maltrattamenti su animali

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erevnitis
00martedì 24 settembre 2019 22:46
Maltrattamenti su animali.

Facendo lo studio a mia figlia mi sono trovato un po in difficoltà , lei non riesce a capire come un cristiano puo mangiare fegato grasso di anatra oppure di oche, per lei il maltrattamento e cosi palese che nessun cristiano per rispettare il principio di non maltrattare gli animali dovrebbe essere applicato astenendosi di mangiarlo, mentre tutti i testimoni di Geova che conosce per lei è convinta che praticamente tutti ne mangiano e diventano complici di quel maltrattamento.

Io ho detto che non si possono stabilire regole in quanto ai principi, lei risponde che quando le cose sono cosi chiare lo schiavo non esita a stabilire le applicazioni come la sigaretta oppure la pornografia.

Che dite?

barnabino
00martedì 24 settembre 2019 23:11
Che bizzarramante ci lamentiamo quando lo Schiavo pone delle regole ma poi vogliamo delle regole. Il fumo palesemente viola un principio biblico e lo Schiavo ritiene di potersi prendere la responsabilità di porre una regola, la pornografia (che comunque non porta alla disassociazione) viola palesemente diversi principi morali. Maltrattare animali certamente se ripetutamente e gratuitamente potrebbe portare alla disciplina della congregazione, come chi eccede nel mangiare o turba la coscienza di altri. Il fatto che non esista una regola (non mangiare foie gras) non esclude una disciplina religiosa per chi maltratta gli animali. Certo nel mamgiare carne vi è in generale un certo "maltrattamento" ma alla fine ciascuno renderà conto a Geova.

Shalom
erevnitis
00martedì 24 settembre 2019 23:20
Il punto è che il mangiare foie gras appare una partecipazione palese di un principio violato e sembra che nessuno se ne preoccupa.

Cosa rispondere?
barnabino
00martedì 24 settembre 2019 23:44

Il punto è che il mangiare foie gras appare una partecipazione palese di un principio violato e sembra che nessuno se ne preoccupa



Tua figlia se ne preoccupa e gli fa onore... lo Schiavo non può certo mettersi a regolare ogni aspetto della nostra vita, altrimenti dovrebe dirci quanto alcool bere, quali cibi sono eticamente accettabili e sostenibili, se consumare carne di polli allevamenti in batteria è crudele, se possiamo mangiare cacciagione. Insomma, credo che su queste questioni debba sempre funzionare la coscienza, che cresce e dienta consapevole anche con il tempo, probabilmente 50 anni fa né io né tua figlia ci saremmo posti il problema di maltrattamenti sugli animali, per non parlare nella cività contadina del I secolo.

Francamente con tutta la compassione per le oche preferisco che non si stabiliscano regole laddove non vi è una palese violazione biblica come nel caso di fumo e droghe, ma anche qui ci si è arrivati dopo un lungo percorso. Nel frattempo chi conosce il problema farebbe bene a riflettere e verificare la proprica coscienza rispetto al maltrattare gli animali o indirettamente cibarsi di alimenti prodotti in modo non eticamente ineccepibile, potrebbe valere che per prodotti fatti in consizioni di semi-schiavismo o altre situazioni simili, ma io lascerei alla coscienza e non alle regole.

Shalom
barnabino
00martedì 24 settembre 2019 23:48
Direi che comunque ci sono diverse cose da valutare:

1. i principi biblici coinvolti
2. la responsabilità individuale di chi si limita a consumare un prodotto alimentare
3. il valore della coscienza

Ad esempio, acquistare un prodotto fatto in un paese del terzo mondo da persone in semischiavitù e in condizioni di sicurezza pessime che ne mettono a rischio la vita per risparmiare comporta una responsabilità individuale tale da essere ripresi o disassociati per aver alimentato la schiavitù o per aver partecipato alle morti sul lavoro di molte maestranze in quei paesi? Così, faccio riflessionia casaccio, come al mio solito.

Shalom

Angelo Serafino53
00martedì 24 settembre 2019 23:54


Tua figlia su questa cosa ha ragione
è una vera crudeltà

www.youtube.com/watch?v=9ovM2Jq0nus
I-gua
00mercoledì 25 settembre 2019 07:30
Ci sono diversi argomenti scientifici e biblici che danno ragione a tua figlia
Il fatto è che ognuno deve agire in propria coscienza, addestrata sulla base della Parola
E più che preoccuparsi di ciò che fanno gli altri dovremmo imparare a non giudicare
Certo, si può discutere e informare, ma senza calcare la mano altrimenti si diventa fanatici e si ottiene spesso l’effetto contrario.


I principi biblici coinvolti sono poi gli stessi di quelli mobilitati per astenersi dalla sigaretta.
Dobbiamo notare poi che il foie gras è un alimento molto voluttuario
E dobbiamo chiederci magari anche se, in epoca nazista , l’idraulico che era consapevole che stava costruendo impianti per la distruzione di massa può comunque considerarsi implicato, anche se lui avvitava solo bulloni e collegava tubi?
Hal.9000
00mercoledì 25 settembre 2019 08:31
Re:
erevnitis, 9/24/2019 10:46 PM:

... mentre tutti i testimoni di Geova che conosce per lei è convinta che praticamente tutti ne mangiano e diventano complici di quel maltrattamento.


Ho quotato quello che apparentemente mi pare sia il problema di tua figlia.
Giandujotta.50
00mercoledì 25 settembre 2019 11:41
Ci sarebbe da distinguere i due aspetti del mangiare carne.
Il primo riguarda la liceità dell'azione. Su questo non ci dovrebbero essere dubbi se si considera Genesi 9:3 "Tutti gli animali che si muovono e hanno vita vi serviranno da cibo.+ Ve li do come vi ho dato la verde vegetazione."

il secondo riguarda il trattamento degli animali.
E su questo anche ci sono linee guida abbastanza chiare.

"La Bibbia insegna a trattare in modo giusto e misericordioso le creature inferiori. Geova dichiara di essere Colui che provvede amorevolmente alla loro vita e al loro benessere. (Pr 12:10; Sl 145:15, 16) La Legge mosaica imponeva la dovuta cura degli animali domestici. Quando venivano ritrovati animali domestici smarriti bisognava restituirli sani e salvi al proprietario; quando erano schiacciati sotto la soma, bisognava aiutarli. (Eso 23:4, 5) Gli animali da lavoro si dovevano trattare compassionevolmente. (De 22:10; 25:4) Dovevano godere come l’uomo del riposo sabatico. (Eso 20:10; 23:12; De 5:14) Gli animali pericolosi dovevano essere tenuti a freno o abbattuti."
wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200000281

Per cui, come è già stato commentato, il cristiano che abbia una coscienza addestrata sui principi biblici saprà fare le scelte in base alle sue conoscenze
erevnitis
10mercoledì 25 settembre 2019 16:37
Re:



Tua figlia se ne preoccupa e gli fa onore...



Se ne preoccupa non tanto per amore per Geova ma per amore degli animali. [SM=g27985]



Francamente con tutta la compassione per le oche preferisco che non si stabiliscano regole laddove non vi è una palese violazione biblica come nel caso di fumo e droghe,



La violazione del principio anche a me a dire il vero mi sembra palese, non ti sembra? Lo schiavo diciamo che non vuole dare un applicazione come ha fatto per altre tematiche in cui il principio sembra trasgredito in un modo palese.



Nel frattempo chi conosce il problema farebbe bene a riflettere e verificare la proprica coscienza rispetto al maltrattare gli animali o indirettamente cibarsi di alimenti prodotti in modo non eticamente ineccepibile, potrebbe valere che per prodotti fatti in consizioni di semi-schiavismo o altre situazioni simili, ma io lascerei alla coscienza e non alle regole.



Il problema infatti è proprio questo sembra che se lo schiavo non parla di una situazione allora si puo fare, molti preferiscono le regole.




erevnitis
00mercoledì 25 settembre 2019 16:47
Re: Re:
Hal.9000, 25/09/2019 08:31:


Ho quotato quello che apparentemente mi pare sia il problema di tua figlia.



Infatti per lei guardando i video su come si ricavano "les foies gras" amando cosi tanto gli animali, il maltrattamento è palese lei dice: perché lo schiavo non fa una regola quando si vede un principio trasgredito in un modo cosi palese sul maltrattamento, la fa con la sigaretta, lo fa per la pornografia non potrebbe fare lo stesso per questo cibo il maltrattamento essendo cosi evidente.

Lei capisce che quando le applicazioni sono discutibili lo schiavo non ha voce in capitolo come per esempio le frazioni del sangue e altre situazioni ma quando le cose sono cosi palese per quale motivo non dice la sua come lo fa per altri aspetti? I fratelli come hai evidenziato perché non ragionano in questo modo, sembra che se lo schiavo non parla , molti non ragionano!!!


barnabino
00mercoledì 25 settembre 2019 16:59

La violazione del principio anche a me a dire il vero mi sembra palese, non ti sembra? Lo schiavo diciamo che non vuole dare un applicazione come ha fatto per altre tematiche in cui il principio sembra trasgredito in un modo palese



Mah, proprio su questo sarebbe da approfonide... innanzi tutto se e in che misura è violato un preciso comando biblico, poi in che misura è responsabile chi non maltratta direttamente l'animale ma si limita mangiarne la carne. Biblicamente mangiare foie gras è un peccato da disassociazione? Io avrei qualche dubbio se fossi il Corpo Direttivo a imporre questo come comando biblico. Altro è il principio che i cristani sono obbligati a seguire come coscienza.


Il problema infatti è proprio questo sembra che se lo schiavo non parla di una situazione allora si puo fare, molti preferiscono le regole



Se ne parlava altrove a proposito dei "video" vissuti come regola e non come principio. Certamente le regole evitano a molti di prendersi responsabilità, di assumersi il proprio carico e di meditare sui principi biblici. Lo schiavo in realtà dice di non maltrattare gli animali, ma dubito si possa porre una regola in merito per la molteplicità delle situazioni esistenti.

Lo stesso vale per molti altri aspetti: sicurezza sul lavoro, riciclo dei rifiuti, attenzione all'ambiente, commercio equo, ecc... cose sui cui ad essere chiamata in gioco è la nostra coscienza personale, poiché ci vedrà solo Dio. Il tema non è banale... seppure personalmente non amo molto le problematiche animaliste o ecologiste portare all'eccesso. Complimenti a tua figlia... ricordo comunque che molti fratelli e sorelle sono turbati dai sacrifici che si facevano in Israele, ben poco animalisti.

Shalom
Pino2019
00mercoledì 25 settembre 2019 17:11
Re:
erevnitis, 24/09/2019 23.20:

Il punto è che il mangiare foie gras appare una partecipazione palese di un principio violato e sembra che nessuno se ne preoccupa.

Cosa rispondere?




Premesso che non mangio foies gras, e detesto chi maltratta gli animali ma penso che si stia perdendo un attiminio il senso della misura.

E' vero che la legge mosaica prevedeva norme contro il maltrattamento degli animali ma non mi risulta che fossero previste pene per chi trasgrediva tali norme come per chi invece trasgrediva norme che salvaguardavano la purezza morale e fisica.

Quindi anche oggi lo Schiavo Fedele Saggio può indicare i principi che dovrebbero guidare ogni cristiano nel trattare con cura gli animali ma non può stabilire regole in tal senso.

Hal.9000
10mercoledì 25 settembre 2019 21:10
Re: Re: Re:
Hal.9000, 25/09/2019 08.31:

erevnitis, 9/24/2019 10:46 PM:

... mentre tutti i testimoni di Geova che conosce per lei è convinta che praticamente tutti ne mangiano e diventano complici di quel maltrattamento.


Ho quotato quello che apparentemente mi pare sia il problema di tua figlia.

erevnitis, 25/09/2019 16.47:

Infatti per lei guardando i video su come si ricavano "les foies gras" amando cosi tanto gli animali, il maltrattamento è palese lei dice: perché lo schiavo non fa una regola quando si vede un principio trasgredito in un modo cosi palese sul maltrattamento, la fa con la sigaretta, lo fa per la pornografia non potrebbe fare lo stesso per questo cibo il maltrattamento essendo cosi evidente.

Lei capisce che quando le applicazioni sono discutibili lo schiavo non ha voce in capitolo come per esempio le frazioni del sangue e altre situazioni ma quando le cose sono cosi palese per quale motivo non dice la sua come lo fa per altri aspetti? I fratelli come hai evidenziato perché non ragionano in questo modo, sembra che se lo schiavo non parla , molti non ragionano!!!


Forse non mi sono spiegato bene.
La prima cosa che ho grassettato è relativa a "tutti i testimoni di Geova che lei [tua figlia] conosce". Di quante persone stiamo parlando, scusa? 1000? 5000 al massimo direi esagerando (una circoscrizione). Ammesso e non concesso che tutti questi consumino foies gras ciò non rappresenta che una parte infinitesimale dei tdG a livello mondiale. Dove vivo io per esempio il foies gras non si trova nemmeno in commercio.
Poi c'è la seconda parte grassettata, quella relativa al fatto che "lei è convinta che praticamente tutti ne mangiano". Ma guarda un po' cosa ci tocca sentire. Cioè, se la signorina è convinta allora, beh, mobilitiamoci no?! Cosa significa scusa che lei è convinta che tutti i 5000 tdG che conosce mangiano foies gras?
Non so quanti anni abbia ma forse sarebbe il momento che apprendesse il concetto scritturale di modestia.
erevnitis
00mercoledì 25 settembre 2019 21:14
Grazie Hal [SM=g28002]
I-gua
00giovedì 26 settembre 2019 05:14
“Foie gras”

Ma non importa ciò che mangiano gli altri, tdG o meno
Ognuno guarda il proprio piatto e porta il suo carico di responsabilità
La propria coscienza addestrata con La Parola di Dio dovremmo guidare le scelte della persona cristiana
Se uno sposa la causa animalista, non deve farne questione di religione, o meglio strumentalizzare la religione a fini politici, o ancora peggio giudicare fratelli.
I-gua
00giovedì 26 settembre 2019 07:25
Re:
barnabino, 24.09.2019 23:48:

Direi che comunque ci sono diverse cose da valutare:

1. i principi biblici coinvolti
2. la responsabilità individuale di chi si limita a consumare un prodotto alimentare
3. il valore della coscienza

Ad esempio, acquistare un prodotto fatto in un paese del terzo mondo da persone in semischiavitù e in condizioni di sicurezza pessime che ne mettono a rischio la vita per risparmiare comporta una responsabilità individuale tale da essere ripresi o disassociati per aver alimentato la schiavitù o per aver partecipato alle morti sul lavoro di molte maestranze in quei paesi? Così, faccio riflessionia casaccio, come al mio solito.

Shalom





Nel caso dell’esempio citato, la cosa è più ambigua, perché si posso produrre prodotti rispettando le persone e i diritti umani.
Non sempre abbiamo consapevolezza di cosa abbia comportato fabbricare un prodotto, ossia non solo i costi economici, ma anche ambientali e sociali...

Ma se uno sa perfettamente che un tale prodotto ha comportato sofferenza e causa sofferenza o danno a persone, ambiente animali...

Allora, SECONDO IL MIO SEMPLICE PARERE, non può sottrarsi dalle sue responsabilità dicendo semplicemente: non sono stato io a creare direttamente la sofferenza. Ma ripeto, è questione di coscienza... il fatto è che la consapevolezza aggrava la scelta


Mentre per quanto concerne il foie gras ti salva l’ignoranza, perché non è possibile produrre foie gras se non forzando gli animali, ciò che è violenza e non certo agire compassionevolmente come vuole Dio.
erevnitis
00giovedì 26 settembre 2019 09:46
Re:
Caro barnabino



Mah, proprio su questo sarebbe da approfonide...



Approfondire che l'animale in questo caso non sia maltrattato?!!!
Francamente i video mi sembrano molto chiari!!!
Poi chi pensa che non siano maltrattati , ne possono mangiare mentre chi pensa che siano maltrattati se ne devono astenere.

i fin dei conti chi pecca solo Geova lo sa anche se la cosa puo sembrare evidente agli occhi.

I-gua
20giovedì 26 settembre 2019 11:27
ma il discorso è semplice: dobbiamo cercare, vivendo in sistema malato e malvagio, di vivere "muovendoci sulla punta dei piedi", evitando di creare sofferenza inutile ed evitando di partecipare alle dinamiche malsane che ci propone il sistema. Ma ogni nostro passo in questo sistema corrotto e malato, comporta sempre delle conseguenze più o meno deleterie, si tratta di buon senso e responsabilità personale.
Questo è possibile allenando la propria coscienza con La Parola di Dio, acquisendo conoscenza di come funziona il sistema, acquisendo consapevolezza e agendo (facendo scelte) responsabili.
il che può portare taluni a mettere il rispetto della vita al di sopra del proprio palato e del proprio ventre. Per questi che hanno raggiunto questo livello di consapevolezza è bene perseguire questa via, ma non è da pretendere che tutti li seguano magari dovendo sottostare a delle norme e direttive imposte dallo SFS! Tenendo conto che non è cosa si mangia o non si mangia che ci salverà la vita (come ben scritto nella Bibbia)

Se lo SFS imporrebbe divieti alimentari andrebbe ben al di là del suo incarico (anche questa cosa condannata dalla Bibbia, ed espressamente associata ad insegnamenti di demoni!)

ancora più grave: giudicando le persone da cosa mangiano o non mangiano noi cadremmo in una pericolosa trappola!

anzi, il rischio che si delinea all'orizzonte è quello di prendere le distanze dallo SFS perché non condanna il consumo di foie gras come ha condannato fumare, e prendere distanza dai fratelli perché consumano foie gras!
erevnitis
00giovedì 26 settembre 2019 11:51
Bel pensiero da meditare I-Gua [SM=g28002]
barnabino
00giovedì 26 settembre 2019 14:45

Approfondire che l'animale in questo caso non sia maltrattato?!!!



Non su quello, ma sull'aspetto spirituale: che principio biblico è violato? Come venivano puniti coloro che maltrattava un animale? Che grado di responsabilità ha chi consuma carne di un aninale maltrattato ma di per sé non lo maltratta?

Sono damanda da porsi prima di decidere che è violata una legge divina e non un princopio su cui decide la coscienza. Il CD deve essere molto cauto prima di decidore di espellere dalla congregazione chi mangia foie gras. In questo senso dicevo. In Italia devo dire che non conosco molti che lo mangiano, ma in Francia mi è stato offerto.

Lo spesso pricipio potrebbe valere quando decidiamo ci comprare un abito, una biro o un pupazzo prodotto in paesi dove la paga è da fame, dove i lavoratori non hanno tutele in fatto di sicurezza e inquinamento e dove ci sono regimi sanguinari che maltrattano esseri umani. Acquistando quei prodotti per risprmiare qualche euro sono responsabile e dunque devo essere espulso dalla congregazione o si tratta di una valtazione in coscienza dove alla fine renderemo conto a Geova?

Shalom
erevnitis
00giovedì 26 settembre 2019 22:18
Re:



Non su quello, ma sull'aspetto spirituale: che principio biblico è violato?



in realtà mi sembra che sia violato un comando della legge mosaica in cui lo schiavo ne tira il principio dato che non siamo sotto la legge mosaica di non maltrattare gli animali o più precisamente la sacralità della vita.


Come venivano puniti coloro che maltrattava un animale?



Non saprei dirti ma mi sembra una domanda interessante


Che grado di responsabilità ha chi consuma carne di un aninale maltrattato ma di per sé non lo maltratta?



Forse esattamente come quello di votare un candidato politico in cui poi nella sua carriera si comporta molto male.


Sono damanda da porsi prima di decidere che è violata una legge divina



Non è violata nessuna legge divina ma un principio divino che sembra palese dare vita ad un commercio in cui si maltrattano gli animali.



e non un princopio su cui decide la coscienza.



In tutti i principi subentra la coscienza ma anche in alcuni comandi in cui non sono molto formali (frazioni del sangue per esempio), ma trasgredire un principio oppure una legge per Geova è lo stesso, e in questo caso mi sembra palese.


Il CD deve essere molto cauto prima di decidore di espellere dalla congregazione chi mangia foie gras. In questo senso dicevo.



Infatti ma qui non si parla di espellere ma solo di peccare ovviamente se si parte come presupposto che un principio sia violato (in questo caso sembra palese ma forse mi sbaglio).



In Italia devo dire che non conosco molti che lo mangiano, ma in Francia mi è stato offerto.



infatti forse viviamo una realtà diversa.


Lo spesso pricipio potrebbe valere quando decidiamo ci comprare un abito, una biro o un pupazzo prodotto in paesi dove la paga è da fame, dove i lavoratori non hanno tutele in fatto di sicurezza e inquinamento e dove ci sono regimi sanguinari che maltrattano esseri umani. Acquistando quei prodotti per risprmiare qualche euro



Hai completamente ragione, infatti uno ci dovrebbre riflettere ma puo anche darsi che siamo vittima di questo sistema.



sono responsabile e dunque devo essere espulso dalla congregazione



Non necessariamente non in tutti i peccati ci si viene espulsi


o si tratta di una valtazione in coscienza dove alla fine renderemo conto a Geova?



Infatti renderemo conto a Geova ma i fratelli sono pochi che ci pensano almeno con quelli che ho parlato, del resto me ne ha parlato solo mia figlia .



barnabino
00giovedì 26 settembre 2019 23:07
Caro Erev,

Premetto che amo gli animali ma non amo molto gli eccessi aninalisti e dunque forsesono un po' di parte...


in realtà mi sembra che sia violato un comando della legge mosaica in cui lo schiavo ne tira il principio dato che non siamo sotto la legge mosaica di non maltrattare gli animali o più precisamente la sacralità della vita



Però la vita animale non è equiparata a quella umana e l'uomo può cibarsi di aninali uccidendoli con metodi chiaramente cruenti del mondo rurale che oggi potrebbero non essere pienamente accettabili, gli animali restano creature inferiori di cui possiamo cibarci. Più che la sacralità della vita io qui vedrei implicata la ghiottoneria ma siamo in un campo regolato dalla coscienza più che dalle leggi.


Non è violata nessuna legge divina ma un principio divino che sembra palese dare vita ad un commercio in cui si maltrattano gli animali



Dove c'è un principio il Corpo Direttivo lascia alla coscienza decidere cosa fare, come non nel caso degli alcoolici non esiste un divieto ma si agisce in coscienza anche qui il cristiano dovrebbe regolarsi sul limite tra cibarsi di un animale e torturare l'animale per farlo. Altrimenti lo Schiavo dovrebbe fare una lista di tutti i cibi o allevamenti eticamente discutibili.


ma trasgredire un principio oppure una legge per Geova è lo stesso, e in questo caso mi sembra palese



Io non sarei così sicure che è così palese che mangiare fois gras sia una trasgressiono di una Legge di Dio, tanto è vero che tu stesso dici che molti non lo percepiscono neppure come un problema.


Infatti ma qui non si parla di espellere ma solo di peccare



Come osservi peccare lo facciamo tutti molte volte, ma dato che lo hai paragonato al sangue, al voto o al fumo parliamo di trasgressione per cui si può essere espulsi se non c'è pentimento. Per questo ne ho parlato.


Hai completamente ragione, infatti uno ci dovrebbre riflettere ma puo anche darsi che siamo vittima di questo sistema



Per questo che solo la coscienza addestrata può davvere essere il faro che ci guida, non un elenco di regole, precetti, leggi, divieti su ogni aspetto della vita deciso di volta in volta dallo Schiavo. Una volta che siamo informati di qualcosa dovremmo agire di conseguenza, senza preoccuparsi di quello che decidono di fare altri.


ma i fratelli sono pochi che ci pensano almeno con quelli che ho parlato



Come detto probabilmente neppure noi o tua figlia se fosse fissuta 100 anni fa e comunque avesse letto la Bibbia si sarebbe preoccupata di come venivano allevate le oche o uccisi i suini o scuoiati i conigli. Non voglio giustificare la mancanza di sensibilità sui problemi animalisti ma la coscienza cresce e si affina con il tempo e non tutti hanno tempo identici, forse le nuove generazioni cone tua figlia saranno più sensibili di quelle passate.

Shalom
erevnitis
00giovedì 26 settembre 2019 23:17
Ti ringrazio barnabino del tempo che mi dedichi, ci rifletto e ci medito sopra ti faccio sapere, adesso vado a dormire. Buona notte!!
claudio2018
00venerdì 27 settembre 2019 08:39
Non credo che lo schiavo non sappia che per produrre fegato grasso bisogna torturare le anatre e sottoporle ad una terribile alimentazione forzata . Lo sa ma si limita ad esporre il principio generale di non essere crudeli con le bestie tralasciando tutte le considerazioni etiche sulla disumanita' degli allevamenti crudeli e intensivi forse per non dare l'impressione di voler sostenere campagne animaliste che sconfinerebbero facilmente nelle battaglie politiche per il cambiamento del sistema .

Detto questo lo schiavo considera anche il problema non solo dal punto di vista della sua gravità ma anche dal punto di vista di quanto sia diffuso nel vivere della gente prima di porre il problema in termini di disassociazione .

Ad esempio fumare o guardare video porno è talmente diffuso che lo schiavo non ha potuto non intervenire e porre l'accento sulla gravità di questi comportamenti comuni ponendo anche il limite della disassociazione oltretutto perché è molto facile che anche un cristiano possa cadere o ricadere in questi problemi e divenirne dipendente.

Mangiare fegato grasso di anatra invece non è una pratica con gli stessi connotati del fumare o guardare materiale pornografico perché non'e' una pratica diffusa come queste e non costituisce lo stesso grado di pericolo morale per la spiritualità della congregazione ,pericolo rappresentato dal fatto che fumare o guardare film porno contamina moralmente un individuo e potrebbe contaminare facilmente altri.

Non che sia una cosa da niente mangiare fegato grasso di anatra perché in tal modo si partecipa al maltrattamento crudele di questi animali ma mi sembra che sia un problema talmente ristretto e anche poco conosciuto nella società da non essere per così dire una 'moda' o un consueto modo di vivere , che tra l'altro non darebbe nemmeno dipendenza da non spingere lo schiavo a farne una questione di disassociazione .

Alla fine penso che lo schiavo si renderà conto che in questioni così relegate seppur gravi possa anche preoccuparsi di intervenire Geova mettendo la persona che forse mangia fegato di anatra all'insaputa di come viene prodotto al corrente del problema e lui (lo schiavo) si limitera' a ribadire il principio del non maltrattare crudelmente gli animali senza pubblicare articoli che rischierebbero di scambiarlo come un sostenitore di campagne politiche animaliste .

Questa è la mia veduta

Scusa se non ti ho risposto subito ma è un periodo in cui sono molto impegnato

Ciao erev
erevnitis
00venerdì 27 settembre 2019 19:27
Re:
Caro barnabino



Però la vita animale non è equiparata a quella umana e l'uomo può cibarsi di aninali uccidendoli con metodi chiaramente cruenti del mondo rurale che oggi potrebbero non essere pienamente accettabili,



Non riesco ad immaginare questi metodi cruenti del mondo rurale , quali sono?


gli animali restano creature inferiori di cui possiamo cibarci. Più che la sacralità della vita io qui vedrei implicata la ghiottoneria ma siamo in un campo regolato dalla coscienza più che dalle leggi.



Ma la ghiottoneria non è il fatto di continuare a mangiare nonostante non hai più fame? Che relazione con il "foi gras"?



Dove c'è un principio il Corpo Direttivo lascia alla coscienza decidere cosa fare,



Quindi quando si dice che la sigaretta è proibita a motivo del principio della sacralità della vita è una frase non giusta?
La sacralità della vita non è un principio?


come non nel caso degli alcoolici non esiste un divieto ma si agisce in coscienza anche qui il cristiano dovrebbe regolarsi sul limite tra cibarsi di un animale e torturare l'animale per farlo. Altrimenti lo Schiavo dovrebbe fare una lista di tutti i cibi o allevamenti eticamente discutibili.



Su questo hai ragione ma quando ci sono gli estremi in genere lo schiavo non si trattiene di fare le applicazioni. La domanda è in questo caso ci sono gli estremi?



Io non sarei così sicure che è così palese che mangiare fois gras sia una trasgressiono di una Legge di Dio, tanto è vero che tu stesso dici che molti non lo percepiscono neppure come un problema.



Non direi una legge ma un principio ricavato dalla legge mosaica di non maltrattare gli animali.


Come osservi peccare lo facciamo tutti molte volte, ma dato che lo hai paragonato al sangue, al voto o al fumo parliamo di trasgressione per cui si può essere espulsi se non c'è pentimento. Per questo ne ho parlato.



ho paragonato a questi perché sono i primi esempi che mi vengono in mente ma lo schiavo quando vede gli estremi puo parlare di certi sport che vanno evitati come quelli di autodifesa oppure sport come fare gli "sport del brivido" rischiosi per la vita non credo che uno possa essere espulso. Riguardo al voto credo che la congregazione non interessa quello che fai davanti alle urna. la domanda è riguardo al foie gras ci sono gli estremi oppure no?


Per questo che solo la coscienza addestrata può davvere essere il faro che ci guida, non un elenco di regole, precetti, leggi, divieti su ogni aspetto della vita deciso di volta in volta dallo Schiavo. Una volta che siamo informati di qualcosa dovremmo agire di conseguenza, senza preoccuparsi di quello che decidono di fare altri.



Infatti io concordo con questo tipo di vita cristiana tuttavia il fatto che mia figlia sia turbata vedendo in un matrimonio mangiare tanti fratelli "fois gras" e non farsi minimamente la domanda riguardo al maltrattamento degli animali oppure se alcuni possono essere turbati. Allora mi chiedo due sono le cose o questi animali non sono maltrattati e ci stiamo facendo un illusione di maltrattamento che in reltà non esiste e che questi estremi non esistono oppure i fratelli si comportano appropriatamente solo quando vedono i video altrimenti non esercitano la faccoltà di distinguere il bene e il male.



Come detto probabilmente neppure noi o tua figlia se fosse fissuta 100 anni fa e comunque avesse letto la Bibbia si sarebbe preoccupata di come venivano allevate le oche o uccisi i suini o scuoiati i conigli.



Per quale motivo? 100 anni fa le cose erano diverse? quali sono questi metodi che non riesco ad immaginarmi.


barnabino
00venerdì 27 settembre 2019 20:05
Sgozzare un animale, specialmente di grossa taglia, non è un bello spettacolo e l'animale chiaramente prova sofferenza, nel tempio erano uccisi migliaia di animali. Chi vive in campagna lo fa senza battere ciglio mentre a me cittadino fa orrore...

Shalom
erevnitis
00venerdì 27 settembre 2019 20:37
Re:
barnabino, 27/09/2019 20:05:

Sgozzare un animale, specialmente di grossa taglia, non è un bello spettacolo e l'animale chiaramente prova sofferenza, nel tempio erano uccisi migliaia di animali. Chi vive in campagna lo fa senza battere ciglio mentre a me cittadino fa orrore...

Shalom



Io concordo barnabino ma mi sembra una bella differenza tra uccidere un animale oppure fargli gonfiare il fegato torturandolo come mi pare che ci sia una bella differenza tra uccidere ad armaghedon e torturare nell'inferno. Siamo su due binari diversi mi sembra!!


I-gua
00venerdì 27 settembre 2019 21:28
uccidere un animale per cibarsene è questione di nutrirsi (necessario)

forzare un animale per produrre foie gras è questione di palato (ghiottoneria)

un animale si può allevare e uccidere con rispetto e compassione

mentre forzare un animale per produrre foie gras manca di rispetto e compassione
barnabino
10venerdì 27 settembre 2019 22:06

Io concordo barnabino ma mi sembra una bella differenza tra uccidere un animale oppure fargli gonfiare il fegato torturandolo come mi pare che ci sia una bella differenza tra uccidere ad armaghedon e torturare nell'inferno



Non saprei qual è la percezione dell'animale nei due casi, ovvero se siamo noi ad "umanizzarli", resta il fatto che non c'è una regola biblica in merito né vi era una punizione paragonabile a quella di uccidere un essere umano. Come detto anche tenere prigionieri animali in allevamneti disumani fuori dal loro ambiante naturale e poi ucciderli potrebbe essere considerato cruele se "umanizziamo" la questione.

Insomma, lo Schiavo ragionevolmente lascia che sia la coscienza faro del nostro comportamento. Se per te quella è una tortura non mangiare, chi mangia quel fegato probabilmente ama gli animali e tratta il suo gatto da re, dunque non è una persona di per sé "crudele" da espellere, solo la sua coscienza non è sensibile come la tua, è possibile che non il tempo la percezione della violenza sugli animali cambi e che diventi percezione comune non uccidere gli aninali per cibarsene se non attraverso la caccia, facendoli vivere nel loro ambiente naturale. Quello che voglio dire è che l'affermazione di non essere crudeli e maltrattare gli animali può declinarsi in molte maniere, il pericolo, a mio avviso, sorge quando tale attitudine crudele diventa espressione di un tratto della personalità che rivela una debolezza spirituale. Ma possiamo dire che mangiare fois gras piuttosto che pollo allevato in batteria sia di per sé tratto di una personalità violenta e crudele? Sono tutti ragionamenti.

Shalom
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