per s.baldacci

Astralopiteco
00sabato 14 giugno 2014 13:48

Ciao Simone, ho letto il tuo post nel tuo diario di oggi nel quale descrivi una tua uscita con una ricchezza di dettagli importante, uscita dalla quale si capisce un tuo alto livello di consapevolezza di essere al di fuori del tuo corpo fisico.

Vorrei chiederti, e te lo chiedo qui perche' la tua risposta immagino possa interessare tutti,

...che cosa sei?

Si, esatto, cosa sei? che idea ti sei fatto dell'essere che sei? Sei il fisico, sei la consapevolezza che a volte si sdoppia dal tuo fisico, come definisci te stesso?

Mi interessa capire la tua idea del se', e la domanda, naturalmente, la vorrei rivolgere a chiunque viva la stessa esperienza.


[SM=x431259]

Saliceridente
00martedì 15 luglio 2014 14:28
che bella domanda!! anch'io sono curiosissima di sapere il tuo parere s.baldacci, dato che hai fatto una serie di esperienze molto interessanti e lucide. Molte di più e molto più serene delle mie. Per questo ti ammiro moltissimo. Io sono ancora nella fase del "so che posso camminare ma devo ancora imparare a stare in piedi" nel senso che solo di recente ho compreso questa possibilità(un mesetto e mezzo circa ho finalmente dato un nome alle esperienze che mi capitavano) e da un decennio ho sempre interpretato le vibrazioni come incubi terrificanti da cui scappare, quindi mi manca ancora l'esperienza e la forza per effettuare SEMPRE viaggi in piena serenità e col controllo. Detto ciò, quando mi è capitato di uscire dal corpo, non sentivo il corpo, potevo materializzarlo davanti a me, sotto forma di trasparente sagoma, fatta d'ombra o luminosa (in più occasioni ho visto le mie braccia e le mie mani, e spesso ho visto una luce attorno a me azzurra che si rifletteva sugli oggetti vicini al mio corpo) quando sono fuori, io non mi sento Rita, studentessa donna. Cioè, so di essere questo, ma più precisamente io in quel momento, SONO, e basta. Esisto, comprendo, sono energia e so di essere queste due cose. Punto. Sono. Ed è bellissimo. E' come essere bambini piccoli piccoli e rendersi conto di essere nel mondo. Di avere un posto in un mondo nuovo e pieno di possibilità. Una rinascita nella vita.
s.baldacci
00martedì 2 settembre 2014 17:50
Scusatemi, ho visto solo ora la domanda di astralopiteco; ed è veramente una bella domanda!!!
Ti potrei rispondere come uno studente di psicologia lo fa ad una domanda del suo professore...ma non è questo, credo, che sia quello che volete sentire; allora che dirvi,..io lo so cosa sono, il difficile è metterlo in parole, è come se questo concetto che è dentro di me fosse sabbia fina che passa da un setaccio con delle maglie troppo larghe; ti rimane per un attimo la sensazione di aver capito tutto e poi svanisce....allora, fatemi pensare un po', poi vi risponderò...
Astralopiteco
00mercoledì 3 settembre 2014 08:20

...una risposta precipitosa ad una domanda del genere mi avrebbe solo deluso... [SM=x431230]
s.baldacci
00sabato 11 ottobre 2014 00:19
Allora...ho trovato un po' di tempo per riflettere..Innanzitutto, volevo dire a saliceridente, che anche per me le prime volte sono stati incubi, le prime paralisi e vibrazioni, avute da piccolo erano per me delle esperienze terrificanti; l'ho già raccontato in un altro post; la mia fortuna è stata il fatto che mio padre fosse "iniziato" da una settimina, per capirci (seven son of seven son )...dopo i primi spaventi, sono stato portato da lei; che settimanalmente, mi metteva in piedi in una tinozza d'acqua calda con dentro delle erbe a me sconosciute; e mi lavava le gambe.Mi ricordo che le prime volte l'acqua diventava nerissima e nn perché non mi lavavo..da allora ho sempre avuto ottimi rapporti con i sogni e faccio delle belle Oobe...Che c'entra, capita anche a me, di uscire e far fatica a muovermi o di girellare un po' nella camera e poi rientrare subito...
La mia fortuna sin da piccolo è di avere dei cicli di sonno molto brevi. Mi bastano tre ore per svegliarmi rilassato. Di solito mi alzo x qualche minuto, poi ritorno a dormire. E' in questi momenti che provo il viaggio astrale, di solito capitano 2 o 3 volte per notte.
Adesso veniamo a noi: Per una legge universale l'uomo è come un albero; le sue radici affondano nel terreno, tanto quanto i suoi rami svettano verso l'alto. Nel mondo fisico sono proprio così, il mio se è combattuto da mille pensieri, attratto da mille cose, dedito ai vizi ( piacevoli è ovvio ). Insomma sono un essere umano, con la sua dualità.A volte mi sembra che ogni mia azione, parola, fatto, sia pensata da una terza persona; e che questa PERSONA PORTI MOLTE MASCHERE CHE CAMBIA A SECONDA DELLE situazioni. Diciamo non c'è una linea diretta tra quello che accade fuori di noi e il nostro se; in mezzo ci sono le nostre paure, credenze, vizi, virtù, esperienze; che filtrano quella situazione e ci fanno comportare di proposito.
In astrale, invece, io sono io. E' tutto chiaro. Tutto è libero dalle maschere che portiamo nel mondo fisico. Non ci sono interpretazioni. Se in astrale, una guida ti dice qualcosa; stai pur certo che quello è il messagio; chiaro e limpido. Nel fisico invece interpretiamo il messaggio in mille modi e rischiamo spesso di travisare quello che ci viene detto. Quindi, si, in astrale sono veramente io, la mia essenza; il turbinio di pensieri svanisce ed ioritornoa vedere l'essenziale per la mia anima Perché credete che cerco di aiutare più persone possibili che si avvicinano a questa pratica...Perché il va è l'unico modo pere ritrovare se stessi, senza maschere e seghe mentali..."Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude et conoscenza..
s.baldacci
00sabato 11 ottobre 2014 00:25
Successivamente approfondirò, su come mi sento in strale.Buona notte!
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