le mie 2 esperienze

moffie
00mercoledì 20 marzo 2013 02:11
Salve a tutti, mi sono finalmente deciso di registrarmi in questo magnifico forum, che seguo altalenante da un po' di tempo, e mi sono deciso anche, a distanza di quasi ormai un anno, di raccontarvi le mie due esperienze, di cui una andata "a buon fine" e una bloccata sul nascere (forse per paura, o forse perchè non era il momento).
Premetto, scriverò moltissimo, forse, e sono sicuro che un libro non basterebbe.
Premetto inoltre che come tutti i "ricordi", anche questi, potrebbero essere mutati nel tempo, anche se ho come l'impressione ogni volta di non dimenticarmi nulla.

Esperienza 1:
Sono in vasca da bagno, mi sono appena lavato e decido di rilassarmi un po'. La vasca è piena di acqua calda, e un po' di sale da cucina, elemento che spesso inserisco perchè per ignoranza ho sempre considerato utile tanto quanto i costosi sali da bagno. Tenevo su un tavolino affianco alla vasca il computer portatile, nel quale stava andando qualche video su youtube. In quel periodo ero molto lanciato sulle frequenze pure, e svolgevo un po' di ricerca (aggiungerei pressochè inutile) riguardo a introspezione, mondi paralleli, magia, etcc. (dico inutile perchè solo col tempo ho capito che il miglior "motore di ricerca" sta dentro di noi, e non al di fuori).
Ricordo un video di un tipo mascherato, con 2 puntini sulla fronte, ricordo anche che il video non aveva i colori naturali, ma sembrava hue/shiftato (non so tradurlo) ma per rendere l'idea è come dire che tutti i colori comparivano fluo, o meglio ancora un "negativo" colorato.
Finisce il video e piazzo su un video da un ora con una frequenza "pura". Premetto che non avevo le cuffie, quindi probabilmente anche quel video aveva poco di mistico, ma ipotizzo che tenere la concentrazione su quel suono può essere comparabile a tenere la concentrazione sul ronzio che si può sentire all'interno delle orecchie.
Cosa succede.. mi addormento, e inizio a sognare. Non ricordo minimamente il sogno, forse solo qualche elemento che non mi sbilancio a dire perchè potrei essere completamente in fallo. Quantifico questo sonnellino di una durata di pochi secondi, anche se in realtà non ne avevo una reale percezione, e mi sveglio perchè l'acqua era diventata quasi fredda e poco accogliente. Ricordo di aver aperto il rubinetto dell'acqua calda con il piede, per riportarla in temperatura. Tempo di chiudere l'acqua e qui inizia il viaggio vero e proprio.
Ho gli occhi chiusi, in quanto in profondo relax, ma mi accorgo di qualcosa di strano, ho il mio bagno davanti, come l'avevo lasciato, e come se avessi avuto gli occhi aperti.
Li noto che il mio corpo sembrava avere delle convulsioni, ma non percepivo alcun movimento, neanche le cosidette vibrazioni che ho esperito altre volte. Li per li era normale. Il mio corpo "tremava" ma la mia percezione era di pura quiete.
Inizio ad alzarmi, o meglio il mio secondo corpo, che per comodità chiamerò corpo eterico, si stava alzando, ma io ancora inconsciamente pensavo di essere pronto per uscire dalla vasca, ancora nel mio corpo fisico di tutti i giorni, per asciugarmi, fatto sta che placo questa "voglia di uscire" dicendo tra me e me: "no dai torna giù", e tornavo giù come se fossi disteso. Succede qualche volta ma ad un certo punto non riesco più a tornare giù.
Inizio a levitare, faccio una capriola in aria, e arrivo ad altezza soffitto. Al che non cosciente di ciò che stava succedendo, allungo le braccia per non andare letteralmente a sbattere... le prime percezioni fuori dal comune: vedo le mie braccia e sono azzurre, sono fatto "di nuvola", ma mi sembra ancora normale, e nel momento in cui tocco il muro mi accorgo di essere il muro. La mia percezione non era più di un muro bianco, freddo, e lievemente ruvido. In quel momento ero il muro. Era come se conoscessi la sua composizione chimica, temperatura, funzione, caratteristiche, insomma.. per quanto mi riguarda ero il muro, conoscevo TUTTO di lui.
Torno giù, sono a qualche centimetro sopra il mio corpo, inizio a pensare qualcosa, che all'istante si manifestava: c'era un rotolo di carta igienica, e qualche asciugamano a bordo vasca, e la mia mente malsana ha optato per un pensiero del tipo: "cosa succede se sposto il rotolo di carta igienica?", solo che a differenza della realtà comune, nel momento in cui ho pensato a "spostare" la carta igienica si stava spostando da sola. Da li è iniziato qualche momento ludico in cui facevo volare asciugamani a destra e a manca.
Il mio corpo eterico in ogni momento era pervaso da una emozione infinitamente più potente di ogni qualsiasi emozione abbia mai provato, la chiamerei estasi. Stavo BENISSIMO. La mia vista non era normale, vedevo allo stesso normalmente, ma anche a 360gradi. Da grafico non riuscirei a rappresentare nulla di simile nemmeno virtualmente. E' una cosa che ancora oggi non riesco a concepire in nessun modo. Non posso purtroppo rendere a parole questo tipo di vista che avevo, perchè non era come se avessi uno schermo diviso, bensì erano due visioni presenti contemporaneamente e "importanti" allo stesso modo, nessuna delle due prevaleva sull'altra.
Mi guardo un po' attorno, per guardare la finestra che dal bagno da alla mia terrazza (molto trasandata, dirò la verità) e mi accorgo, ribadisco che fino a li per me era tutto normalissimo, che fuori dalla finestra non c'era la mia terrazza, bensì un giardino stile italiana, ovvero con alberelli molto curati a forma di "goccia", qualche fiore giallo, un sentierino di ghiaia, e il cielo che era una miscela tra azzurro/grigio/bianco.
Nel momento in cui vedo questo giardino subentra la mia parte razionale che dice subito: "non sono a casa" e ho pensato subito a mia madre.
Nel momento in cui ho pensato a ciò, manifestandosi tutto all'istante, mi ritrovai letteralmente risucchiato, con tanto di suono di risucchio, di nuovo dentro al corpo. Era tutto nero. Ero paralizzato. Non vedevo nulla. Ammetto che la prima cosa che ho pensato è stata: "sono morto?" e subito dopo "ma se sono morto non posso pensare".
Provo ad aprire gli occhi: dolore. Provo a muovere le braccia: dolore. Provo a muovermi: dolore. Nessun risultato. Preso da un po' di angoscia mi sono impuntato sul tornare. E sono tornato alla normalità. Purtroppo.. :P
Mi ritrovo nel mio bagno, uguale, con qualche piccola differenza, tipo i rotoli di carta igienica erano da altre parti, l'asciugamano che facevo volare era di un altro colore ed era al suo posto, e qualche piccola incongruenza rispetto "all'altro mondo" in cui mi ero trovato. Ma direi che di qua e di la erano più o meno uguali. Se di qua è realtà, di la era super-realtà.
Pervaso ancora da qualche ricordo di ciò che era appena successo mi sono messo a piangere come un bambino e ho telefonato a mia madre parlandole dell'accaduto.
ESPERIENZA MAGNIFICA tanto quanto incomprensibile.
Ho sicuramente dimenticato qualcosa, ma sorvoliamo.
Sono aperto a domande.


Esperienza 2:
Dopo la prima esperienza ho cercato tutti i giorni quella dimensione, con scarsi risultati.
Non sono mai risucito fino in fondo a lasciarmi andare al momento delle vibrazioni, che ormai a distanza di un anno sento di continuo.
Succede che una mattina, appena sveglio, mi riaddormento, o meglio, cado in questo stato vibratorio che mi proietta subito con il mio corpo eterico (quello azzurro, fatto di nuvola) in un tunnel che io ricordo come fatto di fulmini e fuoco. Li la mia coscienza era divisa: ero in tutti e due i posti contemporaneamente: a letto, e nel tunnel. Nel tunnel stavo bene e il mio corpo eterico aveva assunto la posizione del dhyana mudra, mentre a letto stavo un po' angosciato e supino immobile. Angosciato perché? Perchè avevo la nettissima sensazione che alla fine del tunnel mi stesse aspettando qualcuno di mooooolto moooolto importante (e ora che scrivo mi escono le lacrime, a maggior conferma che ciò che dico mi sembra sia proprio così). Semplicemente non mi sentivo pronto e ho forzato il "rientro" nella realtà alla quale siamo abituati, con risultato forti squilibri fisici, e rincoglionimento totale.
Ora non dico che mi pento di aver bloccato l'esperienza sul nascere, cosa che faccio di continuo perchè ho il cervello talmente intasato di merda che non riesco a liberarmi da tutti i preconcetti e non riesco a lasciarmi andare.
Chissà chi/cosa mi stava aspettando.
Sono fiducioso di poter tornare di la ancora. So che avrei potuto farlo molte altre volte, ma la razionalità ha sempre purtroppo avuto la meglio.

Queste sono le mie esperienze.
Porgo il mio rispetto a chi riuscirà ad arrivare fino a qui in fondo senza rompersi le balle, dato che so di essere stato molto prolisso, ma so anche che potrei scrivere di questo fino alla fine dei miei giorni. Porgo il mio rispetto anche a chi si è rotto le balle dopo le prime righe!

Commenti / domande / critiche / whatever ben accette!
Buon astrale a tutti!
S_h_a_d_o_W
00mercoledì 20 marzo 2013 14:54
Bella esperienza la prima.Ma tu sapevi gia' dell'esistenza dei viaggi astrali?O l'hai scoperto cosi'?
Riguarda la seconda esperienza,tu non hai il cervello intasato di cioccolata(rendiamo il post piu igienico :) ),ma hai paura dell'ignoto ed è una cosa normale.
Quindi datti piu' tempo,magari informati piu' nel dettaglio sull'argomento,scrivi su un foglio tutte le tue paure e preconcetti,analizza la loro causa e cerca di superarle.
Consiglio spesso a tutti il libro "Avventure fuori dal corpo" di William Buhlman,non per fare pubblicita' ma perchè è forse il miglior manuale dei viaggi astrali,quindi lo consiglio anche a te .
Cmq non mi sono rotto a leggere le tue righe,invece mi rompo le palle quando non posso essere d'aiuto ;)
moffie
00mercoledì 20 marzo 2013 20:33
si, conoscevo bene o male i viaggi astrali, o meglio, sapevo che esistevano, ma non sapevo cosa fossero.. e comunque l'interesse per i viaggi astrali e l'ignoto erano antecedenti a quella esperienza veramente di poco.. parlo forse addirittura di qualche giorno/settimana, non di più!

diciamo poi che hai ragione a dire che forse ho avuto paura dell'ignoto, ma solo quando ho capito che era tutto "reale" :P
ho sempre avuto la passione per l'ignoto in realtà.. ma fino ad allora per me era tutta finzione.
quando poi vivi un esperienza simile e ti accorgi che quelle che fino ad ora consideravi emozioni non erano nulla in confronto a quelle che poi ho provato, beh diciamo che anche le paure iniziano a concretizzarsi.

detto ciò hai azzeccato questa mia indisposizione all'ignoto, seppur incuriosito da esso, ma devo dire con assoluta serenità che ci sto facendo il callo, anche perchè diciamo che da quel giorno mi capitano più cose legate all'ignoto che al noto.. non sto qui ad elencarle tutte, ma tra coincidenze, "superpoteri", visioni (anche da sveglio), vibrazioni (anche da sveglio), e fatti che fino a un anno fa consideravo "strani" sono ormai all'ordine del giorno!

forse il mio reale problema non è tanto la paura (che non considero affatto nociva) ma è più il fatto che la mia parte razionale forse domina ancora su quella irrazionale, per cui lasciarsi andare non è sempre la cosa più semplice!
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