è incredibile come, anche se estranei alla mia vita, con solo pochi elementi, siete riusciti a decodificare il sogno con significati molto corrispondenti a quanto anch'io riesco a cogliere al riguardo.
Helenna in pariticolare, sei una persona con un intuito eccezionale, "vorrei davvero essere capace di ritrovare la me stessa che ero prima!"
Il fatto è che sto cercando di uscire da un periodo difficilissimo, in cui sono stata gravemente ammalata, ho vissuto l'esperienza della sofferenza fisica e mentale e la paura di perdere la vita e ciò ha minato in modo molto profondo la mia serenità interiore.
Io penso che le esperienze che si susseguono nelle nostre esistenze, per quanto negative, si presentano affinché riusciamo a comprenderle ed a trarre da esse un buon profitto per la nostra evoluzione.
Ora, sotto moltissimi aspetti, la mia vita è migliorata, ma rimane comunque un forte senso di "sradicamento" e una grande paura riguardo alla sofferenza fisica e interiore che tale evento ha prodotto.
Anch'io penso che il desiderio di tornare a casa manifestato nel sogno corrisponda effettivamente al bisogno di ritrovare l'equilibrio necessario a continuare a vivere serenamente ed a dimenticare i dolorosi ricordi del passato, che sono davvero un bagaglio troppo pesante da portare appresso lungo il cammino di quello che sarà il mio futuro.
Sembra che per tornare a casa io debba comunque fare qualcosa che mi spaventa (come volare con aerei di linea).
L'aereo forse corrisponde alle mie paure.
Il non riuscire a prenderlo potrebbe forse corrispondere al fatto che non sono capace di affrontare realmente il problema e di entrare bene in contatto con questo senso di paura per riuscire a metabolizzarlo?
Paradossalmente non provo alcun timore a vivere qualunque esperienza a livello metafisico, e tutto quanto appartiene alla sfera del paranormale mi attrae magicamente, ma sono assolutamente terrorizzata nei riguardi della malattia e della sofferenza.
Io penso che quando riusciremo a comprendere veramente il significato della paura saremo davvero in grado di cogliere il senso delle nostre esistenze.
Forse quella contro la paura è davvero la battaglia più importante da affrontare per superare i nostri limiti, ed è una battaglia che cerchiamo in tutti i modi di evitare.
Chissà, comunque le vostre intuizioni mi sono state davvero molto utili e significative e sono un'ulteriore conferma a quanto io stessa in parte avevo intuito.
Grazie bacioni.

[abbracci]

[Modificato da djazira 13/12/2006 11.04]

mistermoog
00mercoledì 13 dicembre 2006 11:45
Djazira, una che scrive quello che scrivi tu sarà capace di tante cose, penso tu sia a un punto importantissimo della tua vita. Prendere quell'aereo sarà solo l'inizio del viaggio.
abbracci, mm

(ciao Helenna!)
Helenna
00mercoledì 13 dicembre 2006 12:25
ciao djazira, ciao mistermoog, carissimo ^___^ !

secondo me djazira tu stai già cominciando a metabolizzare, purtroppo sono cose che accadono lentamente, ma sono sicura che ritroverai te stessa rinnovata e ancora più forte dopo le dure prove che hai dovuto subire. [abbracci]
Auriah
00mercoledì 13 dicembre 2006 13:25
E brava la mia Helennuccia!!!
Ma brava!!!
L'intuizione è donna, come si suol dire... (si suol dire anche altro... :PPP)
Vieni un attimo di là, che ti devo dire 2 paroline...

djazira cara, mi permetto di aggiungere un paio di cose ai seppur esaurienti interventi di Helenna (con cui concordo), alla luce di quanto ci hai raccontato.


Hai attraversato quello che io chiamo "un fuoco". Esperienze del genere stanno scritte nel nostro karma e sono sacrosante, come tu stessa dici saggiamente. Per capire bene il senso dietro a cose del genere ci vogliono anni a volte, una forte volontà di innalzarsi e vedere le cose dall'alto dell'esperienza maturata... un giorno ti guarderai indietro e dirai "ma pensa... era proprio quel che mi ci voleva!"

Ora, considera questo: i sogni sono ..come dire.. multidimensionali, nel senso che non hanno mai un solo significato, o meglio, un solo scopo. Stanno a rivelare dei dati di fatto su di te di cui non ti rendi conto con la razionalità, ma allo stesso tempo fungono da preziosi consigli. Sono in tutto e per tutto messaggi, che denunciano un problema, e allo stesso tempo ne contengono la soluzione.
In particolare i sogni ricorrenti sono come un appello gridato con un megafono, a volume sempre più alto.
Posto quanto sopra, il tuo sogno può essere tremendamente prezioso nella tua situazione, perchè rivela sì la tua frustrazione nel "voler ritrovare la te stessa che eri prima", ma allo stesso tempo ti dice cosa dovresti fare!

Tu stessa dici
L'aereo forse corrisponde alle mie paure.
Il non riuscire a prenderlo potrebbe forse corrispondere al fatto che non sono capace di affrontare realmente il problema e di entrare bene in contatto con questo senso di paura per riuscire a metabolizzarlo?
Paradossalmente non provo alcun timore a vivere qualunque esperienza a livello metafisico, e tutto quanto appartiene alla sfera del paranormale mi attrae magicamente, ma sono assolutamente terrorizzata nei riguardi della malattia e della sofferenza.

E' proprio questo il messaggio dell'aereo! E' allo stesso tempo la tua più grande paura e l'innalzarsi nel cielo, ti sta dicendo "staccati dalla paura!"
Il cielo qui non è il paranormale, ma la leggerezza derivante dall'accettazione e della comprensione..
Devi accettare il fatto che non sei più quella di prima... Hai attraversato un'esperienza, e questa ti ha lasciato molte cose, tra cui la paura, ma anche un insegnamento, che ti ha resa diversa, più matura. Quindi mettiti il cuore in pace, la "te stessa che eri prima" non la ritroverai mai più, ma è solo un piccolo errore nell'equazione: quello che vuoi ritrovare è un assestamento, un equilibrio tra quello che eri prima e quello che sei ora... in pratica la nuova te stessa (che include quello che eri prima cmq). In verità non hai perso nulla, ci hai solo guadagnato, solo che non riesci ad usufruire della nuova te stessa, non riesci a "tornare a casa", a causa degli strascichi tremendi che ha lasciato l'esperienza come controindicazioni. Questa paura non è tua!
Il tuo sogno ti dice: per tornare a casa devi bonificarti, raffinarti, staccarti dalla paura che fa da zavorra e tenere solo la parte alta e sottile del viaggio che hai fatto.

Sul fatto che ci riuscirai sono d'accordo coi miei due colleghi qui sopra (^__^)
Però puoi ricorrere a qlche aiutino, tipo tecniche di rilassamento, meditazione, ce ne sono a bizzeffe. Cerca di riprendere familiarità col tuo nuovo corpo e con la tua nuova personalità, in modo da separare quello che fa parte di te da quello che non è tuo...
Potrei consigliarti un metodo fantastico, se ti interessa ti scrivo una FFZ (non voglio fare pubblicità...)

ok ho rotto abbastanza baci a tutti
A.
[SM=x431259]
djazira
00venerdì 15 dicembre 2006 13:05
Caro Auriah, cari amici, è strano come dopo questo evento, moltissimi stati interiori che caratterizzavano il modo in cui mi rapportavo alla vita, sono completamente svaniti, lasciando posto ad una maggiore capacità percettiva riguardo al senso di essere cosciente al momento presente; sotto questo aspetto e sotto molti altri, che appartengono alla mia sfera affettiva, posso dire già ora che l’esperienza è stata, anche se dolorosa, davvero necessaria ed è capitata in un momento in cui sembrava vi fosse una cristallizzazione nel mio stadio evolutivo.
Il bisogno di ritrovare la me stessa che ero prima è riferito in particolare a quel senso di serenità necessario al mantenimento dell’equilibrio interiore, dato proprio dal fatto di vivere la propria esistenza senza il disagio della paura cosciente.
Mi soffermo spesso ad analizzare il “senso della paura”, che in ognuno di noi si manifesta in modo diverso, ma che tutti noi possediamo anche se a livello latente.
Penso che la paura sia davvero l'unico freno al nostro divenire.
Spesso viviamo le nostre vite inconsapevolmente riguardo a quanto le nostre paure incidano sul modo in cui ci rapportiamo al mondo.
Nel mio caso, ad esempio, è capitato che quelle che erano tante piccole inconsapevoli paure in generale riguardo al vivere, si siano ora condensate in un’unica forma di “energia paura estremamente tangibile”.
Sicuramente, il bisogno di procedere senza guardare al “lato oscuro” della nostra interiorità fa si che nella maggior parte dei casi non ci si renda neppure conto che quasi tutta la nostra vita è caratterizzata dal modo in cui i nostri condizionamenti mentali producono questo stato di disagio interiore.
Non parlo di quella sana paura che viene innescata dal nostro istinto di sopravvivenza quanto ci troviamo di fronte ad una situazione di immediato pericolo, bensì di quell’energia negativa prodotta dalle nostre menti.
La questione è solo un problema mentale.
Hai ragione carissimo Auriah quando dici che io non potrò mai più essere la stessa persona di prima e questo è un bene.
Il prodotto delle sovrastrutture mentali che creano il mio "io", dopo questa esperienza mi tiene ancora in parte ancorata al lato negativo della faccenda, ma riconosco la dinamicità del cambiamento che avviene nella mia interiorità in ogni momento della mia vita e fortunatamente, nei momenti difficili, riesco ad ottenere un punto di osservazione che mi consente di riconoscere le dinamiche mentali che producono tale sofferenza.
Ci vorra’ ancora del tempo, comunque posso dire che le esperienze di V.A. avute in questi anni sono state un grande sostegno.
Riguardo al “metodo fantastico” fammi sapere che mi interessa molto.
Grazie ancora siete davvero persone meravigliose.
[abbracci]

[Modificato da djazira 15/12/2006 13.08]

mistermoog
00venerdì 15 dicembre 2006 17:15
Re:

Scritto da: djazira 15/12/2006 13.05

Il prodotto delle sovrastrutture mentali che creano il mio "io", dopo questa esperienza mi tiene ancora in parte ancorata al lato negativo della faccenda, ma riconosco la dinamicità del cambiamento che avviene nella mia interiorità in ogni momento della mia vita e fortunatamente, nei momenti difficili, riesco ad "ottenere un punto di osservazione che mi consente di riconoscere le dinamiche mentali che producono tale sofferenza.

[Modificato da djazira 15/12/2006 13.08]




Premetto che il messaggio di Djazira è solo uno spunto di partenza adesso.
C'è quella famosa domanda con quella altrettanto famosa risposta impossibile, nelle letterature, filosofie, culture di ogni tempo: Chi sono io?
A volte mi pare che alcuni, qui, girino intorno a "qualcosa" che, bene o male, fa capolino in diversi messaggi. Forse è meglio lasciarla così poco definita come si presenta, però, chissà, farla gravitare servirà in qualche modo. Però per non piantare tutto in asso vorrei tornare a un concetto che ho abbracciato da tanto e che ho avuto la tanto gradita sorpresa di trovare sul forum. Non so se avete letto il mio messaggio che lo rilanciava, ma citerò l'essenziale col vivo piacere di non utilizzare le mie parole (che spesso mi danno pure noia) ma quelle molto belle di Auriah:

"molti dei nostri problemi nascono dal fatto che i nostri più intimi desideri e bisogni sono incompatibili con la nostra identità. Tante delle cose che dovremmo fare per crescere ed evolvere, non le facciamo perchè la nostra identità non le prevede.
Noi dovremmo morire ogni sera e rinascere ogni mattina,
nuovi; invece non lo facciamo, perchè ci attacchiamo alla nostra identità con le unghie e coi denti, anche se è una merda, è l'unica cosa che abbiamo, senza la quale temiamo di diventare nulla, e abbiamo una paura fottuta di perderla..."

abbracci mm
mistermoog
00venerdì 15 dicembre 2006 17:33
messaggio per acronimo (e non solo)
Caro Acronimo, mi è balenato per un attimo il fatto che scrivo poco sul "viaggio astrale"in sé... Ho provato a immaginare te mentre costruivi questo forum. Sono certo che però ti aspettassi il carattere di certe discussioni che, impostate in un certo modo, non possono non partire dal fulcro della questione.

abbracci, mm
Auriah
00giovedì 21 dicembre 2006 11:58
x mm

ohibò!!! davvero le ho scritte io???
bravo auriah!!! [SM=x431219]
sì in effetti ho una vaga rimembranza...

[SM=g27811]
Auriah
00giovedì 21 dicembre 2006 13:17
oooopsss!!!
da un bel po' bazzico poco sul forum, ho beccato adesso il topic a cui ti riferivi mm, scusa!
>>topic<<
Con un certo ritardo accetta il mio grazie ^__^
Abbraccio solidale: [abbracci]
A.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:47.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com