conseguenze illuminanti

Toposamu
00lunedì 29 marzo 2010 02:21
minkia come sono bravo a inventarmi i titoli dei post. pure a scuola ero quasi più bravo a fare i titoli dei temi che il tema vero e proprio :-)
e quanto mi piace divagarmi!!!!!!

vabbè serio adesso.

sentite l'altra sera ho bevuto più del normale (molto di più) per divertimento all'inizio e poi per vedere fino a dove potevo spingermi. nonostante abbia speso più di 50€ in superalcolici più altri offerti dagli amici e dalla casa, ero perfettamente operativo mentalmente. cosa buona è che a quanto pare il mio limite di sopportazione agli alcolici non è ancora definibile.
questa era la premessa (tanto per vantarsi ;-)

arrivato a casa mi cambio, do da mangiare al cane e mi siedo in divano qualche minuto. noto stranamente una qualche differenza nel mio modo di pensare. era come se sentissi quello che pensavo in una frazione di secondo impercettibile e poi la pensavo veramente. difficile da spiegare visto che sono bravo solo a spiegare cagate. in pratica da quella sera (di qualche settimana fa non chissà quando) ho come un flash su quello che penso e poi lo penso o lo dico.

qualcuno ha idea se sono semplicemente rincoglionito come mi ricordano tipo venti volte al giorno o se "qualcosa" è successo davvero?
gerry-one
00lunedì 29 marzo 2010 21:45
Secondo me è la prima che hai detto.
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"L'alcol produce un'azione tossica sulle cellule nervose: le disidrata, modificando la fluidità e la permeabilità delle membrane cellulari e ne riduce la densità.

Due ricerche pubblicate sulla rivista Alcoholism Clinical and Experimental Research rivelano che le vittime principali sono i neuroni e le cellule gliali della corteccia orbitofrontale e dell'ippocampo.

La corteccia frontale costituisce un terzo dell'intera superficie cerebrale.

La regione più anteriore è chiamata corteccia prefrontale ed è la struttura dove hanno sede le funzioni più complesse, come ad esempio la pianificazione dei comportamenti sociali e i meccanismi di gratificazione e punizione.

A sua volta, la corteccia prefrontale è composta da diverse aree, tra cui la corteccia orbitofrontale.

La corteccia orbitofrontale è coinvolta nei processi decisionali, emozionali e motivazionali che permettono l'adattamento alle situazioni nuove.

L'ippocampo è la regione dell'apprendimento e della memoria, è la sede in cui si formano i ricordi.

I risultati dei due studi dimostrano che la perdita progressiva dei neuroni è tanto più pronunciata quanto più lungo è il periodo di abuso, mentre la perdita delle cellule gliali è un evento precoce, indipendente dal periodo di dipendenza, potrebbe essere un fattore predisponente la riduzione dei neuroni (visto che le cellule gliali ne coordinano le molteplici attività) e quindi potrebbe rendere vulnerabili i soggetti prima ancora che diventino alcolisti.

La perturbazione di questo connubio sfocia in comportamenti impulsivo-compulsivi che compromettono la socialità degli individui.

La riduzione del volume dell'ippocampo nei forti bevitori spiegherebbe l'alterazione della memoria e delle capacità cognitive.

Ancora non è chiaro se questi eventi siano reversibili, è difficile valutare gli effetti dell'alcol in altre aree cerebrali a causa dell'elevato numero di connessioni nervose dell'ippocampo, inoltre sono necessari ulteriori studi per allargare il consenso."
Toposamu
00martedì 30 marzo 2010 01:34
i pochi neuroni che mi sono rimasti mi dicono che non è ancora troppo tardi!!!

grazie della risposta anche se un pò seriosa :-)
andrea997
00martedì 30 marzo 2010 09:57
anche secondo me è la prima che hai detto considerando che, a roma, con 50€ non superi neanche il test alcolemico hahaah
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