borderline : tra paralisi, sogno lucido e falsi risvegli.

violetta(87)
00mercoledì 17 luglio 2013 13:19
Ho avuto diverse esperienze da quando mi sono iscritta al forum. Non di viaggio astrale, ma di qualcosa che sogno non era, o almeno non del tutto. Non ho mai raccontato niente, un pò perchè probabilmente avevo l'esigenza di metabolizzare bene da sola, un pò perchè ho sempre considerato le esperienze come tappe del mio percorso, niente di straordinario: nè piccoli successi nè grandi sconfitte.
Quello che mi è successo ieri è qualcosa di particolare invece, che ho quindi sentito il desiderio di condividere.
Stavo facendo il mio sonnellino pomeridiano sul divano del soggiorno, in casa ero sola, eccetto per la mia cagnolina che dormiva nello studio, una stanza comunicante con quella in cui mi trovavo io. Porte aperte. Da tempo non provo più ad esercitarmi, quindi non mi sono addormentata con la volontà di fare alcun tipo di esperienza. L'evento scatenante credo (anzi ne sono sicura) sia stato il cellulare. Mentre dormivo, ho sentito squillare il telefono: il suono dell'arrivo di un messaggio. Sono convinta di alzarmi, di prendere il telefono e di cercare questo messaggio.. che però non trovo tra i messaggi ricevuti. Ho capito che stavo sognando e che non mi ero davvero svegliata. A questo pensiero mi sono ritrovata sul divano, dentro il mio corpo, lucida e nel tentativo di svegliarmi, cosa che per un tempo che mi è parso infinito non sono riuscita a fare, ottenendo solo un falso risveglio nell'altro, intervallati tra loro da diversi tentativi di uscire dal corpo. Infatti devo aver pensato che, visto che non riuscivo a svegliarmi, almeno potevo provare a fare un viaggio astrale. Il fatto è che quando mi sentivo attaccata al corpo, non riuscivo a vedere niente, e come mi sforzavo di vedere qualcosa, anche solo di me stessa, varcavo il limite del sogno ed iniziava un falso risveglio con parziale perdita di lucidità rispetto alla fase di paralisi buia, chiamiamola così. Ricordo di aver pensato che forse mi trovavo in un basso livello di energia, e che non riuscivo a fare un'esperienza fuori dal corpo in quello stato. Ricordo molti dei falsi risvegli, ed in tutti quelli che ricordo c'erano elementi che mi permettevano di capire, mentre li vivevo, che avevo ricominciato il sogno. In uno dei ritorni alla fase paralisi, ricordo di essermi disperata per il fatto di non riuscire ad interrompere questo circolo vizioso. Non so perchè ho anche avuto il pensiero stupido che sarebbe durato per sempre, che non mi sarei più svegliata. Ho cominciato a strillare, o quanto meno a provarci, per avvisare mio fratello in qualche modo. Mio fratello non era a casa con me, ma in quel momento ero convinta che lo fosse e che stesse proprio lì nello studio, al computer. Non so come lui avesse potuto sentire il mio grido, essendomi resa conto io stessa di non aver prodotto alcun suono: mi si è avvicinato con aria rassicurante chiedendomi quale fosse il problema, e dicendomi che stavo solo sognando. Io, senza parlare, gli ho fatto capire che non potevo muovermi, nè aprire gli occhi, nè svegliarmi.. quando improvvisamente gli occhi li ho aperti davvero, e mi sono ritrovata in uno stato di confusione che è durato diversi secondi. Il messaggio sul cellulare c'era.
Sisil88
00mercoledì 17 luglio 2013 13:37
I falsi risvegli sono una cosa davvero insopportabile!
Sicuramente lo squillo del telefono è come se avesse "svegliato" la tua mente mentre il corpo ancora dormiva...da qui quel circolo vizioso che sembrava non finire mai!Sarebbe interessante riuscire a quantificare l'effettiva durata di quelle fasi...
Anche a me spesso capita di mettermi a ragionare su ciò che posso e non posso fare per sfruttare l'occasione, ma il più delle volte probabilmente non si ha l'effettiva lucidità necessaria oppure boh, non so...
Carino il risveglio con la presenza rassicurante di tuo fratello, per quello che ho potuto notare io i risvegli sono sempre improvvisi e istantanei [SM=g27823]
violetta(87)
00mercoledì 17 luglio 2013 14:11
non sai quanto mi sono pentita di non aver guardato l'ora!!
avevo l'ora di arrivo del messaggio come punto di partenza, bastava guardare l'ora quando mi sono svegliata... è da ieri che ci penso a quanto so stata cretina.
violetta(87)
00mercoledì 17 luglio 2013 14:13
mi sa che posso risalirci orientativamente... il messaggio è arrivato alle quattro ed io ho risposto alle cinque e venti.. ricordo però di non aver risposto subito, perchè ero un pò frastornata. in definitiva direi che è durato minimo mezz'ora tre quarti d'ora nel mio caso
ElPaiche
00lunedì 22 luglio 2013 22:43
Ti trovavi nel punto in cui tutto può succedere.
Nel conscio/ inconscio.
É un pò quella parte onirica di ognuno di noi, dove
le nostre esperienze risiedono e attendono di vedere la luce, di nascere, come fossero un bimbo nel grembo della madre.
Chi riesce a prenderne il comando, lucidità, scopre finalmente questo suo nuovo mondo interiore.
Questa è un pò la sfida di coloro che desiderano diventare oobers..

violetta(87)
00martedì 23 luglio 2013 14:35
In effetti devo dirti che ero anche abbastanza consapevole di trovarmi in questo stato che descrivi.. diciamo che ne ero consapevole a fasi alterne. Il problema era che non riuscivo ad uscire da lì. Ho anche provato ad "uscire dal corpo": mi sono sforzata di guardarmi, di ritrovare la vista, di immaginarmi uscire.. e quel poco che sono riuscita a vedere, con un immenso sforzo quasi fisico (non saprei come spiegarlo.. era un senso di affaticamento molto simile a quello fisico, ma più interno, come avvenisse a livello mentale.. boh), mi è sembrata pura immaginazione anche lì per lì.. ed ora più che mai.
Grazie mille per la risposta!!
ElPaiche
00mercoledì 24 luglio 2013 00:36
È quasi come tu avessi sognato tutto questo.
Ora c'è da chiedersi se sia stato davvero quel "limbo" oppure è stato soltanto un brutto incubo.
In entrambe le situazioni esiste quella "faticaccia" mentale, quasi fisica per sensazione
In astrale risulta come il "trascinarsi" al di fuori corpo. Nell'incubo è come lo sfuggire ad un cane rabbioso, dall'uomo nero o da qualsiasi altra presenza che non aggrada. L'essere inseguiti, per intenderci. Da quello che mi è sembrato di capire ma sopratutto perché non sei una novellina pare proprio un preliminare al distacco. Distacco che ancora ti spaventa ma al contempo ti incuriosisce. Comunque sia buon astrale violetta, credo tu sia ad un passo da quello che teorizzo astrale secondo me.
Quella "fatica" è lo stallo fra l'aldiqua e l'aldilà ....
Capita spesso di essere prigionieri, rapiti da un sogno ...
cucciola2724
00mercoledì 24 luglio 2013 08:23
Conosco bene quella "faticaccia mentale"....
le sensazioni la ricordo come se fossero ieri..Sensazioni che li provavo anche quando ero bambina.
francescoMarangi
00martedì 30 luglio 2013 20:50
Si sono brutte sensazioni che non sono mai riuscito a spiegare. Mi capitano da quando ero piccolo
alla fine riesci sempre a svegliarti completamente ma in quell'istante sembra che se non accade qualcosa
questo stato non puo finire e l'unica cosa che puoi fare o è di assistere a quello che ti succede attorno
come viene viene ... Oppure chiudi gli occhi e aspetti che la paralisi finisce.

Io non ho mai avuto il coraggio di gridare a mio fratello o mia madre ho sempre tenuto d'entro
anche restando sveglio impaurito sia per quello che ho vissuto che epr quello che vedo e vedevo

ma alla fine è solo una cosa in più che ci accade perche preoccuparci
una realta in piùda scoprire anche se avvolte fa male ... ma pure il reale
mica è tanto facile avvolte da digerire xd xd .. e avvolte
la differenza non è poi cosi tanta



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